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 Oggetto del messaggio: Alpinismo & Arrampicata sportiva...
MessaggioInviato: 24 novembre 2005, 21:11 
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Premesso che in materia ho un'ignoranza abissale... :oops:

Domandone: differenze (sostanziali) tra alpinismo ed arrampicata sportiva.

Ho letto su un topic che sul tema si discute parecchio, ed allora mi sono incuriosito!
Spero d'aver postato nella giusta sezione... e spero l'argomento non sia troppo scontato! :shock:


Ultima modifica di Alexander il 24 novembre 2005, 22:22, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 24 novembre 2005, 22:17 
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Bundi Alexander.
che arrampicata libera parlerei di arrampicata sportiva.
Alpinismo è in primo luogo uno sport in ambiente di montagna, spesso alta montagna. Quindi le vie che si percorrono sono generalmente lontane dai fondo valle, lunghe.
Il terreno può essere di solo roccia ma per la maggior parte, almeno qui nelle Alpi Occidentali, si trova neve, ghiaccio.
Per quanto riguarda le difficolt? tecniche di arrampicata, nell?alpinismo classico i gradi da superare in arrampicata libera non sono mai troppo alti. Diciamo che con il V in montagna si fanno le principali pareti delle Alpi. La grossa differenza, rispetto all?arrampicata sportiva, è che sulle grandi vie alpine occorre piazzare le protezioni, attrezzare le soste, ecc?
Cosa che su vie moderne non occorre fare, essendo in genere spittate, con soste attrezzate, ecc.
Quindi nell?alpinismo prevale sulla difficolt? tecnica pura la difficolt? complessiva dell?ambiente in cui ci si trova. I ritorni spesso sono Più ardui delle salite, la variabilit? atmosferica è una costante, le condizioni della via son tutte da scoprire, ecc?
L?aspetto psicologico conta molto di Più. Si è molto Più nell?incerto, rispetto ad una via, magari di grado Più elevato, per? ben protetta a spit, con calate sicure e non troppo distante dal fondovalle.
Questo a grandi linee. Poi ci sono vie sportive, di concezione moderna, quindi spittate ecc? a 4.000 metri. (Piola & C? per rimanere da queste parti) l? ci vogliono sia capacit? tecniche molto alte nell?arrampicata libera, sia capacit? alpinistiche elevate.
L?alpinismo di punta extra-europeo ad esempio si gioca proprio su questo tipo di terreno: alte difficolt? in arrampicata libera, spesso in apertura di nuove vie, su pareti poco esplorate e in ambienti d?alta quota. Siamo al professionismo. Son rari i non professionisti che fanno questo tipo di scalate.
Questo per rimanere all'essenziale. Poi il discorso può estendersi...
Ciau.


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MessaggioInviato: 24 novembre 2005, 22:22 
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Hmm... ok, comincio a capirci qualcosa di Più!

Cavoli, hai ragione... intendevo scrivere arrampicata sportiva! Correggo il titolo ed il testo...


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MessaggioInviato: 25 novembre 2005, 8:14 
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grizzly è stato super esauriente :!: peculiarit? dell'arrampicata sportiva è che si svolge principalmente su pareti attrezzate e su itinerari mediamente brevi, dove si va a cercare maggiormente il gesto tecnico-atletico esasperato a discapito dell'esposizione e del rischio :!: poi ci sarebbe pure il bouldering (o sassismo),ma per quello c'è la pagina dedicata su montagnapertutti 8)

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MessaggioInviato: 25 novembre 2005, 8:25 
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IMHO che definire l'alpinismo "attività sportiva" è molto riduttivo.
L'alpinismo senza le componenti "avventura", "ambiente", "pericolo" non è nulla.

L'arrampicata, invece, è Più in linea con le tendenze dell'attuale societ?: "societ? del rischio e non del pericolo" (cit. CAAI G. Ghiglione).

Notare bene: il rischio è calcolabile il pericolo NO.

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MessaggioInviato: 25 novembre 2005, 8:32 
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Località: chiappera.... col cuore....
Cita:
L'arrampicata, invece, è Più in linea con le tendenze dell'attuale societ?: "societ? del rischio e non del pericolo" (cit. CAAI G. Ghiglione).


molto interessante :!: anche se tante persone (e io mi metto tra queste) non hanno nessun interesse, oltrechè voglia, di impegnarsi in salite in ambiente ostile (freddo, lontananza, ecc...), preferendo impegnarsi anche per intere giornate (cosa che per altri invece è inaccettabile) in un tiro di 20 m. o su un masso, magari solo per il semplice piacere di eseguire un tecnicismo, anche fine a se stesso :!: ci sono tante sfaccettature, non penso si debba ridurre tutto ad un semplice appiattimento mentale :wink: con questo ho enorme rispetto per coloro che praticano l'alpinismo, indipendentemente dal livello, così come per quelli che hanno fatto dell'arrampicata libera il proprio credo :wink:

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MessaggioInviato: 25 novembre 2005, 8:57 
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Fed7 ha scritto:
IMHO che definire l'alpinismo "attività sportiva" è molto riduttivo.


L'alpinismo è uno sport. E non è per nulla riduttivo, per me, definirlo tale. Nello sport alpinismo ci son molte componenti di "pericolo" (come d'altra parte in molti altri sport) che lo differenziano nettamente dall'arrampicata sportiva.
Ma, sottolineo, non è un necessit?. E' un modo per passare il tempo libero. Per qualcuno diventa un lavoro. Ma sono professionisti dello sport alpinismo.
Non vedo contraddizzione tra "sport" e ambiente, avventura, pericolo. Sono i terreni su cui si gioca lo sport alpinismo.


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MessaggioInviato: 25 novembre 2005, 9:08 
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Fed7 ha scritto:
L'arrampicata, invece, è Più in linea con le tendenze dell'attuale societ?: "societ? del rischio e non del pericolo" (cit. CAAI G. Ghiglione).

Notare bene: il rischio è calcolabile il pericolo NO.


Mah... se si vuol essere critici con le "tendenze dell'attuale societ?" non partirei dall'arrampicata.
Per me l'arrampicata è una delle discipline dello sport "montagna" come ci son la maratona e i cento metri... c'è l'alpinismo classico, l'arrampicata su roccia, il bouldering, l'arrampicata su prese artificiali, gli 8.000, le salite in solitaria...


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MessaggioInviato: 25 novembre 2005, 9:12 
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molto bello e interessante questo 3D :!: io sono d'accordo, nella mia ignoranza sostanziale in materia, totalmente con grizzly. credo che questa esigenza di non far coincidere l'alpinismo con uno sport derivi da vecchie ideologie e convizioni, secondo le quali si tendeva ad elevare a superuomo l'alpinista che con forza e coraggio sfidava la montagna eroicamente :!: beh, può essere che l'ho messa già un p? esasperata, per?... in realt? oggi chi vuol essere un valido alpinista DEVE allenarsi alla stregua di qualsiasi altro sport e deve avere determinate capacit? tecnico-fisiche oltrechè mentali :!: sul fattore rischio non discuto, ma allora la F1, il motociclismo, lo sci in alcune discipline, ecc.... non sono sport ma vocazioni :?:

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MessaggioInviato: 25 novembre 2005, 9:37 
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boozyfede ha scritto:
... credo che questa esigenza di non far coincidere l'alpinismo con uno sport derivi da vecchie ideologie e convizioni...


Si in parte è così. La vecchia storia dell?alpinismo come lotta con l?alpe, del duro cimento che fortifica lo spirito. L?alpinismo eroico.
C?? da dire che i protagonisti dell?epoca erano o guide, cio? montanari avvezzi a tutte le intemperie Più bastarde? (pensiamo agli Sherpa attuali) che si guadagnavano la mica con il ?pericolo? cio? accompagnando i ?signorotti? che invece erano solo ?sportivi?, l?altra categoria di alpinisti dell?epoca.
Ma non bastava, per l?ideologia dell?epoca, dichiararsi sportivi? se non tra qualche inglese. Quindi ne è venuta fuori tutta una retorica, prodotta ovviamente nella situazione storica di inizio secolo, anni ?20 e ?30 in Europa.
Solo dopo il diluvio di due guerre mondiali, in America, e non per caso, si è cominciato a togliere un po? di stracci eroici a ?sto sport.
Comunque è una storia interessante. Se non altro per studiare come spesso ci si deve raffrontare Più che con le ?cose? con il ?modo di veder? le cose?


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MessaggioInviato: 25 novembre 2005, 9:51 
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? comunque molto interessante l'affermazione di Fed7 secondo cui il rischio sia un qualcosa di calcolabile :!: per? mi viene un dubbio: è calcolabile oggettivamente o soggettivamente :?: cerco di spiegarmi :oops: una solitaria, un free solo, per esempio, nel momento in cui un soggetto X l'affronta tende a calcolare una dose di rischio accettabile, tenendo conto per esempio delle sue capacit?, ma una percentuale d'imponderabilit? resta comunque. quindi quanto di questo è rischio e quanto è pericolo per lui :?: inoltre, per me arrampicatore "normale" e magari con le stesse capacit? di X, tutto questo potrebbe sembrare solo pericolo fine a se stesso :?: non so se mi sono spiegato tanto chiaramente, per?........

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boozyfede ha scritto:
? comunque molto interessante l'affermazione di Fed7 secondo cui il rischio sia un qualcosa di calcolabile


Il rischio è quella quota di pericolo resa calcolabile dall?esperienza.
La situazione di pericolo è il dato di partenza grezzo, è così. Poi posso in base all?esperienza (collettiva) calcolarne il rischio? tramuto una parete in gradi, in scala di difficolt?, in previsioni meteo, in tempi di salita, in allenamento, in logistica, in strategia di salita? si prova a metter nero su bianco il rischio che si corre ad affrontare quel pericolo.
C?? sempre il rischio che sia sbagliato il conto? :roll: :lol:


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MessaggioInviato: 25 novembre 2005, 10:18 
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Località: chiappera.... col cuore....
stiamo probabilmente andando off topic, per? tant'?.......
proprio in sti giorni ho iniziato il libro di f. palma "solitari" e naturalmente il primo episodio che ho letto è quello scritto da Giova. ebbene, dice chiaramente che in 25 anni d'arrampicata le cose sostanzialmente migliori e Più appaganti le ha fatte senza corda, su roccia e su ghiaccio, proprio perchè la concentrazione è totalizzante e l'arrampicata è "vera". in questo caso il rischio calcolabile penso fosse molto alto, ma lui stesso dice che molte di queste salite le affrontava in seguito ad una dipendenza quasi fisica (probabile assimilarla all'assunzione di droghe, per lo sviluppo in questi casi di endorfine, ma qui diventa luuuuunga). per? nel momento in cui il livello delle salite slegato andava sempre Più avvicinandosi al livello "normale" lasci?, perchè il gioco stava diventando troppo pericoloso, appunto :!:

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.....chissì se alexander far? ancora il corso di arrampicata :?: :roll:

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boozyfede ha scritto:
proprio in sti giorni ho iniziato il libro di f. palma "solitari"...


Brutto mangiamagnesio orrido... io ancora non l'ho comprato... :evil:
Comunque... per me è sempre meglio un "chiodo in Più che un alpinista in meno" frase di... :? Livanos è Miseriazza non ricordo... sì vecchio... :roll:


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