Missione compiuta per Punta Giordani (m 4046) lungo la sfasciatissima Cresta del Soldato.
La traversata dalla Punta Giordani alla Piramide Vincent non è stata effettuata per non rischiare che venisse troppo tardi per riuscire a prendere l'ultima funivia a scendere.
Il gruppo era composto da: Grizzly, Ermanno, Chiara, Matteo e il sottoscritto. Io, il Grizzly ed Ermanno ci siamo trovati a Torino e poi gli altri due li abbiamo recuperati direttamente ad Alagna. Salita in cabinovia, seggiovia e funivia fino a Punta Indren (m 3260) nel pomeriggio di sabato. Arrivati l? c'era già un discreto vento e tante nuvole, ma lo spettacolo sulla Piramide Vincent e tutta la lunga Cresta del Soldato che da Punta Giordani scende fino a Punta Vittoria era già davanti ai nostri occhi. Purtroppo lo spazio "a ridosso" per montare le tende era davvero esiguo e così ci siamo addossati alla costruzione della stazione di Punta Indren. Cena frugale mentre inizia a piovere e fa anche abbastanza freddo e poi in tenda a nanna con il vengo che incalza. Prima delle 22, devastati dal rumore del vento e dagli scrolloni che causa alle tende cerchiamo riparo dentro alla costruzione della stazione della funivia lasciata volutamente aperta dal custode ... Quindi smontiamo le tende e ci mettiamo a dormire per terra nell'androne di arrivo con rumore di gruppo elettrogeno e puzza di gasolio ... ma almeno il vento è fuori ... speriamo in bene per il tempo ... anche perchè salire con un vento del genere diventa una follia ...
Ore 4.15. Esco fuori in perlustrazione e mi si apre il cuore ... vento assente e stellata mozzafiato ... quasi quasi non fa neanche freddo ... ci si prepara per partire! Una buona tazza di the, grazie al grizzly che si è portato il fornelletto, 2 biscotti e via. Subito in tenuta da battaglia: imbrago, ramponi, picozza e già legati in cordata .... anche perchè il ghiacciaio di Bors comincia a 100 m dalla funivia. Alle prima luci dell'alba siamo già sul ghiacciaio puntando la sella nevosa a quota 3700 in modo da attaccare la Cresta del Soldato nel punto in cui si fa Più ripida. La traversata sul ghiacciaio è buona, la neve è dura al punto giusto e si sprofonda poco. Poco dopo le sette siamo all'attacco della Cresta. Via i ramponi e pronti a salire. Il Grizzly viene subito ispirato da un bella placca che ci permette di superare il primo risalto, ma poi arriva la triste realt? ... la cresta è praticamente un ammasso di sfasciumi e detriti interrotti ogni tanto da qualche placchetta. Non fa niente ... il panorama è comunque di una bellezza devastante e la quota garantisce comunque una discreta sfida.
Si continua così, sempre in conserva e mettendo qualche protezione solo in occasione di qualche "saltino" roccioso. Il resto è sfasciume assoluto e anche pericoloso per lo scarico di pietre che si fa se non ci muove con estrema cautela. Ogni tanto ci avventuriamo in qualche passaggio un p? Più ostico (ad esempio un piccolo camino poco appigliato) per toglierci dagli sfasciumi. Arriviamo così fino a circa 3900 metri. L? partirebbe la famosa "placca" che conduce in vetta, ma visto che ci hanno raggiunto altre cordate e le scariche di pietre sono sempre in agguato ... decidiamo di aggirarla su altre placche Più inclinate arrivando in vetta non dalla cresta. Questo ci comporta di fare un piccolo traverso su neve dura su un piccolo terrazzino a sbalzo, comunque nessuna difficolt?. Un ultimo canalino e finalmente in vetta a 4046 metri. Vista davvero incantevole sulla Punta Gnifetti del Rosa, sulla Parrot e sulla Vincent.
Sono le 10.30 ... a questo punto l'ardua domanda ... proseguiamo con la traversata o torniamo già lungo il ghiacciaio di Indren?? Fatti due calcoli si rischia di non riuscire a prendere l'ultima corsa della funivia. A questo punto ce la prendiamo comoda anche perchè in vetta si sta davvero bene e la giornata è splendida. Verso le 11.30, ramponi ai piedi, discendiamo il ripidissimo ghiacciaio di Indren. Al di sotto dei 3600 fa talmente caldo che diventa quasi una palude. Si sprofonda fino a met? coscia e anche oltre facendo una faticaccia terribile a scendere. Comunque anche scendendo a nuoto ... alle 13.30 siamo già al punto di partenza.
Recuperiamo tutto e scendiamo. Verso le 15 siamo a festeggiare la bella impresa in una vineria ci Alagna con focaccine, birre e la bottiglia di bonarda che mi sono portato fino a Punta Indren e che finalmente ci siamo degnati di bere!! Impresa quasi inespugnabile, ben peggio della vetta, riuscire ad aprire la bottiglia. Si spacca persino il mio coltellino, ma alla fine ... si brinda ....
così gli concedo un paio di giorni di tregua sperando che sabato e domenica sia in splendida forma ... ma già oggi va molto meglio ... 
