secondo me devi starci attenta...

concordo dutur e scappo in riunione

A cosa

rischi:
1- di incrementare i tuoi punti di forza e parallelamente di perdere ulteriormente nei punti deboli
2- i percorsi di equilibrio/tecnica spesso son lontani dalla realtà che incontri su roccia, rischi di abituarci a certe posizioni di equilibrio che poi difficilmente riesci ad utilizzare in parete
3- pannello=allenamento, quindi concentrati sul tipo di sforzo che vuoi allenare nelle sedute [evita assolutamente i mix]. Quindi nella seduta di forza, sarebbe ottimale fare blocchi (a prescindere che tu faccia boulder o vie lunghe), o circuiti brevi (max 10-15 movimenti) ma intensi, al limite (puoi anche fare pezzi di circuiti più duri).
E poi nella seduta di resistenza alla forza, sarebbe ottimale fare circuiti 20-25 movimenti (o quello che hanno) dove lavori sulla resistenza appunto, cercando di farli in continuità, senza sfruttare i punti di riposo dove sghisare (o meglio cerchi di sghisare viaggiando regolarmente senza interruzioni) e con un'andatura normale, senza correre insomma.
Per quanto riguarda il miglioramento in parete, ciò avverrà grazie al fisico allenato e al numero di volte che arrampicherai su roccia

In belle parole secondo me rischi che la seduta di allenamento sia totalmente inutile! Ora, se tu vai in palestra per divertirti e arrampicare allora fai bene perché sarebbe inutile scornarsi su roba che non ti va giù; se invece vai per allenarti così facendo butti la seduta nel cesso.
Innanzitutto credere di poter migliorare l’intelligenza motoria verticale sfruttando la resina è abbastanza utopistico, anzi spesso si ha in risultato contrario. Se già hai la possibilità di arrampicare su blocchi/circuiti tracciati da altri (e non inventati sul momento da se stessi) è già molto positivo, puoi provare posture e movimenti che magari non rientrano nel tuo bagaglio motorio, ma devi avere anche l’onestà (e fare un’attenta autoanalisi dei tuoi punti deboli) di andare a lavorare su cose che magari non ti piacciono ma ti son utili.
Se il tuo obiettivo e fare vie di soddisfazione ma restando sempre sul verticale, magari muri a tacche evitando come la peste gli “strapiombi”, non credere che facendo circuiti verticali su prese più piccole in palestra ti sia più di tanto utile. Anzi, ti consiglierei di lavorare sulla sospensione su prensioni diverse e poi andare in palestra e magari lavorare quasi sulla continuità, per esempio facendo circuiti di 40-45 movimenti su prese buone ma sfruttando appoggi ridicoli: così facendo faresti un lavoro mirato sulle dita e poi riusciresti ad aumentare anche la resistenza pura, oltretutto imparando a trovare posizioni favorevoli di riposo/rinvio in parete anche quando magari ti pare che non ce ne siano.
Inoltre come dice funsu ” Per quanto riguarda il miglioramento in parete, ciò avverrà grazie al fisico allenato e al numero di volte che arrampicherai su roccia”, assolutamente vero! Okkio che la plastica ti annulla la testa!

Poi per carità mi tiro fuori dal discorso perché continuo a dire di voler lavorare seriamente per migliorare in falesia e continuo ad allenarmi in un’ottica prevalentemente boulderistica, ma mi spiace un po’ in questo periodo in cui sto avendo buoni risultati staccare. Quindi son in primo a sbagliare inconsciamente…
Però per farti un esempio pratico: la settimana scorsa siamo stati in falesia a miroglio con elena, un posto che normalmente non regala molto a livello di gradi (piuttosto corretti) e di stile di arrampicata (generalmente ditosa e boulderosa). Dopo un veloce riscaldamento si è mangiata senza problemi un 6a di placca e un 6a+ abbastanza verticale; senza dirle che difficoltà andasse a provare l’ho portata su un tiro leggermente più strapiombante ma con grosse prese, di movimento. Ha iniziato a bestemmiare in turco, dicendo che non aveva le braccia, la forza per passare, ecc… tutte menate, perché in realtà non aveva le movenze corrette! Stop. Movenze che vanno allenate correttamente e in modo mirato. E quel tiro era 5a…
Questo per dirti che anche cercando vie a te congeniali, prima o poi queste si esauriranno, anche tenendo conto del range di grado che cerchi e magari mettici pure l’esposizione. E poi perché autolimitarsi e negarsi una parte dell’arrampicata che invece c’è e può esser pure divertente?

Capito... forse
Come dicevo, non intenderei abbandonare i circuiti sui pannelli inclinati (sia perché tutto sommato mi ci diverto anche, sia perché di circuiti sulla parete verticale ce n'è soltanto uno per difficoltà, quindi non avrei molto da arrampicare), solo cercare di allenarmi a tenere prese più piccole, anche imparando a scaricare meglio sui piedi.
Poi devo accontentarmi di una seduta alla settimana nella quale normalmente, oltre a chiacchierare tanto , finisco per fare un allenamento più sulla continuità (diciamo tra i 20 ed i 40 movimenti , spesso su pannello a 30°) che non sulla forza (anche perché ho difficoltà ad individuare sequenze adatte...).

"nuovo" metodo per il recupero delle forze, pur continuando l'allenamento aerobico

[quote="sonia"]oltre a chiacchierare tanto

della serie: 1 centesimo per farla parlare, 1000 euro per farla smettere

ieri sera anch'io son tornato alla resina... contento ma che dulur a la pel

femminuccia

io ho notato che quando comincia a farmi male la pelle significa che ormai sono stanca

probabilmente perché finisco per far affidamento sull'attrito della pelle sulla presa anziché sul movimento o la corretta prensione.

RESINA!!! ...

Ha tracciato un po' di blokki sul facile... Poi però ieri ero già lì che volevo provare le gialle... ...