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 Oggetto del messaggio: 4 alpinisti morti sull' Aiguille du Midi ..
MessaggioInviato: 20 gennaio 2009, 11:37 
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Prima di tutto un pensiero in ricordo dei 4 e uno alle loro famiglie !

:(

Dall'incidente ... alle polemiche ed i discorsi che seguono :roll:
(che per altro non tengono conto di cosa sia successo veramente perchè nessuno lo sa !

al TG dicevano che bisogna andare solo con le guide ..
(come se bastasse la loro presenza per evitare qualsiasi incidente, mi viene in mente giusto un episodio sul Castore di qualche anno fa)
.. e comunque posso capire che le guide ti dicano "vieni con noi!"
il giro di soldi non è da poco ...

Messner ha così sentenziato:
Cita:
“impariamo qualcosa da questi incidenti… è meglio non legarsi…ognuno va per conto proprio…se uno purtroppo cade…allora non trascina giù gli altri….”


parere che può essere giustificato se si parte dal presupposto che salivano di conserva senza alcun tipo di sicura, come evidenziato da Salvaterra:
Cita:
Troppi sono gli alpinisti che vanno a fare salite di impegno non elevato e sono in cordata e procedono però in conserva. Assurdo e pericoloso. Se uno cade bye bye a tutti. Se ci si lega si fanno le dovute sicure. Se si và in conserva o è una conserva sicura al 100% o si sta slegati. Anche forti alpinisti adottano la salita in simultanea ma fra di loro ci sono dei rinvii con i ti-block o ropman. In caso di caduta del secondo il primo non cade perché quel "cosino" blocca la sua caduta e non tira la corda del primo. Se cade il primo il o i rinvii fermano la sua caduta ed il secondo blocca la caduta come fosse in sosta a far sicura. Non mi voglio addentrare su quanto possa essere successo là (Aiguille du Midì ndr) perché non so come siano andate le cose. Forse può essere stata la caduta di uno e poi il cedimento della sosta... Non so questo. Ma se procedevano semplicemente in conserva bisogna dar ragione a Messner.


la più grossa, secondo me, l'ha sparata la CODACONS:

Cita:
"E' necessario intervenire per arginare questa escalation di morti con una modifica della Legge n. 363 del 2003". La legge e' incentrata sulle norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo, e l'associazione di consumatori chiede che venga estesa anche alle scalate. "E' necessario un patentino per scalare alcune vette particolarmente pericolose - continua il Codacons in una nota - o chiunque puo' andare a scalare qualunque cosa, anche se poi la collettivita' deve andare a soccorrerli e si mettono in pericolo altre persone?".


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MessaggioInviato: 20 gennaio 2009, 11:56 
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Sul parere della Codacons non sono per niente d'accordo: primo fra tutti sarebbe un ulteriore business, se hai i soldi per permetterti di prendere il patentino ci puoi andare in montagna se no ti fai solo i pic-nic... e poi spesso e volentieri (come questa volta, come la precedente dove sono morti sotto la valanga) sono propri "gli esperti" che ci lasciano la vita...
Al di la' della singola responsabilita' della persona (non credo che uno che non si sente sicuro parte per fare una salita al di sopra delle sue possibilita', non sono dei bambini...) secondo me certe cose si devono evitare. Tipo andare lo stesso quando c'è l'allarme valanghe (anche se girano le scatole quando hai lavorato tutta la settimana, ti sei fatto un mazzo cosi', arriva il sabato e finalmente hai avuto il "benestare" anche da tua moglie che di solito rompe e basta... e ti girano sentirti dire dalla Tv che te ne devi stare a casa.... pero' magari ti salvi la vita), tipo non usare tutti i metodi odierni per la sicurezza in montagna (dal casco in falesia, alle soste per quando si è legati, al calzare una buona scarpa quando fai un sentiero...), oppure certi luoghi estremamente affascinanti ma risaputamente pericolosi...

Un pensiero va davvero alle famiglie che si sono visti portare via la persona cara proprio dalla montagna che durante la vita ha diviso il cuore della stessa tra la passione per le vette e l'amore per la famiglia che spesso generano conflitto....

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MessaggioInviato: 20 gennaio 2009, 11:58 
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boh, dell'incidente non so praticamente nulla perchè ai vari TG hanno detto di tutto e ancora un pò, ma soprattutto una marea di caxxate :!: spiace per le persone, ma come al solito i media ci mangiano sopra alla grande, senza sapere cosa sia effettivamente successo :idea:
su quanto ha detto messner, per quel poco che ho fatto su terreni di quel genere, mi trovo d'accordo completamente :!: ma la cosa che più mi lascia perplesso, anzi mi fa proprio ridere, è che la CODACONS debba dire la sua pure in questo caso :shock: :?
PS personalmente, fossi stato uno dei familiari delle vittime, avrei ucciso a calci nello stomaco qul merdoso giornalista visto ad un TG che li fermava tutti all'entrata della camera mortuaria per chiedergli cosa stessero provando in quel momento :evil:

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MessaggioInviato: 20 gennaio 2009, 12:32 
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... ho perso le parole... dietro ad un'altra tragedia sento l'ennesiva inutile stupida discussione in Tv.
Ho assistito in diretta il Messner mentre dichiarava quanto detto e lo ha fatto in un fotogramma, in un piccolo spazio concesso, senza possibilità di fare le dovute precisazioni, quindi se c'è colpa... è realmente sua o degli str..zi del TG :?:
Certamente per loro è meglio un Mondinelli che fa l'ennesivo intervento da qualunquista nel dire che in montagna si deve guardare il meteo prima di partire, far affidamento alle guide e bisogna avere l'umiltà di tornare indietro quando le condizioni non ci sono... Ma porca pupazza questo lo poteva dire Maurizio Costanzo non un esperto come lui :!:
E poi il Codacons (Coordin. delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori)che dice :?: Se pago ed ottengo un patentino sono autorizzato ad ammazzarmi dove voglio... viva il Dio denaro, lui si che mi tutela :!:
Forse meglio il mare, dove ogni estate sono libero di morire in spiaggia senza che nessuno sappia niente perchè lì è lecito (altrimenti le stazioni balneari si offendono)... o forse sono meglio le moto dove sono libero di schiantarmi guidando dei veri e propri razzi e far si che la gente parli di incidente o sfortunato evento... sicuramente è meglio andare allo stadio a farmi accoltellare perchè almeno lì si proclama il lutto cittadino e la mia squadra del cuore poi gioca con il lutto sul braccio...
Povere le famiglie toccate dalla tragedia... gli altri in TV si friggano tutti :!:

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MessaggioInviato: 20 gennaio 2009, 15:08 
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Con Stefano ho salito qualche cascata e un po' di roccia. Con Gianluca solo un paio di salite. Gli altri non li conoscevo direttamente. Stefano aveva fatto un bel numero di vie dure, ghiaccio, misto, roccia. Nord delle Jorasses, nord delle Droits, Brenva... mica robetta. Un alpinista. L'articolo di Camanni di ieri sulla Stampa comincia con: «probabilmente non sapremo mai che cosa sia veramente successo ai quattro alpinisti...». Lo penso anche io, per la loro esperienza, competenza e non ultimo prudenza è difficile capacitarsi di ciò che è potuto succedere. Sicuramente non era una via al loro limite, non era un azzardo per le loro capacità, era una goulotte in quota, direi a volte persino "snobbata" perchè "semplice", al confronto con altre salite. Per quel che si capisce, potrebbe avere ceduto una sosta, attrezzata da loro, integrata, non so dire.
L'ultima volta che ci siamo scambiati i messaggi, sotto le feste, gli avevo detto di venire giù a Finale, a farsi una giornata di roccia al sole... e invece se l'è portato via il ghiaccio.
Su quelli che parlano, speculano, si fanno degli spot sulle tragedie altrui non dico nulla, gli auguro che gli vada sempre bene.


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MessaggioInviato: 20 gennaio 2009, 17:32 
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mi spiace gri, il fatto di conoscerli è sicuramente peggio (come sentimento e stato d'animo, intendo)

Le parole e le idee di certe persone (codacons in testa), che manco sanno di cosa stan parlando, lasciano il tempo che trovano in chi la montagna la frequenta ... purtroppo trasmettono messaggi sbagliati nel resto della gente.
Fanno leva sull'ignoranza della gente per inculcare concetti fuori da ogni logica.

E' un periodo in cui va di moda parlare degli incidenti in montagna.
Basta dire o scrivere cazzate ed una parte del mondo comincerà a pensare "sì, è giusto che chi va in montagna abbia un patentino..."

giusto qualche brano di quanto scritto da Cristiano Gatti sul "Giornale":

Cita:
Possiamo cavarcela con un garrulo fatalismo, dicendo che quando arriva la nostra ora è inutile prendere tante precauzioni: bisogna solo chiudere gli occhi e rassegnarsi. Com’è questa semplificata visione della vita (e della morte)? Ma sì, è antica come il mondo: «possiamo rimanerci anche cadendo dal marciapiede». Se questa è la filosofia, la prossima volta andiamo tranquilli sull’Aconcagua e sul K2 con i bermudoni da wind-surf e le infradito: tanto, se lì ci aspetta la nostra ora, c’è poco da discutere.
[..]
Tredici morti negli ultimi quaranta giorni, più la serie dei miracolati che per puro caso - perché non era la loro ora, direbbe il fatalista - non sono entrati nella casella delle croci.
[..]
Un fatto ormai è evidente: sperare nella serietà dei praticanti, degli scalatori naïf e fai-da-te, è totalmente inutile. C’è di mezzo l’orgoglio, c’è di mezzo la sindrome di Rambo: questa brava gente sarebbe - è - capace di affrontare bufere e tormente armata di solo sacco a pelo, per dimostrare quant’è tenace e rocciosa. Niente, non ci si può contare. è ora di pensare a qualcosa di più. A qualcosa che li difenda da se stessi. E che difenda pure i soccorritori: ogni volta che il cielo si rannuvola, queste povere creature devono affrontare rischi dannati per andarli a riprendere, vivi o morti.
[..]
Grosso modo, può funzionare così. Si prende il candidato Messner e gli si parla chiaro: amico mio, tu vuoi domare le vette, molto bene, dimmi però come e quando. Il candidato deve fare quattro studi di meteo, di equipaggiamento, di soccorso e di sopravvivenza. Più un adeguato periodo di allenamento fisico: adeguato all’impresa che vuole firmare. Chi giudica? Il Cai può dare una risposta. Come i maestri di sci insegnano a sciare e consigliano lo sciatore pivello su quali materiali, quali piste, quali esercizi adottare, così i maestri di scalata addestrano severamente i futuri arrampicatori, cercando innanzitutto di placare i loro bollori e di insegnare quella nobile virtù umana chiamata nei modi più vari: responsabilità, buonsenso, prudenza.


Roba da matti !

ed ho messo in grassetto solo una parte, da lì è evidente che, a suo parere, chi torna indietro da una salita ha avuto solamente culo :roll:


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MessaggioInviato: 20 gennaio 2009, 17:41 
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incredibile :shock: davvero incredibile :!:

Cita:
Chi giudica? Il Cai può dare una risposta


............... :roll:

è davvero angosciante che degli incompetenti (per non dire di più) possano sputtanare a loro piacimento chiunque senza essere in qualche modo zittiti :!:

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MessaggioInviato: 20 gennaio 2009, 17:44 
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molto azzeccata questa frase di Marcello Cominetti:
Cita:
..
l’informazione serve quando chi la fa, sa! Altrimenti è cialtroneria irrispettosa anche dell’altrui dolore che attraverso inutili sensazionalismi mette in difficoltà chi sta vivendo la sventura (alpinisti, familiari, amici, etc) solo per imbottire di ulteriori fandonie dei contenitori ormai già saturi di spazzatura ovvero molti media e i cervelli di quel pubblico già ottuso che così diviene sempre più credulone...


estrapolata da un articolo (http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=36551) scritto per altra situazione dove a rimetterci sono stati un'alpinista italiana e ad una guida argentina...


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MessaggioInviato: 20 gennaio 2009, 18:23 
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Sono allibito dall'articolo... e sono sconcertato dai commenti del sito giornale.it. Digerita l'ignoranza dello scrivente giornalista (anche se molto indigesta) rimane sconcertante l'inno alla pazzia degli "opinionisti"... [/quote]

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MessaggioInviato: 21 gennaio 2009, 15:06 
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roc ha scritto:
mi spiace gri, il fatto di conoscerli è sicuramente peggio (come sentimento e stato d'animo, intendo)

Le parole e le idee di certe persone (codacons in testa), che manco sanno di cosa stan parlando, lasciano il tempo che trovano in chi la montagna la frequenta ... purtroppo trasmettono messaggi sbagliati nel resto della gente.
Fanno leva sull'ignoranza della gente per inculcare concetti fuori da ogni logica.

E' un periodo in cui va di moda parlare degli incidenti in montagna.
Basta dire o scrivere cazzate ed una parte del mondo comincerà a pensare "sì, è giusto che chi va in montagna abbia un patentino..."

giusto qualche brano di quanto scritto da Cristiano Gatti sul "Giornale":

Cita:
Possiamo cavarcela con un garrulo fatalismo, dicendo che quando arriva la nostra ora è inutile prendere tante precauzioni: bisogna solo chiudere gli occhi e rassegnarsi. Com’è questa semplificata visione della vita (e della morte)? Ma sì, è antica come il mondo: «possiamo rimanerci anche cadendo dal marciapiede». Se questa è la filosofia, la prossima volta andiamo tranquilli sull’Aconcagua e sul K2 con i bermudoni da wind-surf e le infradito: tanto, se lì ci aspetta la nostra ora, c’è poco da discutere.
[..]
Tredici morti negli ultimi quaranta giorni, più la serie dei miracolati che per puro caso - perché non era la loro ora, direbbe il fatalista - non sono entrati nella casella delle croci.
[..]
Un fatto ormai è evidente: sperare nella serietà dei praticanti, degli scalatori naïf e fai-da-te, è totalmente inutile. C’è di mezzo l’orgoglio, c’è di mezzo la sindrome di Rambo: questa brava gente sarebbe - è - capace di affrontare bufere e tormente armata di solo sacco a pelo, per dimostrare quant’è tenace e rocciosa. Niente, non ci si può contare. è ora di pensare a qualcosa di più. A qualcosa che li difenda da se stessi. E che difenda pure i soccorritori: ogni volta che il cielo si rannuvola, queste povere creature devono affrontare rischi dannati per andarli a riprendere, vivi o morti.
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Grosso modo, può funzionare così. Si prende il candidato Messner e gli si parla chiaro: amico mio, tu vuoi domare le vette, molto bene, dimmi però come e quando. Il candidato deve fare quattro studi di meteo, di equipaggiamento, di soccorso e di sopravvivenza. Più un adeguato periodo di allenamento fisico: adeguato all’impresa che vuole firmare. Chi giudica? Il Cai può dare una risposta. Come i maestri di sci insegnano a sciare e consigliano lo sciatore pivello su quali materiali, quali piste, quali esercizi adottare, così i maestri di scalata addestrano severamente i futuri arrampicatori, cercando innanzitutto di placare i loro bollori e di insegnare quella nobile virtù umana chiamata nei modi più vari: responsabilità, buonsenso, prudenza.


Roba da matti !

ed ho messo in grassetto solo una parte, da lì è evidente che, a suo parere, chi torna indietro da una salita ha avuto solamente culo :roll:


Ma chi è questo ignorante in materia. Sarà anche pure pagato salato immagino. Scriviamo al Giornale, non bisogna farla passare una così insulsa, irrispettosa, crudele per tutte le vittima in montagna e volgare nefandezza giornalistica.


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MessaggioInviato: 21 gennaio 2009, 15:27 
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son d'accordo con te mahler :!: se qualcuno con un lessico migliore del mio mette giù due righe, io sottoscrivo volentieri la lettera con nome e cognome :!:

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MessaggioInviato: 21 gennaio 2009, 15:41 
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Ieri sera curiosando sui vari forum abbiamo scoperto con tristezza che l'alpinista morto sul GranSasso lo conoscevamo... hai perfettamente ragione Roc: quando muore qualcuno di cui hai solo sentito parlare ti senti toccato ma poi passa... quando hai trascorso, anche solo una serata, con lui... ti rimane dentro... Di Giampo avevamo conosciuto anche la famiglia, in un bel week end in Valle Orco, la serata in rifugio è volata tra una risata e una diapo di Robe'..... e il giorno dopo i saluti, raccomandandoci di andare piano perche' il viaggio era lungo....

Questi articoli pieni di ignoranza buttano fango non solo su chi ha pagato con la vita la propria passione ma anche su chi rimane... pensate ad una moglie che, oltre al fatto di essere rimasta sola magari con figli ancora piccoli, legga che suo marito è morto perche' era un irresponsabile presuntuoso che non sapeva quello che stava facendo...
Facciamo questa lettera e pretendiamo che sulla montagna scrivano solo persone abbiano la conoscenza adatta e che abbiano un po' di comprensione e di passione per la montagna!

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MessaggioInviato: 21 gennaio 2009, 16:48 
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era venuta in mente anche a mia l'idea di scrivere qualche cosa in risposta all'articolo ...
l'avessi fatto subito sarei stato da censura e da denuncia..

Poi ho anche pensato che un personaggio tale, che trasuda ignoranza da tutte le parti, non meritava tanto: una discussione aperta sul loro sito farebbe solo pubblicità.
Magari è anche lo scopo di quell'ammasso di discorsi insulsi che son stati pubblicati...
.. Allora piuttosto inserisco qualche cosa sul sito, e sul loro metto il link: così la pubblicità me la faccio io :lol:


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MessaggioInviato: 21 gennaio 2009, 19:15 
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Località: (Borsanæo)Bursanèu
volevo rimanerne fuori ma non ci risco...
mi viene in mente quello che era successo 2 inverni fa sul Monviso e tutte le Cazzate che avevo poi letto sui giornali!
questa gente ha l'unico scopo di far notizia senza sapere minimamente cosa cavolo stà dicendo, senza tatto ne rispetto!!!
che tristezza :roll:

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Borsanæo... In t' en paise de muntagnin
A Zena nu guei vixin...


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MessaggioInviato: 21 gennaio 2009, 22:26 
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dalle notizie diffuse si è comunque saputo che ad ora tarda ( oramai notte fonda alla luce delle frontali ) delle persone in difficoltà hanno richiesto aiuto agli addetti degli impianti dell'auguille du midi, questi hanno allertato gli uomini del soccorso alpino che sono giunti sul posto e si sono calati nel canale non trovando piu' purtroppo le persone da soccorrere ...
l'ipotesi ( insieme ad altre ) che stessero procedendo in conserva è stata dedotta da quanto rilevato dai soccorritori al momento del triste ritrovamento.... tutto questo è anche apparso sulle testate di alcuni giornali italiani ed ha contribuito a fare corretta informazione ....

prendendola sul generico cosi' come dichiarata dallo stesso autore mi è sembrata azzeccata l'osservazione di Salvaterra, che mette in discussione un certo tipo di approccio a certe salite, adottato ( ... si presume ) da molti frequentatori della montagna ....

.


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