E' triste dovervi comunicare che questa sera, nell'ora in cui tutti, in famiglia, ci apprestiamo a radunarci per la cena, Dino ha ceduto al male che l'aveva colto Venerdì scorso. Repentinamente ed improvvisamente, in meno di una settimana se n'è andato via uno degli uomini migliori che ho conosciuto nei 50 anni di vita che ho vissuto fino ad ora. Per chi lo ha conosciuto queste mie parole suonano tanto vere quanto condivisibili, chi non ha avuto la fortuna ed il privilegio che ho avuto io non saprà mai, se non per sentito dire o per aneddoti, che persona speciale fosse Dino. Dino ha insegnato a tutti noi tante cose, ci ha insegnato ad accontentarci del poco, ci ha fatto vedere la montagna con gli occhi sognanti di chi come Lui ne ha conosciuto gli angoli più sperduti e remoti, la Sua semplicità a volte disarmante ha illuminato spesso il nostro modo di pensare e il nostro cammino, Lui è stato per noi, e per me in particolare, un compagno attento, fedele, entusiasta e sempre ottimista. Quante salite fatte insieme, Lui legato all'altra estremità della mia corda. Un secondo di cordata solido, affidabile, un vero macigno. Il Padreterno ha scelto per Lui di non farlo sopravvivere, con ogni probabilità menomato, ma di dargli una morte serena adeguata e consona allo spirito gagliardo che lo ha contraddistinto per tutta la vita. Lui, dentro di Se, non avrebbe mai accettato una grave menomazione, noi tutti lo sappiamo bene. Noi "vecchie beline" abbiamo perso molto più di un amico, in particolare io credo di aver perso quasi una figura paterna, Erne non me ne voglia, ma per me Dino in questi anni è stato davvero una figura importante.
Non lo dimenticherò mai, nessuno di noi lo farà, Dino sarà sempre con noi.
Biro