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MessaggioInviato: 15 dicembre 2005, 0:52 
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EmilioOo ha scritto:
paolino ha scritto:
poi forse sono io tanardo, ma cosa vuol dire avrei preferito che sia morto sulla nord dell' eiger piuttosto che su un montarozzo....ma si da Più peso alla scomparsa di una persona o al luogo?!?!



si' si' hai ragione, e' una cazzata madornale :evil:
non l'ho scritto prima perche' l'autor immagino non legga... pero' visto che il primo sasso l'hai gettato tu :D



cmq e' vero il fatto che *forse* perche' e' appennino viene preso un po' sottogamba, talora!


Esattamente, ma scusate un p? quando gli scozzesi e gli inglesi si allenavano e facevano salite sul Ben Nevis ed in zona, salite temute ancora oggi, al max 1200 m e dove vedi il mare cos'erano fessi?
Chissa perchè poi sulle Alpi filavano di brutto.
Questo appennino, giocattolino, montarozzo.
Appunto morire su un montarozzo.
Si crepa perchè consideri L'aiona un montarozzo e ci vai ( perlomeno mentalmente) come sulla passeggiata mare, peccato che un montarozzo non sia e come ho già detto in qualche post precedente le condizioni climatiche dell'Aveto sono tra le peggiori d'Italia, poi se qualcheduno continua ad ignorare questi che sono fatti :shock:
Inoltre vi siete mai domandati come mai in zona Aveto, zona Rocca Borri e precisamente poco distante ci siano un bel p? di cascatone frequentate ogni anno da vari alpinisti, forse perchè li c'è clima mite e siamo su un montarozzo?
Diciamo che contribuisce a ritenere L'appennino un posto morbido e placido anche la pessima pubblicazione Cai Tci sull'Appenino settentrionale. Ognivolta che rileggo l'introduzione mi vengono i nervi e purtroppo questo parametro è anche la chiave di lettura dell'incidente sull'Aiona.
A proposito di sottovalutare mi spiegate cosa ci fa un corso per escursionisti esperti sul canalino del Penna o sulla nord dell'Aiona? E poi qualcuno si stupisce ancora di questi incidenti per un gruppo di "escursionisti" che propone una gita integralista?

Inoltre pensare che morire sull'Eiger sia "meglio" che morire sull'Aiona per me è una grande aberrazione.
Non si deve morire in montagna (perlomeno in escursionismo) anche se questo è un evento possibile.

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se l'è fassile m'angusciu, se le diffissile tribullu


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MessaggioInviato: 15 dicembre 2005, 11:00 
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domanda filosofica a "u filosufo" (si scrive così ?)

l'estremo

se non fai qualcosa di estremo non esisti, oggi mi sembra che la moda sia questa (non solo in montagna ben'inteso)

ovunque si sente, si vede si legge: arrampicata estrema, alpinismo estremo, escursionismo estremo (loro lo hanno chiamato intergralista ... ) e via dicendo, se non c'è la parolina estremo, nessuno ci bada

ma dove sono finiti i normal-man e normal-woman è

:(((


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MessaggioInviato: 15 dicembre 2005, 15:04 
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Bravo Walter hai centrato il punto
Perchè estremo? Forse per due motivi, uno perchè ti pubblicizzi e ti vendi ( vedasi i vari reality sempre Più strambi) dall'altro forse perchè ricerchi adrenalina o magari ricerchi l'affermazione, un qualcosa che ti dica: tu vali, tu sei capace, tu sei competitivo e soprattutto meglio degli altri.
Tra gli escursionisti tu fai la traversata integralista, tra i climber tu fai il tot grado con poche protezioni...
Hai bisogno perchè in realt? sei insicuro o la moderna societ? con il suo modello vuoto di cultura ti ha portato a pensare che devi fare qualcosa fuori della norma.
Assurdo! Fai una gita sulla neve tranquilla e non sai Più goderne le emozioni, forse non sei neanche capace di guardarti intorno, non sai Più percepire emozioni.
Guardate le riviste che esistono ed i siti web sulla montagna, tutti sull'arrampicata, sull'escursionismo quasi nulla, perchè?
Non sei andato in un posto nuovo, non hai compiuto la tal prestazione.
Eppure.... quello che manca talvolta è la capacita di saper cogliere il bello anche nell'ordinario, purchè abbiamo la capacit? di osservare anche un piccolo scintillio, ma forse non ne siamo capaci, cerchiamo la fiamma dell'emozione per scaldarci quando forse siamo morti dentro.
Il normale allora forse è quello che sa guardare meglio è quello che possiede il caleidoscopio è quello che sa che la sua vita non vale per l'ottob? o per le 20 ore di escursione.
Forse il normale è quello che non è nella massa e non capito perchè occorre un p? di profondit? cosa che oggi manca.
Qualche esempio esiste pareti e la rivista della montagna fa qualche numero, partecipi al Rock dome e dici ho chiuso venti blocchi, ma diavolo non sai Più guardarti in giro e passi la tua domenica al chiuso a contare i numeri?
Alp fa solo grandi monti perchè i monti o sono grandi o non sono.
Ecco il punto la relt? è che siamo preda di un mondo immaginifico e non sappiamo Più di avere gli occhi per guardarci attorno.

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MessaggioInviato: 23 dicembre 2005, 11:31 
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da leggere...


http://www.boscaglia.it/stefano/stefano.htm

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Giacomo Letizia Elena Daniele
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MessaggioInviato: 23 dicembre 2005, 11:38 
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dags1972 ha scritto:


l'ho letto
domenica scorsa e ieri sera ho parlato anche con un soccorritore che è da un tot di gg su (non riporto per decenza le 3 parole con cui ha descritto l'accaduto :!: )

direi che si conferma quanto si è già ampiamente detto :cry:


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MessaggioInviato: 24 dicembre 2005, 8:01 
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Su altri forum un ragazzo del cnsas era quasi contento che date le premesse non ci sia stata una strage ...leggendo ne si ha la tragica conferma

alla fine è comunque un discorso di responsabilit?
i gitanti hanno dimostrato l'esistenza dell'attitudine a demandare ad altri la loro sicurezza senza informarsi ...su google mettendo neve inverno aiona al 2/3/4 (tolti i link recenti legati all'incidente) trovi dei link interessanti....in cui si parla di nebbia nevicate incredibili orientamento ramponi e picozza (uno è di paolo snow)

gli organizzatori... beh

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Giacomo Letizia Elena Daniele
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MessaggioInviato: 25 dicembre 2005, 19:42 
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Riesco solo ora a formulare una risposta decente...

Per me il punto è questo... La montagna è cmq Più forte di chi decide di andarci in cima o desidera farlo. Per questo va rispettata e - per certi aspetti- temuta.
Il punto è che .. non si vince se si arriva "in vetta" . Ci si è riusciti perchè le condizioni della montagna lo hanno permesso... solo per quello.

L'Aiona è alto 1.700 metri? E' da vigliacchi e pusillanimi tornare indietro ?! mah... può darsi.
Io sono tornata indietro un mucchio di volte perchè il tempo non era buono. A volte è stato obiettivamente eccesso di prudenza ma intanto sono qui e lo racconto.

Poi .. un paio di osservazioni...

1) erano in un mucchio di gente... un altimetro no eh?? quello ... la segnala una tempesta di neve in arrivo cavolo!
2) con la nebbia l'Aiona è un postaccio ... non ci sono punti di riferimento. solo sassi (e, in quel caso, neve). in + ... come ha ricordato qualcuno.. l? le bussole funzionano pure poco... Insomma... se c'è nebbia e- soprattutto- se è inverno ... NON si va. Punto e basta. E nn si va a maggior ragione se si ha la responsabilit? della vita e dell'incolumit? di altre persone.

Condivido l'ossevazione di Walter sulla "mania" dell'estremo. Se arrivi in cima all'Aiona col sole .... non hai fatto nulla, non vale la pena. Se ci arrivi in mezzo ad una tormenta di neve e riesci a tornare indietro .. allora sei un grande....

Per quanto riguarda l'attitudine a "delegare"... Io personalmente non delego proprio nulla. Io mi guardo le previsioni del tempo. Su Più siti. Io cmq ho sempre dietro la coperta termica, come Danila...e se mi dicono che non serve.. pazienza ... me la "camallo" io (per fortuna pesa poco...)Come ho sempre dietro un piccolo kit di pronto soccorso che .. nn si sa mai. Eccessivo? forse si ma intanto una volta avrei voluto averlo e in un paio di casi l'ho anche usato. Per? posso capire che ... se c'è un capo gita .. si possa anche avere la propensione a fidarsi, soprattutto se magari non si ha l'esperienza per valutare autonomamente se è il caso o meno di partire....

Per Paolino: ok, magari le nostre possono sembrare parole a vanvera su un argomento di fronte al quale occorrerebbe maggior rispetto... Per? .. io credo che non sia gossip fine a se stesso ma che sia soprattutto la rabbia di fronte a una tragedia che .... apparentemente e sulla base delle informazioni disponibili ... poteva essere evitata...

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Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.

Isabel Allende


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MessaggioInviato: 26 dicembre 2005, 19:52 
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hanno bloccato le ricerche...a questo punto aspettiamo marzo....e come scrivono sul Pm vediamo in quanto tempo ci si dimentica della facilit? con cui si muore anche su montarozzi tipo Aiona....

leggendo il sito www.boscaglia.it ... un ragazzo è morto...e la nipotina si chiede se non potevano vedere le previsioni meteo...gli organizzatori non hanno scusanti per come non hanno gestito prima il gruppo...durante....e se vogliamo anche dopo...non hanno scusanti punto...
... e spero per il bene dell'escursionismo e dell'alpinismo associativo che questa morte faccia giurisprudenza

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Giacomo Letizia Elena Daniele
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MessaggioInviato: 26 dicembre 2005, 20:08 
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Ho letto sul sito www.boscaglia.it i racconti delle persone che c'erano e mi si è accaponata la pelle e siceramente mi pongo delle domande...
Al di l? degli errori che può aver fatto la guida- che alla fine è pur sempre un essere umano- io mi chiedo anche altre cose...
Una ragazza racconta che i partecipanti avevano informazioni molto scarse e lacunose sul percorso.... Ma santo dio ... e tu parti per diversi giorni di trekking senza una cartina :?: :!: e senza sapere dove un tizio che nemmeno conosci ti sta portando :!: :?:
E poi.... quelli che stavano in fondo al gruppo non venivano nemmeno aspettati. se non si sbrigavano ... perdevano quelli avanti che andavano + veloci... Ora .. se è luglio e c'è il sole.. capisco .. Ma con la nebbia che certamente c'era ....

Io non sono mai andata "in gruppo" ma mi viene da pensare che- se le cose funzionano così- allora siamo meno in pericolo noi che .. siamo sempre in 2 ma che .... almeno il cielo sopra la testa lo guardiamo e in base alle sue condizioni decidiamo se proseguire o meno...

Cita:
... e spero per il bene dell'escursionismo e dell'alpinismo associativo che questa morte faccia giurisprudenza


mi trovi perfettamente d'accordo... qs morte NON DEVE essere dimenticata......

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MessaggioInviato: 27 dicembre 2005, 9:05 
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da PM

Entro per la prima volta in questo posto..
Ho partecipato per tre giorni alle ricerche in veste di volontario "privato", visto ke sono un ex tecnico di Soccorso Alpino (forse ancora iscritto), e credo di essere arrivato prima di molti altri (cio? alle otto del giorno successivo al casino) in cima all'aiona, partendo di notte e seguendo il sentiero che loro avevano fatto in salita (cio? quello che nico ha fatto una settimana dopo).
Ho letto parecchio su questa storia, e sono parecchio incazzato...ovviamente con chi ha organizzato la gita...e vabb?, è un'altra storia...
ma soprattutto sono incazzato perchè i soccorsi hanno fatto schifo...
anzitutto, la prima notte le squadre organizzate nn sono uscite a cercare...ma stiamo scherzando????? io c'ero lassì...quella notte ero sull'altro versante ed eravamo in due soli, quindi impotenti...ma so bene che "clima" c'era (ed ero proprio con Nico, un giorno e mezzo dopo) ma che nessuno mi venga a raccontare che non si poteva uscire a cercare di notte...so bene che novanta su cento non sarebbe servito..ma era OBBLIGO MORALE farlo... non è possibile che squadre organizzate degli aereosoccorritori dei VVFF, del Soccorso Alpino e della Forestale, non siano in grado di effettuare una tentata ricerca anche con vento a 120 all'ora (la visibilit? era perfetta quella notte)..purtroppo, queste organizzazioni sono spesso capaci di fare solo bei discorsi...
La mattina dopo, nei pressi di Prato Mollo, alle ore DIECI, dico DIECI, alcuni VVFF si meravigliavano che qualcuno ne venisse dalla vetta....
Sempre la mattina dopo, non esisteva una, dico UNA cartina appena decente della zona
La mattina dopo, l'unica motoslitta della zona, se non fosse stato per la volont? del proprietario (qualcuno gli avr? rimborsato almeno la benzina??), sarebbe rimasta inutilizzata...anzi, probabilmente soccorso alpino e vvff manco sapevano dell'esistenza
Alle ore 13, i VVFF cominciavano a predisporsi per andare via, e alle 15 su di l? non c'era Più nessuno a cercare
il vero rifugio Prato Mollo (cinquanta posti) (non la baracca di legno) è stato aperto solo quatttro o cinque giorni dopo (incredibile a dirsi, le squadre ogni mattina perdevano almeno due orette per arrivare sì)
per i tre giorni di ricerche in cui c'ero (i primi ed i Più importanti), ognuno cercava per proprio conto...senza segnare nulla, senza sapere dove erano stati gli altri...una caccia al tesoro..
Almeno fino al terzo giorno giravano delle cartine della zona, che dire ridicole è poco...
Mi spiace dirlo, ma su di l? ho visto un saco di gente con tante belle giacche colorate e con tanti begli attrezzi, ma che appena si trovavano il vento in faccia (per l'amor di Dio, fortissimo, è vero, ma non siamo alpinisti??) non vedevano l'ora di tornare sui propri passi..
il terzo giorno, appena ripreso a nevicare, via tutti come dei fulmini....a mezzogiorno si era già tutti in macchina....
coordinamento VVFF- Soccorso Alpino?? sembrerebbe una barzelletta, anche se in realt? sarebbe da sporgere denuncia nei confronti dei responsabili sia degli uni che degli altri...
coordinamento delle varie stazioni del Soccorso Alpino Ligure?? peggio ancora...ognuno che vuole comandare e nessuno che sia in grado di farlo....
e poi ci chiediamo perchè il soccorso alpino ligure non decolla??? ma stiamo scherzando o cosa??
Sono incazzato, molto incazzato, perchè è come se fosse morto uno in una maniera così pazzesca, sul terrazzo di casa mia, e quelli che potenzialmente potevano fare qualcosa per aiutare, hanno fatto veramente molto poco....
saluti

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oh ma guarda un p? che si casca nei miei precedenti discorsi, è inutile parlare di organizzazione, andare o non andare, partire o tornare indietro, responsabilit? o non.....
neanche i soccorsi e vari si sono organizzati e/o coordinati,non erano pronti e/o "attrezzati" hanno cercato quando hanno voluto e quant'altro soprascritto....
crocifiggiamo chi ha organizzato per?....soltanto perchè ha continuato? ma lui poteva sapere a cosa stava andando incontro insieme alla ciurma?!?
ripeto non accuso nessuno e non colpelizzo nessuno, perchè mi ripeto sempre tra me e me: quante volte hai continuato anche tu e quante volte ancora lo farai?!?

e voi?!?
ciao

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paolino ha scritto:
oh ma guarda un p? che si casca nei miei precedenti discorsi, è inutile parlare di organizzazione, andare o non andare, partire o tornare indietro, responsabilit? o non.....
neanche i soccorsi e vari si sono organizzati e/o coordinati,non erano pronti e/o "attrezzati" hanno cercato quando hanno voluto e quant'altro soprascritto....
crocifiggiamo chi ha organizzato per?....soltanto perchè ha continuato? ma lui poteva sapere a cosa stava andando incontro insieme alla ciurma?!?
ripeto non accuso nessuno e non colpelizzo nessuno, perchè mi ripeto sempre tra me e me: quante volte hai continuato anche tu e quante volte ancora lo farai?!?

e voi?!?
ciao


Cavolate ... ne abbiamo fatte tutti, immagino... così come immagino che magari continueremo a farne perchè se rinunciare all'obiettivo fosse così facile ... forse allora nn punteremmo nemmeno la sveglia ad orari improbabili in giorni perloPiù festivi...
Per? alla fine la pellaccia è solo la nostra...

Se, invece, si ha la responsabilit? dell'incolumit? di altre persone ..... secondo me.... dovrebbe essere diverso. Riportare quelle persone a casa integre dovrebbe essere ... il primo pensiero e dovrebbe essere priorit? di molto superiore al raggiungimento dell'obiettivo.

Per quanto riguarda l'organizzazione dei soccorsi... sinceramente ... nn lo sapevo e lo leggo ora. Ovviamente non ci sono scusanti per queste cose.. Non ho parole. Sono solo molto perplessa e ... niente.. spero solo di non aver mai.... bisogno....

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MessaggioInviato: 27 dicembre 2005, 21:37 
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Sui problemi del soccorso alpino in provincia di Genova è meglio non parlare, se si vuole apriamo un nuovo topic.
Sull'Aiona in se lasciamo stare, suggerirei di chiudere tutto il messaggio,
? stato speso anche sin troppo inchiostro.

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hai proprio ragione forse è meglio piantarla l?....

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