E il tempo passava fra allenamenti convinzioni e progetti. Il lavoro era diventato solo una pausa noiosa fra un allenamento e l’altro, fra un fine settimana e quello successivo, malgrado io allora lavorassi già in proprio.
Vivere pensando ad una sola cosa, come migliorarsi, come arrivare al grado superiore, come perfezionare, oltre, quella macchina perfetta che è il proprio corpo, era il nostro motus vivendi.
Mi capitava spesso che, in quel bellissimo periodo pieno di contraddizioni profonde, ero capace di bloccare l’auto e scendere concitato per analizzare un grande masso o un muro in sasso senza resistere alla tentazione, anche solo col pensiero, di trovarvi una soluzione di salita, anche solo un singolo passaggio boulder che poi mi sarei portato a letto analizzandolo in moviola prima di addormentarmi.
A pensarci ora mi viene da sorridere, eravamo veramente assuefatti da quella droga naturale, dico eravamo perché si era costituito un gruppetto solido, tutti convinti, allenati e folli.
Nell’ottantotto, anno memorabile, con il mitico Vittorio, figlio di uno dei massimi esponenti dell’alpinismo locale e forse Italiano, ragazzo atletico ma completamente fuori di testa, compimmo diverse salite sulle pareti del Monte Bianco.
Studiava ISEF e voleva diventare guida alpina, pertanto aveva bisogno di crearsi un carnet di prestigiose salite ed io coprivo il gradito incarico di essergli compagno di cordata (e di salvargli la pelle a volte).
Una stagione intensa, fatta di consultazioni delle guide tecniche, preparativi, raccolta di informazioni da alpinisti conosciuti (ora è molto più facile con internet) e spedizioni alla luce del risparmio perché di soldi in tasca ce n’erano veramente pochi.
Con la mia Alfa33 baracca prima versione, sembravamo i padroni del mondo mentre il sabato pomeriggio correvamo (si fa per dire perché consumava più olio che benzina) verso Courmayeur….

belle, grande e complimenti

... ricordi del campeggio a Chiappera di qualche estate fa



al centro ci sono io , alla sinistra un personaggio che non conoscete (per fortuna Vostra ), ma alla Vostra destra uuuhhh c'è la crème de la crème... indovinate chi è

provo ad ingrandirlo...

Grazie, comunque come ho detto, scrivo perchè mi piace sperando di interessarvi ... spero di non diventare noioso ... se così fosse ... DITEMELO!!!!

Di tutte le ragazze sulla terra doveva proprio innamorarsi di una della Valle d’Aosta amica di sua sorella. Vittorio l’aveva conosciuta ospite in casa sua. Un colpo di fulmine e come da suo carattere, una tragedia immane. Ottimo alpinista ma tragicamente timido con le donne, non aveva il coraggio di buttarsi, facendo passare i dieci giorni di “frequentazione” senza fare nessuna avances, limitandosi a sfogare con me, piagnucolando sulla mia spalla, tutta la disperazione di quello stato d’animo. Fu l’ultimo giorno, quando lei partiva per tornare in Valle d’Aosta che “il pazzo” si espresse, forse esausto di una dolorosa situazione maturata in silenzio, ebbe finalmente il coraggio di rivelarsi. Troppo tardi purtroppo, perché malgrado lei dimostrasse un certo interesse, partendo, non aveva potuto dargli modo di approfondire.

… e fin qui può considerarsi una normale vicenda d’amore mancato come tante …

e invece no, perché sempre più rapito dal ricordo di quell’angelo in terra, doveva a tutti i costi rivederla e così quello stesso sabato partimmo la mattina presto perché “lui” avrebbe colto l’occasione della nostra spedizione all’Aiguille Croux per una leggera deviazione al “castello” della ragazza.
La leggera deviazione durò fino a tarda sera, io, imbestialito per il fatto che dovevamo già essere al Rifugio Monzino ed ora ci toccava raggiungerlo al buio e per avere passato la giornata a fare il moccolaro, insistetti con forza di darle l’ultimo bacio e andare a prepararci per il nostro appuntamento con la roccia.
Infatti ci tocco salire il ripido sentiero fino al Monzino con la torcia ... una tortura!!!

Mi sono comportato da egoista? Un po’ si, ma oltre al fatto che mi ero cuccato 3 ore d’auto avrei comunque preferito stare con la mia di fidanzata quel sabato, non credete?

Sapete che ancora adesso, a differenza di anni, magari scherzando (ma non troppo), mi rinfaccia la mia poca sensibilità per non avere sopportato i loro effluvi amorosi durati solo 12 ore?.

si ma coi capelli è difficile

comunque... complimenti per le calze

ps.bellissimo l'avatr

grassie

funsu, puoi anche linkare direttamente l'immagine più grande:

minki, ero già bello fin da piccolo ma bello bellissimo in senso assoluto

effettivamente con i capelli fai un altro effetto.... scherzo eh! anche i pantoloncini ti donano

p.s.: ottimista la tua firma....

perfetto... come si fa

è una firma che mi esce e ritorna ogniqualvolta vengo colpito da una crisi di sconforto esistenziale verso la società odierna, così piatta e sconcertante nella sua essenzialità .......
a parte caxxate, mi piace molto il film (trainspotting, ve lo consiglio, magari senza la prole ) e mi piace rimetterla ogni tanto, per ricordami quanto sono "vivo" rispetto a tante persone che conosco o credevo di conoscere

è un casino ... ci vuole una buona base di conoscenza informatica



scherzi a parte, se vai nell'album delle foto vedi le "miniature" delle foto (vengono create in automatico quando metti una nuova foto)
Se clicchi su una foto si apre un'altra pagina con la foto grande (quella che hai realmente inserito)
basta fare copia-incolla di quel percorso.

Tanto per semplificare:
quando hai richiamato la foto nel messaggio hai inserito questo percorso:

http://www.forum.montagnapertutti.it/album_thumbnail.php?pic_id=954

la foto nelle giuste dimensioni ha questo percorso:

http://www.forum.montagnapertutti.it/album_pic.php?pic_id=954

(In grassetto la differenza dei rispettivi indirizzi)

miii... grazie Sono un pò impedito...