uff, nessun topic nuovo, nessuno che cazzeggia
alura lo apro io (che forse poi nei secoli era già stato fatto, però...): com'è iniziata la vostra avventura arrampicatoria motivi particolari che vi hanno fatto iniziare ad arrampicare

ma l'hai già aperto almeno due otre volte

ah
demenza senile

comunque sia io non posso partecipare a questo topic... devo ancora iniziare ad arrampicare

prova ad aprire: Le conseguenze negative che l'arrampicata ha su chi la pratica partendo dalla memoria

eppure ho cercato nei 3D vecchi ma non ho trovato nulla

ho trovato questo
http://www.forum.montagnapertutti.it/vi ... php?t=1306
ma son sicura che qualche mese fa ce n'era un altro

nono io intendevo proprio come avete iniziato, le prime esperienze (per esempio le mie son legate a funsu....pensa che trauma )

usti

la mia primissima esperienza è stata quando ho deciso di farmi crescere le unghie e me le sono fatta ricostruire
poi alla sera decisi di andare a prendere in giro il mio collega enzino che si era iscritto al corso indoor di arrampicata... ma siccome poi lui non si è presentato (e nemmeno gli altri iscritti ) gli istruttori hanno beccato me chiedendomi se volevo provare.. provare proprio oggi che per la prima volta nella mia vita ho delle unghie e per la precisione 1 cm di unghiaaaaaa
ho detto: "ma perché no "
dovevate vedermi... cadevano come coriandoli
da lì nacquero i COTECHINI APPESI con tanto di logo e maglietta
da lì a poco mi sono ritrovata come prima esperienza in montagna a fare il castore e come seconda in grignetta appesa come un cotechino con la schiena contro la parete

poi l'esperienza mi ha portato a chiedermi perché non ho scelto di fare vela

io invece son sempre stato legato alla montagna e da un bel pò guardavo le pareti quando ero in giro a camminare per monti ad un certo punto ho cercato di convincere la mia ex ad incriversi ad un corso ma nada poi quando mi son ritrovato solo mi ci son buttato, anche per reagire ad un periodo non proprio "ridente": una sera son uscito dal lavoro e son andato a comperarmi un pad, un paio di scarpette e il sacchetto della magnesite e via a rastello
poi dopo un pò di tempo mi chiama funsu, che allora conoscevo ma neanche tanto bene, e non vi dico la scena mi chiede se arrampicavo e io di tutta risposta gli dico di si, che avevo iniziato da un paio di mesi e che avevo fatto qualche bel 7a su in valle neanche a dirlo avevo ciccato tutti i passaggi, in realtà avevo fatto dei 4 leggendo la guida (come al solito) a modo mio però intanto lui era rimasto traumatizzato
da allora bene o male abbiamo sempre arrampicato insieme, e non vi dico le prime volte su a rastello, dal mattino a sera che scene

e mi ricordo pure la mia prima esperienza con la corda qualche mese dopo, a finale, io, funsu ed un nostro amico "navigato" qualche tiro, poi in realtà in tre non si arrampicava mai e io scalpitavo, avevo voglia di salire troppa in realtà, perchè mentre i miei due compari si stavano imbragando, io inizio ad arrampicare su un 6b li vicino, naturalmente slegato. risultato: volo malamente, visita al pronto soccorso e vacanza di capodanno sciatoria passata col piede ingessato a guardare gli altri sciare tutto il giorno che pirla....

Corso d'Alpinismo nel 2000... il perchè lo feci... devo ancora capirlo bene adesso...
Ho sempre amato la montagna e mi piaceva camminare... Mi è sempre piaciuto mettermi in gioco, sfidarmi e sfidare le mie paure... Nel 2000 mi sono accorto di patire un pò di vertigini e la cosa mi irritava, volevo sfidarla... Al contempo altre persone di Dogliani mi parlano di questo corso e io mi iscrissi. Pensai montagna + sfida alle vertigini... come posso rinunciare... Il corso non era proprio propedeutico per chi iniziava... infatti bellamente durante la prima serata hanno chiesto quanti avessero già esperienza e solo in tre (uno dei quali io) non avevano esperienza... così si organizzarono come se non ci fossimo Prima uscita, propedeutica, bella via con muretto di V atletico... parancato su ... al termine del quale doppia di 45 m (beh bel modo di iniziare per uno che soffre di vertigini). Seconda uscita... due giorni alle barricate8in valle stura)... due giorni di vie tecniche su calcare dal 6a al 6c L'istruttore visto che non riuscivamo ad usare bene i piedi sul 6a ci portava sul 6b e superiori affinchè imparassimo usarli... della serie non sai guidare ti facciamo andare in pista con la ferrari. Morale: uscii dal corso con due braccia da scaricatore di porto ed una paura folle delle cadute... altro che vincere le paure, queste sono diventate fobie Ne segui un periodo di falesia moolto alternata, soprattutto per mancanza di compagni d'avventura. Per curiosità mi avvicinai al boulder per poter arrampicare senza essere vincolato a qualcuno. Così alternavo falesia al boulder... Poi scoprii Che il boozy arrampicava ed essendo sempre in cerca di compagni lo contattai... quando mi rispose che faceva il 7a volevo salutarlo e cambiar sport... poi tutte le cose acquisirono la giusta dimensione Ed iniziò il periodo più bello fatto di boulder violento e selvaggio, con il conseguente completo abbandono della falesia... Ciò si trascinò dietro la resina e gli allenamenti mirati... e tutto quello che sta succedendo fino ad oggi

minki ti ricordi i we che passavamo in val ellero dal mattino alla sera, senza sosta, senza pelle e ad un freddo allucinante pure mentre nevicava in valdinferno eravamo senza fondo e caxxo allora era proprio una figata (ale, meglio che esco sennò mi lascio andare ai ricordi )

Io nacqui boulderista, prima del Verbo boulder... ... ... correva l'anno domini 1982 o giù di lì... comunque era verso la fine dello scorso secolo... Sulla strada di Trana fui folgorato da ispirazione scalatoria... Le leggende ormai narrano di mitici tentativi presso alcuni massi erratici... erratici nel senso che erravo solitario, come il più noto pastore, da uno all'altro con un potente e scassato motociclo "Beta" tra gli impervi sentieri boscosi della collina morenica alla recherche du passage perdu... consultando come mio privato Almagesto un, anch'esso ormai mitico, libricino-guida che lasciava spazio alla fantasia... Le scarpette mi arrivarono dopo, la magnesite mai, il crash non era ancora stato inventato...

... condizioni climatiche estreme ...
... condizioni fisiche estreme... soprattutto dopo le serate alcooliche a Bandito ...
... ogni passaggio per noi era un "nuovo mattino"...
... ogni grado veniva studiato, combattuto e vinto senza che nessuno ci spiegasse nulla...
... e poi alla sera il nostro rientro, senza pelle, disarticolati, ma fieri delle nostre conquiste , da veri "conquistatori dell'inutile"...

PS i riferimenti bibliografici sona stati citati per farvi vedere che oltre ad essere pirla so anche leggere