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 Oggetto del messaggio: Punte Cian (o TZAN) - Cresta REY
MessaggioInviato: 17 agosto 2005, 22:27 
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Erano anni che stavo dietro a questa salita. Come x tante altre salite anche questa è legata in modo indissolubile a mio zio. Lui, non so Più x quale avvenimento, era salito con il suo altare da campo e ci aveva celebrato messa. Come lui altri preti "d'assalto" avevano scalato altre cime.
Non so forse era il 1970 o 71. Boh? Cmq, io non ero ancora nato.
volte, quando con lui mi trovavo a percorrere la valtournenche, mi raccontava di quanto fosse piccola la cima, di quando fossero vertiginosi certi passaggi e di come si era trovato bene con quella giovane guida (tal Barmasse!!!). "Sai .... la REY è il banco di prova per il Cervino! Ci ero già salito nel '55. Proprio Carrel aveva voluto portarmi li prima di salire la Becca", ecco così mi diceva.

Gli anni sono passati, si parecchi! Mio zio non c'è Più, ma ogni tanto, così anche per sentirmi un po' Più vicino a lui, vado a ripercorere una di queste classiche.

La cresta REY alla punta Cian è una gran classica. Per vari motivi non ero mai riuscito a salirci.
L'occasione capita proprio ieri. Sento Claudio: "Che dici ...... la Rey? In giornata ovviamente, xchè io gioved? oltre al lavoro devo anche andare a pagare l'IVA!".
Ovviamente all'amico le partenze a orari folli non spaventano e nemmeno le "gran course".

Alle 7 siamo a Torgnon. Non fa nemmeno troppo freddo.
Ci mettiamo in marcia sulla strada poderale (vietata al traffico). Dopo poco un auto ci sorpassa e si ferma. "Dove andate?"
Noi indichiamo la Cian. Il bravo "locals" si mette a ridere e dice: "ma siete matti? Sono solo 10 km di strada!".
10 km? Questa volta avevo fatto male i conti. Salire la via e tornare prima del buio sarebbe stata dura. Ma .......... e si c'è un ma!
Il buon "locals" (ovvero Adriano Perrer - maestro di sci) ci offre un passaggio fin dove finisce la strada.
In auto il tempo passa in fretta si xchè noi parliamo tanto, ma lui ancora di Più. In pochi minuti scopriamo che lui .......... vabb? questa è un'altra storia.
Adriano non è solo maestro di sci ma fa anche alpinismo e scialpinismo.
Arriviamo in fondo alla strada poderale in 15-20'. Alle 7.35 ci mettiamo in marcia. Adriano viene con noi. "Alla faccia che passo!"
Si lui è scarico ed io ho la corda (oltre ad un po' di ferraglia), ma che passo! "Adriano ma ..... hai fatto il Mezzalama?"
Lui: "Si! Xchè?" ........... :shock: :shock:

Dopo poco le ns strade si dividono. Lui prosegue verso il lago Cian noi verso il col del Fort.
Alle 8.45 raggiungiamo il bivacco Rivolta. L'ambiente è selvaggio e solitario. Non c'è un'anima.
Entriamo nel rifugio e dopo aver mangiato qualcosa ci prepariamo.
Claudio: "Io direi di usare una sola mezza ..... tanto la prima parte è facile."
Così ci portiamo all'attacco della via. Parto io. Belle lame e poi placca. La roccia è bella e calda. Per ora non metto le scarpette.
Arrivo alla prima sosta e recupero il Claudio.
Ora la cresta, dopo il muretto iniziale, si abbatte. Recuperata un po' di corda procediamo di conserva.
Il panaorama è mozzafiato. Il Cervino è proprio dietro di noi. Man mano che si sale l'orizzonte si allarga. Ecco un altro pezzo di Rosa. Il Corno Nero! Guarda la Dent Blanche! Sembra un pandoro :cry: la vedo dura! Beh, sarà per il prox anno.

Così continuiamo a scalare di conserva anche se i passaggi si fanno + delicati. Ogni tanto ci fermiano per ammirare il panorama. Troppo bello.

Dopo un'ora e mezzo di scalata raggiungiamo le famose "placche Rey". Impressionanti!
Incotriamo un primo torrione. Claudio: "Bella quella fessura! Saliamo di li!".
Io: "No ...... guarda che la via passa dietro. E poi a occhio sarà V o forse di +".
Non c'è storia, Claudio vuole provare. E proviamo.
Ora per? si fa sul serio quindi ci legiamo bene. Eccolo che attacca. Evita la prima parte di placca, forse un po' troppo "tossica". Arriva sotto la fessura. Riesce dopo un bel po' di lavoro a mattere un "dadone". Poi prova e riprova e poi ancora ...... fintanto che ........ eccolo è uscito.
Ora tocca a me! Speriamo che la sosta sia buona :? ma ne dubito :(

Affronto la placca. Molto, ma molto delicata. Appena prima di un traversino mi rimane un appiglio in mano ........ ma non cado!
Ecco ho raggiounto il "dadone". Con poco lavoro riesco a rimuoverlo.
Ora attacco la fessura. "Ma cos'?? ........... Noooooo..... sarà non meno di VI". Infatti con non poca fatica risalgo.

Bene! Abbiamo perso quasi 40', così ........... giocando! Siamo proprio dei bambini!
Di qui riprendiamo il percorso originario. Un breve traverso mi porta alla sosta sotto le placce Rey.
Le placce sono proprio belle e facili. è un piacere unico scalare su una roccia così solida. Con due tiri da 50 mt siamo fuori dalle placche. Qui ci raggiungono e ci sorpassano 3 guide di Courmayer. Il tiro successivo è caratterizzato dal camino Maquignaz.
Dalla sommit? del torrione scendiamo fin al torrione che rappresenta la vetta.
I passaggi sono facili (neve fresca).
In pochi minuti raggiungiamo la vetta.
Bellissimo.
Beh, la punta non è poi così piccola ......... o sono io che a forza di scalare ho una visione della realt? un po' distorta. Ma adesso che ci penso ...... dove sono i passaggi vertiginosi? Boh?

Vabb?, tanto queste cose non contano. La cosa importante è che la salita ci ha permesso di godere di panorami unici.

Foto di rito e poi via! Siamo solo a met? dell'opera. Ora è necesario scendere.
Una prima doppia dalla vetta ci permette di tornare alla base del torrione. Di qui per cengine e cengette scendiamo per il vertiginoso versante sud. La discesa è ben segnata da ometti messi dalle guide alpine.
Raggiunta la base per pietraie torniamo al Rivolta.
Un'ora di discesa tutt'altro che banale. A conti fatti sarà quasi + impegnativa la discesa della salita.
Un minimo errore sarebbe fatale.

Al bivacco incontriamo un tipo strano. Tal Bruno Pinto. Nato in Brasile. Sempre in Brasile è diventato guida alpina. Ha vissuto in Canada, in Quebec, in Francia, in Svizzera. Ora vive ad Aosta e nel tempo libero gira per pulire i bivacchi. Ha scalato anche in Yosemiti e con personaggi di altissimo livello.

Salutato il Bruno ci mettiamo in cammino sono le 15.45. La strada è lunga.
Alle 16.30 raggiungiamo la strada poderale.
Non passano 20' che ........ ma "Adriano!". Si era il ns amico maestro.
Trenta minuti dopo siamo al bar :P

Ecco! Un'altra bella giornata in montagna.

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MessaggioInviato: 18 agosto 2005, 7:12 
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Grandi! Davvero grandi!! Mi dai qualche informazione sulla via che avete fatto?? Lunghezza della via, sviluppo, difficolt? max, difficolt? complessiva, quota della vetta, ecc.????

Grazie e ancora complimenti! :wink:

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Mi sono resa conto che lo scherzo che ti ho fatto è stato esagerato. Spero tu mi voglia perdonare! Con affetto, Natura.


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complimenti fed: la punta cian fatta in giornata deve essere una bella culata ... (saranno 1600 m di salita in tutto !) :shock:

quel percorso l'avevo adocchiato circa tre anni fa qundo ero a valturnanche, ma poi ....

Se non ricordo male le relazioni che avevo letto, dovrebbe esserci al max un passaggio di IV ... dopo il camino Maquignaz ... il resto dovrebbe essere II e III ...

Comunque se riuscir? mai ad andarla a fare ... preferisco fermarmi al Rivolta e dividere in due giorni la salita :wink:


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MessaggioInviato: 18 agosto 2005, 9:20 
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max1971 ha scritto:
Grandi! Davvero grandi!! Mi dai qualche informazione sulla via che avete fatto?? Lunghezza della via, sviluppo, difficolt? max, difficolt? complessiva, quota della vetta, ecc.????

Grazie e ancora complimenti! :wink:


In auto fino al parcheggio che si trova nei pressi del ristorante "La Montanara" (a monte di Torgnon. Seguire indicazioni per Septumian), quota 1885 circa.

Purtroppo i recenti lavori per il nuovo acquedotto hanno "fatto sparire" un po' di sentieri. Quindi per sentiero o per strada poderale fin nei pressi delle baite dello Chateau (quote 2400 circa).
Di qui parte una traccia, sempre + evidente per il Rivolta. La prima parte bella tra massoni e prati, la seconda un pelo faticosa su sfasciumi.
Si arriva così al Rivolta, quota 2900 circa.

La vetta della Cian è 3320 mt. Quindi la via copre un dislivello di 420 mt. Ma attenzione lo sviluppo è notevole (si capisce e si vede bene da Cheneil o dalla finestra di Cignana o che so dal Perucca).
Si sale al col del Fort (5').
Qui attacca la via. C'? un cartello di legno alla base.
La prima parte è banale e su rocce non proprio stabili.
Si arriva sotto un bel muro. Qui conviene legarsi. Si attacca un muro (dicono III) a lame. La roccia è bellissima e solida. Al termine delle lame si può passare a dx (facile) per un diedrino. O a sx per bella placca a "bugnoni" (un pelo + difficile ma molto estetica).
Saranno 12-15 mt. Io non ho messo nulla. Ma volendo un paio di friend medio-grandi possono tornare utili.
Superato il muro la cresta si abbatte. Qui si trova un cordone di sosta.
Da qui si cammina (non è ancora cresta! Ha Più del pendio/cengione) fin sotto il primo torrione. Qui la roccia è differente. Rossa e a scaglie, molto articolata. E' bene controllare tutti gli appigli e gli appoggi. Ma nel complesso è buona. Noi siamo saliti di conserva. Forse II o II+. Molto facile e a tratti (dicono) un pelo esposta (ma io non me ne sono accorto).
Se non si cercano "varianti" si sale fin sulla cresta vera e propria. Questa è praticamente orizzontale. A tratti affilata ma "camminabile".
Ogni tanto ci si fermava per ammirare il panorama e per fare foto.
Non ricordo particolari difficolt? o passaggi strani fin sotto le placche Rey.
Viste dalla cresta sono impressionati.
Giunti proprio sotto si deve ancora superare un piccolo torrioncino. La via passa dietro a quest'ultimo. Si risale per belle placche e poi che una fessura (non proprio banale, forse III+, io l'hoo poi fatta slegato).
Noi abbiamo affrontato il torrioncino (15-20 mt) direttamente. Infatti al centro è solcato da due belle fessure: strapiombanti, per?!.
Io mio socio è passato prima a dx per spigolo e poi si è portato al centro.
Facendo così direi IV/IV+ fino alla fessura. Poi direi VI (ma bello tosto) per la stessa.
Io, da secondo, sono salito direttamente. Prima per placca, direi V molto delicato. Infatti ci sono un paio di ristabilimenti non male (occhio agli appigli), poi fessura.
Sono poi sceso e slegato ho percorso la via "giusta"!
Raggiunto la "vetta" (vetta per modo di dire per lo stesso è attaccato al torrione delle placche rey) si prende un piccola cengia (15-20 cm) che taglia in orizzontale i lato N del torrione (proprio sopra i ghiacciaio di Roesetta, o di quel che ne resta :cry: ). Diciamo una dozzina di metri. In fondo si trova una bella e nuova sosta a spit.
Qui iniziamo a scalare le famose placche. Se si segue la chiodatura (uno spit a tiro) si trova una sosta ogni 20-25 mt. Noi abbiamo preferito risolvere il tutto con due tiri (se non sbaglio sono 3 o 4).
Qui i nut e i friend servono a poco o a nulla. Le placche sono veramente belle e la roccia è + che ottima. Unico neo ..... sono troppo compatte e difficili da proteggere. I passaggi cmq, non superano il III/III+.
Io come al solito da sosta a sosta non ho messo nulla. Mi sembrava brutto interrompere il movimento per cercare il modo di infilare qualcosa.
Sono certo per? che zizzagando qua e la qualche fettuccia su qualche spuntone si possa fissare.
Qui ........ potatevi delle fettucce!
Con l'ultimo tiro ci si porta proprio sul bordo sx del torrione. Qui si entra nel famigerato "camino Maquignaz". Dicono III+, mah? E' un bel diedro camino ma "appoggiato". Ci si cammina dentro! Bello molto bello!
All'uscita del camino c'è un passettino di IV. Anche qui dicevano "esposto", mah? come al solito io non mi sono accorto di nulla (certo che ..... dopo la traversata delle torri del Vajolet nulla mi ha Più impressionato 8) ).
Dalla sommit? del torrione per esile cresta si raggiunge una zona di sfasciumi e di qui in breve si è sotto l'ultimo torrione (la vetta).
Le possibilt? di salita sono molte. Si può salire direttamente, ma la roccia non è un il max e le difficolt? sono + elevate. Oppure si scxala un camino a dx. Usciti dal camino con due passi un po' delicati (neve fresca) si raggiunge una cengia. Di qui con ultimo passo (un po' strapiombante) si raggiunte lo spit di calata e poi la vetta.

Inutile dire cosa non si vede dalla vetta.

Raggiunta la vetta non bisogna illudersi che sia "fatta", anzi siamo si e no a met? dell'opera.
Il buon Buscaini per la discesa consigliava la via normale (cresta NNO). Il fatto è che:
1) è lungo
2) bisogna scendere per un canale nevoso, quindi ramponi e picca dietro
3) bisogna attraversare uno dei ghiacciai + crepacciati della terra.

A questo aggiungo:
1) il canale nevoso non è + nevoso. Questo oramai da anni. In questo modo sono affiorati, non massi, ma veri e proprio frigoriferi. Quindi scendere per un canale (40-45?) del genere è un vero suicidio.
2) il ghiacciaio non c'è +. O meglio non c'è Più la parte bella. Così sul fondo del canale c'è un bell salto (roccia liscia e levigata) e camminare sul fondale di un ghiacciaio non è bello.

Così alcuni anni fa le guide di Cervinia hanno segnato, per la discesa, un vecchio itinerario sulla sud, cio? il lato che si vede dal lago Cian.
Avevo già esplorato a suo tempo questo versante e mi ero sempre chiesto "perchè non scendere di li?".
Ecco che le guide, pur di non perdere la possibilt? di portar clienti si sono lanciati.

Che dire, si scende bene ed in fretta. Noi in circa un'ora eravamo nuovamente al Rivolta, per?......non è assolutamente banale.
Sicuramente la discesa ci ha impegnato di + della salita.

Dalla vetta si scende fin alla sosta di calata (tratto impressionate!). Si fa un doppietta di 25 mt e si raggiunte la base del torrione principale. Di qui, gurdando il torrione stesso, si prende a sx. Dopo pochi metri si incontra un ometto. Si segue la gengia che contorna a sx il torrione principlae.
Fatti pochi metri si incontra un chiodo con cordone. DI qui si può eventualemente fare una seconda doppietta (10 mt). Noi siamo scesi disarrampicando. E' necesario per? scendere una placca un po' liscia (sotto di noi c'è un bel salto).
Arrivati alla base della placca (rivolti a valle) si piega a sx (ometto) e per cengia si prosegue ...........[cut] ..........
In pratica di continua così, per cengine e gengette. A volte discetamente ampie (al max 20 cm) a volte molto strette. Verso il fondo si incontrano un paio di camini da scendere (attenzione!).
Con pochi altri passi d'arrampicata ci si porta sulla grande cengia detritica.
Di qui si scende verso valle (attenzione a non scivolare), fin quando sulla sx non si nota una sottile cengia erbosa. Lontato si vede un grosso masso.
Ora si taglia decisamente a sx e si deve cercare di marciare in orizzontale.
Arrivati al grosso masso, si contorna la base bel primo torrione. In breve si raggiunte la zona di sfasciumi che abbiamo già percorso. Siamo sulla via di salita. Si scende fin al cordone della prima sosta e con doppia da 25 mt ci si porta al colle.

Questo è quanto.

NOTE:
1) scusate ma non ho avuto molto tempo per rileggere il tutto
2) appena ho tempo traccio su una foto l'itinerario di discesa

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MessaggioInviato: 18 agosto 2005, 9:50 
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Grazie Fed! La metto tra le "desiderate" ... :wink:

... vero Grizzly??? :roll: :roll:

Ohi! Ma quando torna a farsi vivo sul forum sto orso ... :shock: ... finir? prima o poi le ferie che poi arrampica troppo ... :lol:

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Grazie Fed: molto "preziose" le indicazioni per la discesa (nelle relazioni ho sempre e solo trovato la discesa sul lato NNO) :wink:


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Ecco!

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Qui:

http://fed7.altervista.org/sito/relazioni.html

c'è la versione al max della risoluzione 8)

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grazie fed !
:wink:


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secondo voi in zona avr? messo già molta neve? sarà percorribile la via a fine settimana?


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stemanto ha scritto:
secondo voi in zona avr? messo già molta neve? sarà percorribile la via a fine settimana?


La via si sviluppa prevalente ad Est e a Sud. Secondo me si, sarà percorribile. Il fatto è che per il WE è previsto un nuovo peggioramento e li quando picchia, picchia forte!

Quindi occhio al meteo!

Io andro nel cuneese a far qualcosa, che so, tipo corno stella o nasta.

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Fed7 ha scritto:
stemanto ha scritto:
secondo voi in zona avr? messo già molta neve? sarà percorribile la via a fine settimana?


La via si sviluppa prevalente ad Est e a Sud. Secondo me si, sarà percorribile. Il fatto è che per il WE è previsto un nuovo peggioramento e li quando picchia, picchia forte!

Quindi occhio al meteo!

Io andro nel cuneese a far qualcosa, che so, tipo corno stella o nasta.


Grazie.
Comunque il socio a cui l'ho proposta sembra poco convinto, vista la mia poca esperienza gli pare un'impresa troppo ingaggiosa (e forse-sicuramente ha pure ragione ;)).

In altelternativa ha proposto questa: http://gomountain.procons.net/gomountai ... enDocument
Abbiamo a disposizione da venerd? a marted? speriamo che almeno un giorno di buon tempo esca :roll: (non come per la cresta del soldato dove ho avuto 5 giorni a dsposizione e ha fatto bello il sesto :cry: )


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stemanto ha scritto:
[cut]

In altelternativa ha proposto questa: http://gomountain.procons.net/gomountai ... enDocument
[cut]


Ho dato un occhio alla relazione ........... mmh .......... mi era già stata proposta da un amico (che viene soprannominato amichevolmente "generatore d'entropia").
Guarda che la discesa è bella incasinata!
Se la Rey la fate in due gg puoi anche permetterti di ridiscendere dalla via. Ti porti 3 o 4 spezzoni d'abbandono e via.

Occhio a quei posti li in ossola ......... c'è da perdersi!

Se proprio vuoi andare a fare una bella via, facile e con discesa ancora + facile, beh vai al Giacoletti (Pian del Re - Valle Po).
La + bella (a mio parere) e la + facile è la cresta E alla Udine (280 mt - 2 passi di IV - tanti spit!). Scendi per il facile ed attrezzato canale del Porco (30' dalla punta).

Altrimenti c'è la via "Dimensione IV" alla p.ta Venezia. Un pelo + lunga non molto + difficile (le relazioni dicono V, ma a mio parere è un po' regalato) e un po' + lunga: circa 400 mt.
La discesa avviene sempre per il canale del Porco.

La via + bella, cmq, è la via "Tempi moderni". Ma è duretta. Specie i primi tiri (dicono 5c ma è bello duro!).

Cmq, se vuoi ti invio le relazioni dettagliate.
Se non ci sei mai stato ti assicuro che ne vale la pena. La cresta E è una bellissima via.

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Uhh... uh... :P bene fed!! La Rey è una salita nell'elenco di quelle da fare da un po'... Ottima la relazione per la discesa...
Okkey max... mettila in elenco anche tu... prima o poi ci si va... per? in due giorni... :lol:


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grizzly ha scritto:
Uhh... uh... :P bene fed!! La Rey è una salita nell'elenco di quelle da fare da un po'... Ottima la relazione per la discesa...
Okkey max... mettila in elenco anche tu... prima o poi ci si va... per? in due giorni... :lol:


Facciamola sab-dom cosy costringo con la forza ermann :D


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stemanto ha scritto:
grizzly ha scritto:
Uhh... uh... :P bene fed!! La Rey è una salita nell'elenco di quelle da fare da un po'... Ottima la relazione per la discesa...
Okkey max... mettila in elenco anche tu... prima o poi ci si va... per? in due giorni... :lol:


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Per me, METEO PERMETTENDO, va bene...
Con il max si arrampica nel tardo pom. a Finale... vedo che ne penza.


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