Già stato in val chisone: bourcet, tre denti di meano ... ma in questa stagione meglio qualche cosa a quote maggiori.
Edo propone quindi la superbianciotto sulla punta Cristalliera: via di Michelin e Bocco del '99 che riprende lo spigolo Bianciotto con diverse varianti.
Non conosco, ma ... Edo propone ed io seguo !
Come strada si percorre la S.S. 23 Sestriere. Al paese di Depot c'è la deviazione a dx per il Rif. Selleries: 8 km di curve e tornanti e poi 5 km di sterrata
(non molto bella, per la verità, ma se son salito con la focus che non è certo una macchina alta ...)
Il rifugio è molto bello (poco sopra i 2000 metri), probabilmente merita anche per una mangiata (tant'è che quando siamo arrivati stavano preparando per una festa di matrimonio!) e l'aria è bella fresca (altro che il caldo di questi giorni: il micropile ci sta tutto !)
Qui becchiamo anche degli amici di grizzly che, armati di trapano e spit, vorrebbero richiodare un'altra via: "ricerca finale".
vorrebbero ...
Ci mettiamo quindi in cammino: prima su comodo sentiero, sino al lago della manica, poi per pietraia sino a raggiungere la base della parete sud-ovest della punta cristalliera.
All'ombra fa freddo e, guarda caso, il diedro con l'attacco della via il sole non l'ha ancora visto (beh, esposto a SO e sono le 11 ..)
dall'attacco della via: vista sui laghi e l'avvicinamento su pietraia
Qui la sorpresa per gli amici richiodatori: in realtà la loro via ha già degli spit belli luccicanti già messi da altri ... scoprono così che si sono "camallati" trapano e spit per niente ... non solo: dovranno anche riportarsi indietro tutto !
<<se però volete chiodare qualcosa di nuovo e di facile ...>>
ma la richiesta di sonia cade nel vuoto
Noi partiamo quindi per la super bianciotto (circa 250 m di 5c/6a), loro decidono di fare un'altra via poco a sx (credo "via per un'amica", grizzly sarà sicuramente più preciso)
Il diedro è sempre in ombra ed il freddo si fa sentire subito: edo si lamenta mentre sale da primo e con tutte le ragioni, anche le mie dita si son lamentate parecchio ... fortuna che subito dopo la prima sosta il sole ha cominciato a riscaldare la roccia.
Davanti a noi c'erano dei francesi, partiti ben prima, che avranno fatto almeno 2-3 tiri in ombra ...
grizzly sul diedro iniziale
io in arrivo alla prima sosta (un pò incastrato nel diedro .... forse devo dimagrire ..)
Un paio di elementi della cordata: uno è un'alpinista serio, ma l'altro ...
La roccia è molto bella: solida (a parte un paio di lame nella parte alta della via), ottimo grip, e varia come arrampicata (diedri, fessure, placche, tetti ...)
Un paio di foto della nostra salita
.. e dell'altra codata poco a lato
Complessivamente le difficoltà sono abbastanza continue - 5a-5c con qualche passaggio di 6a - ad eccezione di un tiro di trasferimento in traverso su placca (4b) ed il penultimo tiro che ha un breve passaggio di 5c e poi segue un bel diedro con fessura (4c)
Nella relazione sul sito di Michelin leggo "Via senza eccessive difficoltà" ... sì, bhe .. personalmente qualche difficoltà l'ho anche trovata ma fa lo stesso ...
(tanto con Edo mi impigrisco: mi godo la salita da secondo )
Chiodatura alla Michelin, quindi giusta: senza esagerare ma nel complesso dove serve lasciando la possibilità di integrare.
Forse al 6° tiro ci sono un paio di spit messi male: soprattutto il secondo, per altro in un passaggio non banale, in caso di caduta non serve a molto.
La via merita e merita anche il posto: itinerario di montagna con discreto avvicinamento, un tratto di cresta a fine salita per arrivare alla croce di vetta e discesa sull'altro versante.
Ad attenderci alla fine della salita c'erano gli abitanti del posto:
... ed un paio di foto dalla vetta:
il ciarforon
ed il Viso
A breve metterò anche la relazione della via sul sito
... 
anche agli alpinisti meno "seri" 
ah, era lui quello meno serio 
Caspita mi ha ingannato lo sguardo... 
