)

non saprei... però anche il marziano, se mi sta osservando, si trova sotto la neve, in viaggio pure lui, per cui gli direi: beh almeno io devo fare solo 5 km tiè
Altro punto di vista... quando guardo le formiche incolonnate non mi viene da dire che sceme... certo che loro non lo fanno sotto la neve, però godono, in quel senso, di una libertà che noi ci siamo negati per usufuire di altri immani privilegi... Se avessimo continuato a vivere come cacciatori/raccoglitori, lo faremmo ancora oggi secondo natura, ma non esisterebbe l'alpinismo, l'arrampicata sportiva, il calcio, il computer (ma il forum e la birra di carlo si ), ecc. ecc. Ora da un estremo all'altro in mezzo dico che ci sono molte realtà, discutibili o meno. più volte ho sentito dire che nevicare è sempre nevicato e non ci sono mai stati tanti casini come adesso... mah il fatto che non si sentisse notizia non significa che non ci fossero, in più in un epoca dove viaggiavano 1/10 di macchine rispetto ad oggi...
Quello che mi fa davvero pensare che molte volte di fronte ad un pericolo reale uno ci si vada a cacciare in mezzo senza pensarci troppo... è questo quello che mi spaventa di più. In quel momento mi sembra tanto la scena di una mandria impazzita che corre verso una scogliera ed uno ad uno tutti cascano in mare senza che la folle corsa si arresti...
Miii che discorsi

ma anche lui avrà trovato traffico ? ...
"oh, cavoli, ma devo beccare tutti i satelliti rossi ??"

L'immagine potrebbe essere anche azzeccata. Mi lascia in dubbio però il fatto che possa sottointendere una irrazionalità genetica umana... Potrei essere d'accordo a lasciarla alle pecore l'irrazionalità, ma l'umanità non è pecora. Anche se qualcuno preferirebbero di si...

... pecora no ma scimmia si e che sto leggendo il libro "Il Terzo scimpanzè" dove capitolo dopo capitolo racconta come l'uomo non sia poi così esclusivo (98% dei geni sono condivisi con gli altri primati), superiore e diverso dagli altri animali... in uno di questi parla proprio della nostra propensione a ficcarci nei pericoli di vario genere (azzardi in macchina, sport pericolosi, alcool, fumo, droga, ecc.) concludendo che ciò è proprio un'eredità animale con la quale noi cerchiamo di dimostrare inconsciamente quanto siamo fighi e forti per garantirci una progenie... unica esclusività nostra sta nel fatto che molte di queste caratteristiche si sono allontanate dal loro principio originale (esempio ora si beve alcool perchè piace il gusto della bevanda, ecc... anche se a 15 anni uno ha incominciato a bere o fumare per affermarsi, per sentirsi riconosciuto, più grande, più forte, e farsi notare dalle ragazze)...

Di Diamond ho letto "Armi, acciaio e malattie". Bel libro.
Questo invece non lo conosco. E quindi non posso sbilanciarmi. Però da una recensione ho preso il commento: «... persino la propensione alla violenza e al genocidio hanno antecedenti diretti in altre specie, passati in noi attraverso le leggi dell'evoluzione». E se questo del passaggio di caratteri nell'evoluzione è senz'altro vero, non è vero dire che se ci siamo evoluti con determinati caratteri genetici allora i genocidi esistono perchè li abbiamo nei geni.

"Armi, acciaio e malattie" sedondo me è il più bello che ha scritto... "collasso" mi è piaciuto di meno... parecchio ripetitivo... questo "il terzo scimpanzè" lo sto di nuovo trovando avvincente. La recensione prende delle affermazioni che lui spiega ed elabora in trenta pagine e te le butta lì per creare un certo effetto... Non sono ancora arrivato a quel capitolo ma da alcuni cenni che ha riportato in quelli precedenti quella frase va inquadrata come assenza di esclusività dell'uomo anche sotto quell'aspetto, ossia anche gli animale si trovano, più spesso di quello che uno possa pensare, a procedere in "genocidi"... detto questo anche le varie specie di scimpanzè durante l'evoluzione si sono scontrate e distrutte nell'evoluzione... oggi noi siamo nientaltro che l'evoluzione della specie "più forte", o meglio che ha adottato le scelte giuste e che le hanno garantito la vittoria sulle altre... primo grande genocidio conosciuto compiuto dall' "uomo sapiens" è stato perpetrato contro i "neandertalliani"... poi "l'uomo agricoltore" contro i cacciatori/raccoglitori... poi via via, a livello locale o meno, chi più chi meno, fino ad oggi (Il continente africano non è nato "nero", esistevano diverse tribù, la più estesa era chiara di carnagione... alla fine le altre sono state sterminate o ricondotte in piccole aree da una minoranza con caratteristiche simile a quelle visibili attualmente ("Armi, acciaio e malattie"); gli amerindi, ecc.).
Con questo non vuole dire che il genocidio sia da compatire o legittimare... fa solo parte di un discorso diverso analizzato da un uomo che cerca di fare il marziano nello studio della nostra specie...

Bene. Credo che lo leggerò. Graz!
Quello che volevo dire è si che i geni hanno determinato il nostro sviluppo, ma non per questo lo sviluppo dipende solo dai geni. L'umanità geneticamente non vola. Eppure voliamo più forte e per più tempo di qualsiasi uccello.

il bello di questo libro sta proprio in questo: noi per il 98% (geneticamente) siamo uguali agli scimpanzè... è incredibile come gli aerei, i satelliti, le medicine, le frequenze radio, ecc. siano nate da un 2%.. si prendono in esame molti aspetti umani e li studia e cerca di ricondurli o nel 98% animale o nel 2% esclusivo umano... dopo tutto questo cerca capire cosa abbia contribuito a questo balzo in avanti corrispondente ad un 2% genetico e solo 10.000 anni di evoluzione...

forum piuttosto disabitato: tutti in festa
solo Erne ed io siam rimasti a lavorare il giorno dela vigilia .. (anche se per poco: alle 14 tiro via le tende ! )

Ci sono anch'io
...ma solo fino alle 12

la solitudine del forum continua ...

son rimasto solo soletto

Io presidio. Ho già anche scritto in "falesie"... se tu che sei ottenebrato dai panetun e non ti accorgi.

... io ci sono... anche se sono un fantasma, nel senso che vado e vengo dal forum come un'anima in pena

ci sono anch'io... ma non so che dire...