Sabato 20 Mirco ed io siamo saliti al Pizzo d'Uccello percorrendo la via ferrata Tordini - Galligani per foce Siggioli. Inizialmente il nostro programma prevedeva il rientro per sentiero a Cave Cantonaccio, dove avevamo lasciato l'auto, ma poi abbiamo pensato di fare un giro ad anello intorno al Pizzo, utilizzando il sentiero attrezzato Piotti e la ferrata Zaccagna. In realtà, poi, giunti a foce Lizzari, abbiamo deciso di scendere a Vinca.
Lasciata l'auto a Cave Cantonaccio (dopo aver percorso i circa 4 km di strada sterrata non bella che parte da Ugliancaldo), abbiamo preso il sentiero (ore 9:20) che sale alla Casa dei Vecchi Macchinari. Di qui abbiamo seguito l'indicazione per la ferrata Tordini - Galligani, lasciando a destra quella per la Zaccagna, giungendo con comodo sentiero all'attacco (ore 10: 10). Il tempo di imbragarci e via (ore 10:20), verso foce Siggioli. La ferrata ci è parsa non difficile, divertente, in alcuni tratti abbastanza esposta (sconsigliabile a chi soffre di senso di vertigine). I passaggi un po' più "atletici" sono agevolati da gradini intagliati nella roccia ed è comunque possibile arrampicare per molti tratti anche senza servirsi continuativamente del cavo per la progressione. Il vero problema di questa ferrata può essere il caldo, perché il sole vi "picchia" parecchio. Giunti alla foce (ore 11:15), dopo una breve pausa, abbiamo ripreso il cammino per il Pizzo seguendo il sentiero, sempre ben marcato ed evidente (che, ad un certo punto, presenta un cavo di circa 20 mt. utile per risalire un faticoso canale nel bosco), per il Giovetto. Da lì, per sentiero e roccette (facili passaggi di I e II grado, mai in forte esposizione), siamo infine giunti all'agognata vetta del Pizzo d'Uccello (ore 12:45). In vetta abbiamo quindi deciso di modificare il nostro programma. Ripartiti dalla cima del Pizzo (ore 13:20), dal Giovetto abbiamo così imboccato il sentiero attrezzato Piotti, che abbiamo trovato in pessime condizioni, percorrendolo sino a foce Lizzari, dove abbiamo optato per la discesa su Vinca in considerazione dello stato di grande affaticamento in cui ci siamo venuti a trovare, anche a causa dell'esaurimento delle nostre riserve idriche. Giunti a Vinca (ore 17:40), abbiamo trovato con grande fortuna un passaggio in auto per tornare a Cava Cantonaccia.

cavoli, un gran bel giro: complimenti !
tra l'altro in questo periodo avrete patito davvero il caldo ..

Grazie. Bisogna anche tener conto del fatto che, sia pur di poco, il mio socio ed io siamo over50. Il giro sarebbe stato più bello se lo avessimo completato con la Zaccagna in discesa ma eravamo partiti per discendere dalla Capradossa e con le riserve d'acqua sufficienti per quel percorso. Il caldo è stato notevole ma in realtà non ci aspettavamo il sentiero Piotti in condizioni così brutte. Ciò ha rallentato e reso faticosa la nostra marcia. Credo che chi ha in affidamento quel sentiero dovrebbe provvedere un po' più spesso alla sua manutenzione (mi rendo conto, essendo anch'io socio CAI, che tutto si basa sul volontariato e quindi noi fruitori della montagna non dobbiamo lamentarci più di tanto se poi non ci facciamo parte attiva dando una mano concreta, quindi la mia è solo un'osservazione, non una critica). Le Apuane, comunque, sono montagne fantastiche e spero di poter presto salire anche il Forato, il Contrario, il Pisanino, la Pania ed il Sagro...tanto per cominciare.

beh, il forato è senz'altro più breve e semplice rispetto al giro che avete fatto

Magari potremmo fare qualcosa insieme...

volentieri, ma che non siano ferrate: non sono sono la mia passione !

In gioventù arrampicavo ed ero pure bravino, ora le ferrate mi servono per riprendere confidenza, dopo molti anni, con il verticale. Non mi dispiacerebbe riprovare qualcosa di alpinisticamente facile e comunque mi piacciono molto sia l'escursionismo, che lo sci di fondo, che lo scialpinismo. Se c'è qualcosa che ti può interessare, io ci sono. Ciao.