la mia firma penso si adatti a fede più di ogni altro

comunque: mai nemmeno sfiorata la roccia per 32 anni
sempre andato per i monti facendo solo e soltanto escursionismo .. un paio di settimane in estate e nemmeno tutti gli anni ..
L'anno con l'attività più intensa è stato quello del militare (anche invernale, per giunta, con quelle belin di racchette da neve modello inizi '900 )

Poi ho iniziato a stare con Sonia: per lei la vacanza è sempre stata "il mare".
(sì ma il mare di viareggio e dintorni: non ci sono manco gli scogli )
Iniziando con me a fare escursionismo si è resa conto che camminare in montagna può anche creare dei problemi (oddio, facilmente superabili: bastava portare qualche camionata di sabbia e spianare tutto. però ... )

Sentì parlare da una sua amica di un famigerato corso di escursionismo organizzato al cai ... decidemmo di iscriverci.
Solo che quei disgraziati che tenevano il corso, durante le uscite, han cominciato a parlarci anche di qualcos'altro (in effetti il corso prevedeva anche due ferrate, logico il riferimento all'arrampicata ..)
Così un giorno, con due tre accompagnatori del corso, trascorremmo un pomeriggio in una falesietta (cravasco, menzionata più volte da noi genovesi)

Bhe, la cosa fu subito molto divertente e da lì iniziammo ad arrampicare
Comprai subito corda casco ed imbrago, le prime scarpette arrivarono alcuni mesi dopo ...

La mia "prima volta" non la racconto piu'... sarei noiosa per chi se la ricorda (gia' raccontato nel precedente Topic aperto da un anonimo )...
Quella che invece mi ha fatto cambiare idea è stata l'uscita in terra francese, piu' precisamente a Les Mesches. Falesia carinissima con alla base la sabbia, zero avvicinamento, zero pericolo per i bambini (eh si, sono la solita: mamma fino in fondo! pero' Andrea era ancora piccolino e gia' "agitus"). Con noi c'era anche Saverio,figlio della sorella di Angelo che a 13 anni si è fatto un bel 7b ai Folchi . Lui ed Ale salivano su questi monotiri con estrema facilità e mi hanno fatto venir voglia di riprovarci. Ovviamente avendo i piedi al di fuori della media famigliare ho provato con addosso gli scarponi e... sono arrivata in catena!!!!
Da allora, ogni tanto, provo qualche tirino alla mia portata, cosi' tanto per divertirmi, tanto per essere piu' vicina ai miei uomini che hanno questa passione.
Saremo un po' insoliti alla base delle falesie (fam. BRAMBILLA con tanto di palla al piede: la sottoscritta ), magari non sempre disponibili a "emozioni forti" di posti sperversi, pero'... a noi piace cosi'

..... ancora ?? ( )

.... considerando questo particolare credo di aver capito in quale scuola ti eri iscritto ....
conosco un a persona che ha fatto un corso piu' o meno in quel periodo ..... finito il corso è tornata alle camminate

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i miei primi approcci con la roccia e qualcosa che assomigliasse vagamente all'arrampicata sono stati molti anni fa sulle vie di salita per le cime ed i tremila del cuneese ..... abbandonate le escursioni lacustri e rifugistiche eravamo indirizzati ( ero insieme ad un piccolo gruppo di appassionati ) alla salita delle cime, non pareti, corde e manovre ma grossi dislivelli, canali orribili ed orripilanti ( sovente molto ripidi ), passaggi singoli da effettuare in salita e discesa, cenge sovra-esposte da percorrere ...
periodo magico dove tutto il mondo-montagna era al positivo, dove i forti ed esperti venivano visti come eroi senza paura e senza macchia, si discuteva di primo, secondo, secondoppiu', di tizio che era salito bene mentre caio aveva tribolato, il procedere era un misto tra il raschiare degli scarponi di cuoio ingrassati e le improbabili manovre effettuate con spezzoni di corda, di "mettiil-piedellà" o "spostallamano-qquà", placchette, diedrini, piccoli e brevi camini che quando tornavi al parcheggio ti sentivi un piccolo bonatti ....
era l'estate '81, negli anni a seguire si prosegui' ancora per un po' aggiungendo qualche salitella classica in quota e la frequentazione della falesia .... ma non era piu' il magico inizio ....

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