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MessaggioInviato: 4 marzo 2009, 18:30 
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passerina di bosco ha scritto:
:triste: MA UFFI :!: possibile che non esiste una guida (possibilmente in italiano :oops: ) sulle gole del verdon :?: ma di quelle guide che ti raccontano del posto... non le guide con le relazioni delle vie :nzo:
:wink:


In Italiano credo non ci sia nulla se non qualche guida sui sentieri, di quelle dove qua e la ti raccontano del Sig. Martel ecc... Io qualcosa ho ma in...Francese. Altra soluzione e andarci un po' di volte e...viverlo, incontrerai sicuramente personaggi tipici e disponibili a raccontare: del perchè dei nomi dati a determinati luoghi, di storie sui cercatori di legno di Bosso, delle prime esplorazioni del Canyon, dei tunnel scavati a mano a fine '800 per incanalare le acque del Verdon (che ora sono ancora visibili...a trovarli!), ecc...ecc... Io me ne sono innamorato così, al di fuori della scalata, c'ho persino concepito mia figlia... :lol:


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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 9:23 
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:P GRAZIE :!: :mrgreen: CHISSà.. MAGARI Lì NEI PARAGGI SI TROVANO DEI LIBRICINI SCRITTI IN ITALIANO PER I TURISTI :roll: :? O FORSE NO :evil: :wink:
SICURAMENTE è UN POSTO AFFASCINANTE E NON VEDO L'ORA DI ANDARCI SIA PER L'ARRAMPICATA (QUANDO SARò IN GRADO :oops: ) CHE PER VIVERLO, GIRARLO E CONOSCERLO :P SPERIAMO PRESTO :wink: A ME PIACE, LADDOVE POSSIBILE SAPERE DOVE MI TROVO, LE ORIGINI, LE CURIOSITà E MAGARI QUALCHE LEGGENDA DEL POSTO... :wink:
ciao 8)


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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 10:31 
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Si ma quando pensavate di andare?


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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 10:33 
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Località: chiappera.... col cuore....
pasqua :!: partenza giovedì 09/04 sera e ritorno lunedì 13/04 indicativamente :wink:

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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 10:37 
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boozyfede ha scritto:
pasqua :!: partenza giovedì 09/04 sera e ritorno lunedì 13/04 indicativamente :wink:


Uhmm... medito... anche se da giovedì sera per me la vedo ardua. Poi a pasqua... mah... non sono granchè esperto, e Berni saprà invece ragguagliare, ma sarà un delirio di trafic... uhm... già in Riviera mi arriveranno tutti 'sti turineis e milaneis del menga a mangiar l'ovo al mar... :evil: Bon comunque medito...


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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 10:38 
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:lol: eh lo so sarà affollato, ma abbiamo delle restrizioni tempistiche niente male, soprattutto elena col lavoro :roll:

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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 10:52 
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passerina di bosco ha scritto:
:P GRAZIE :!: :mrgreen: CHISSà.. MAGARI Lì NEI PARAGGI SI TROVANO DEI LIBRICINI SCRITTI IN ITALIANO PER I TURISTI :roll: :? O FORSE NO :evil: :wink:
SICURAMENTE è UN POSTO AFFASCINANTE E NON VEDO L'ORA DI ANDARCI SIA PER L'ARRAMPICATA (QUANDO SARò IN GRADO :oops: ) CHE PER VIVERLO, GIRARLO E CONOSCERLO :P SPERIAMO PRESTO :wink: A ME PIACE, LADDOVE POSSIBILE SAPERE DOVE MI TROVO, LE ORIGINI, LE CURIOSITà E MAGARI QUALCHE LEGGENDA DEL POSTO... :wink:
ciao 8)


... tutta questa energia nel trovare qualcosa in italiano... a quest'ora con lo stesso impegno avresti imparato il francese :twisted: :lol:

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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 10:54 
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funsu ha scritto:
passerina di bosco ha scritto:
:P GRAZIE :!: :mrgreen: CHISSà.. MAGARI Lì NEI PARAGGI SI TROVANO DEI LIBRICINI SCRITTI IN ITALIANO PER I TURISTI :roll: :? O FORSE NO :evil: :wink:
SICURAMENTE è UN POSTO AFFASCINANTE E NON VEDO L'ORA DI ANDARCI SIA PER L'ARRAMPICATA (QUANDO SARò IN GRADO :oops: ) CHE PER VIVERLO, GIRARLO E CONOSCERLO :P SPERIAMO PRESTO :wink: A ME PIACE, LADDOVE POSSIBILE SAPERE DOVE MI TROVO, LE ORIGINI, LE CURIOSITà E MAGARI QUALCHE LEGGENDA DEL POSTO... :wink:
ciao 8)


... tutta questa energia nel trovare qualcosa in italiano... a quest'ora con lo stesso impegno avresti imparato il francese :twisted: :lol:

okkio, che poi s'incaxxa con me che non glielo imparo :lol: :roll:

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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 10:58 
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... fra l'altro dovresti impararmelo pure a me che pasqua si avvicina ed io avrò i franceson in mezzo ai coion :evil: :lol:

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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 11:03 
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oh, mettetevi d'accordo. più siete meno spendete :twisted:

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potremmo fare due orette dalle 17 alle 19 del mercoledì pomeriggio :twisted:

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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 11:16 
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perfetto :!: tanto alle 17 sarò già arrivato da arrampicare, sai fuori è ancora freddo :twisted:

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MessaggioInviato: 5 marzo 2009, 12:07 
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funsu ha scritto:
potremmo fare due orette dalle 17 alle 19 del mercoledì pomeriggio :twisted:


Ecco bravi, iniziate con questo...che è pure "inerente":

"Le Verdon
Geologie
Pendant la période du Trias, la Provence s’affaisse et la mer la recouvre, déposant d’épaisses couches de calcaires divers.

Pendant la période Jurassique, la Provence est recouverte d’une mer chaude et peu profonde, facilitant la multiplication des coraux.

Au Crétacé, la Basse Provence se rehausse et la mer atteint l’emplacement actuel des Alpes. L’ère Tertiaire voit l’édification des Alpes. La fracture des calcaires jurassiques façonne les reliefs et les vallées. C’est à cette époque que le Verdon trace son cours. Au Quaternaire, les glaciations transforment les cours d’eau et les lacs en redoutables fleuves de glace, qui modèlent les reliefs en taillant et striant le paysage. À la fin de ces glaciations, les eaux des rivières continuent leur érosion et notamment, le Verdon, en creusant son lit dans les sédiments calcaires coralliens accumulés au secondaire, avec un débit d’eaux tumultueuses avoisinant 2 000 à 3 000 mètres cubes par seconde.

Géographie
Le Verdon prend sa source tout près du col d'Allos, dans le massif des Trois Evêchés (2819 m). Il va se jeter dans la Durance, près de Vinon-sur-Verdon après avoir parcouru près de 175 kilomètres. Son parcours le plus intéressant se trouve entre Castellane et le Pont du Galetas, sur le lac de Sainte-Croix. Ce lac était il y a quelques dizaines d’années la grande plaine des Salles-sur-Verdon, avant la mise en eaux du lac artificiel créé par l’édification du barrage de Sainte-Croix. Lors de la montée des eaux en 1973, le vieux village des Salles a été évacué (de force), détruit et noyé. Son église a été dynamitée, tout comme le village, qui est reconstruit plus haut et plus moderne, au grand dam de ses habitants. C’est maintenant le plus jeune village de France.

Les Gorges du Verdon constituent sur une bonne distance, la frontière entre les départements du Var au sud et les Alpes-de-Haute-Provence au Nord, dans la région Provence-Alpes-Côte d'Azur.

Cette région, entre Castellane et le lac de Sainte-Croix, s’appelle les Gorges du Verdon. Elle se divise en trois parties distinctes :

* les Prégorges, qui vont de Castellane à Pont de Soleils ;
* les Gorges qui vont de Pont de Soleils à l’Imbut ;
* le Canyon qui va de l’Imbut au Pont de Galetas.

Les Gorges du Verdon sont étroites et profondes : de 250 à 700 mètres de profondeur, pour 6 à 100 mètres de large au niveau de la rivière du Verdon, et 200 à 1500 mètres d’un versant à l’autre au sommet des gorges.

Histoire
Le Verdon, dont le cours est surtout marqué par l'existence d'étroites et profondes gorges, a généralement joué un rôle de frontière plutôt que de voie de communication au cours de l'histoire, à l'instar de la Durance dont il est un affluent. À ce titre, aujourd'hui encore la rivière marque la limite entre les départements des Alpes-de-Haute-Provence et du Var. Enfin, il est notable qu'une partie du Grand canyon du Verdon n'ait été explorée qu'au XXe siècle seulement.

Néanmoins, comme nombre de rivières le Verdon a attiré l'Homme dès la préhistoire : si des traces d'occupation humaine existent dès le paléolithique sur le bas Verdon, c'est surtout le néolithique qui a livré en importantes quantités un matériel aujourd'hui principalement conservé au Musée de la préhistoire des Gorges du Verdon, à Quinson.

Durant la protohistoire, le haut Verdon fait partie de l'aire alpine tandis que le moyen et le bas Verdon font partie de l'espace méditerranéen provençal.

Quelques noms de peuples de cette période sont connus : les Gallitae ou Gallites (littéralement « petits Gaulois ») à Allos (aux sources du Verdon), sont vraisemblablement des Gaulois de Cisalpine – des Ombriens – ; les Suètres peuplent la vallée du Verdon dans les Alpes-de-Haute-Provence ; les Reii, qui ont donné leur nom à Riez, leur « capitale », sont quant à eux l'ethnie la plus importante au nord du bas Verdon.

C'est, en effet, surtout sur le cours du Colostre, affluent du Verdon, et à partir de ce dernier oppidum que semble alors s'être développée une importante occupation humaine : en aval de Riez, Le nom du village d'Allemagne-en-Provence conserve le souvenir d'une déesse gauloise et, non loin de Saint-Martin-de-Brômes, l'oppidum de Buffe-Arnaud domine le confluent stratégique du Colostre et du Verdon. Ce dernier site a été fouillé à l'occasion de la rectification de la route départementale 952 en 1992 et a notamment livré un fragment de bracelet laténien de style plastique.
Les gorges du Verdon
Les gorges du Verdon

Riez demeure une ville importante à l'époque romaine et paléochrétienne : les ruines d'un temple romain et d'un baptistère octogonal témoignent de la splendeur passée de cette cité qui est alors reliée à Aix-en-Provence par la via sextiana.

Au Moyen Âge, les familles nobles provençales de Simiane, Pontevès et Sabran se partagent la propriété des villages du Verdon avec les évêques de Riez.

Les gorges du Verdon n’attirent l’attention des voyageurs que tardivement. Les premières descriptions imprimées datent du tournant des XVIIIe et XIXe siècles, mais restent rares (une en 1782, une autre en 1804). Malgré le développement de la sensibilité aux beautés naturelles et la vogue du romantisme, ils ne remarquent qu’une coupure et ne s’attardent pas à la description d’un site accessible uniquement par des sentiers muletiers. Les gorges ne deviennent connues qu’avec la description qu’en fait Élisée Reclus en 1879, et la diffusion des guides touristiques (guides Joanne notamment à partir de 1877, Guide touristique de la Provence, guide Baedeker) à la Belle Époque.

Les gorges sont cartographiées par les Cassini (années 1770) et les ingénieurs géographes du roi, en 1778.

C’est Martel qui dirige la première expédition à descendre de bout en bout le canyon du Verdon (voir sentier Martel) ; cette expression de canyon est d’ailleurs de lui. Le tourisme se développe lentement dans les années 1880-1900: la route est malaisée et dangereuse, les infrastructures (hôtels, restaurants, routes, sentiers) rares et peu confortables. De plus, le principal moyen de transport de l’époque, le chemin de fer, s’arrête à Saint-André-les-Alpes, ce qui oblige à louer des voitures pour venir voir les gorges.

Dans les années 1890 (et jusqu’aux années 1920), des projets de retenues rendant le canyon navigables voient le jour. Le premier aménagement date de 1906 : le Touring Club de France (TCF) trace un sentier qui permet de descendre dans les gorges. Le premier essor touristique des gorges date de la fin des années 1920 et des années 1930, sous l’impulsion du TCF : campagne de presse à partir de 1928, voyages de découverte, reportage diffusé au cinéma, visite de journalistes britanniques. Cette promotion est complétée par de nouveaux travaux en 1929 et 1930 : amélioration de la viabilité de la route, à l’initiative et en partie sur les fonds du TCF, aménagement de belvédères (Point Sublime), incitation aux compagnies de transport local pour multiplier les dessertes, aménagement de nouveaux sentiers inaugurés en juin 1930, enfin création du refuge de Malines en 1936. Ces efforts attirent quelques milliers de touristes chaque année.

Le site est devenu un site naturel protégé depuis le 7 mai 1990."


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perfetto :!: funsu traduci, così ti eserciti :wink:

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boozyfede ha scritto:
perfetto :!: funsu traduci, così ti eserciti :wink:


E' riferito a Funsu, vero? Non son lui e la Passerina gli studentelli? 8)


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