Non avevo visto questo post. Quoto!
La convinzioni che dice nut è il limite apriori che ci si auto-impone... senza un vero motivo, ragionato e sperimentato.
Sono le solite scuse, che in tutti i tipi di attività si trovano. Il grosso del lavoro è individuarle e toglierle.
Non ci sono dita deboli, ma dita non allenate ad essere forti, poi che a parità di lavoro su liste chi parte già con muscoli più grossi, tendini d'acciaio, ecc. riesca meglio è un conto, ma non allenare le dita sulle liste è un altro. Ed è anche probabile che chi ha già la fortuna di avere dei cavetti d'acciaio di suo, sempre in relazione al suo peso, dica che non serve allenarsi su liste fino al grado x... eggià ma solo perchè fino a lì lui è arrivato... poi s'è dovuto allenare, ma il suo è stato solo uno spostamento della scusa, la solita scusa delle dita deboli, al grado x...
Il peso è una altra scusa. Non c'è nessuno che è geneticamente "grasso", eppure è pieno di chi dice sono di "costituzione robusta"... eccerto se si magna, ci si rimpinza... si strafoga Ci sono mille di questi esempi...

in linea generale concordo con grizzly ed altri sul discorso che bisogna provarle le cose.
A prescindere dal grado che uno sa fare.

Del resto è dalla prima volta che si arrampica che si fa un gesto nuovo
Ovvio che la prima volta il gesto lo fai sul 3 o sul 4 (tanto per dare un punto di partenza).
Prendi confidenza, coscienza, e da lì si riparte per il gradino superiore.

Poi se uno arriva al 6c o al 7b dipende da troppi fattori: allenamento, doti naturali ... (su questo son convinto che due persone che si allenano con la stessa intensità non è automatico che arrivino allo stesso livello)
Ma il concetto rimane identico su qualsiasi grado.

Anche il discorso del volo è questione di allenamento
(poi a volte capita di esagerare ed il blocco mentale può essere ben più duro da rimuovere.. )

minki minki minki (ci vorrebbe l'icona con la donnina che trema di paura )

Direi che per quanto mi riguarda avete sicuramente centrato il problema: il terrore di volare.
La paura è talmente forte che mi blocca totalmente (forse è per questo che mi è capitato di arrampicare meglio quando la sera prima avevo fatto festa ).

Non sono invece del tutto d'accordo quando si dice che occorre rafforzare l'autostima, facendo 20 volte uno stesso tiro. Forse perché sono molto autocritica, ma di certo anche se riuscissi a fare un tiro specifico di 7a (si cucu ) mi verrà da pensare che non vale nulla, se poi non riesco a salire in tranquillità un IV.

Inoltre c'è anche da mettere sul piatto che io mi diverto quando riesco ad arrampicare senza troppi patemi e odio l'allenamento a secco; quindi difficile che mi metta a fare allenamento su pannello, liste ecc.

Cmq dopo tutte le parole e i consigli, chi si offre di farmi sicura per 20 tentativi su un tiro di placca

mi sa che ti tocca

Sante parole

tu zitto, che hai avuto 5 bambini, di cui l'ultimo dimesso l'altroieri, e non mi hai neanche invitato al battesimo a me, tuo testimone di nozze infame

Tornando al discorso serio….
Onestamente son d’accordo sia con grizzly/funsu sia con walter, semplicemente cambia l’obiettivo finale. Chi cerca di migliorare per il grado, ma non solo per il numero fine a se stesso ma per le possibilità enormi che si aprono aumentando le difficoltà, e chi cerca nell’arrampicata di divertirsi non necessariamente nella ricerca del proprio limite ma semplicemente nel gesto (non so se mi son capito ). Non credo che ci sia qualcuno che abbia ragione, credo piuttosto che siano opinioni diverse ma entrambe condivisibili.
Discorso diverso quello della motivazione a migliorarsi. Ci son periodi (come questo che sto passando per esempio, per quanto mi riguarda) in cui la mia voglia di allenarmi, di cercare il mio limite, son pari a zero purtroppo. Ho voglia di arrampicare, ma spesso mi chiedo chi me lo fa fare (ne parlavamo giusto ieri sera con funsu) di lavorare tutto il giorno e poi non andare nemmeno a casa per partire per la palestra oppure andare a casa e stare appeso al trave o al PG per 2 ore, facendo cena costantemente alle 10 di sera. Tutto questo per poi arrivare al fine settimana, provare un passaggio che si è sognato per mesi e non schiodarsi neanche da terra…. Spesso mi chiedo se non fosse meglio vivere più serenamente la cosa, arrampicare per arrampicare, per divertirsi, senza ammazzarsi di stress e fatica. Ma non ne sarei capace, per un discorso che avevamo già affrontato tempo fa con bonsai, non sarei capace di accettare un limite che non è il mio, perché so che potrei migliorarlo, ma son li a non far nulla. E allora è un gatto che si morde la coda….
Tutto quello che faccio, l’arrampicata in particolare, devo farlo al meglio delle mie possibilità, anzi di più. Nel momento stesso in cui fossi consapevole che non sto facendo abbastanza o che non abbia più le possibilità per fare abbastanza, lascerei semplicemente perdere.
Quindi per me il grado è anche una motivazione, son sincero. Per quanto mi riguarda (lasciamo perdere in falesia, li son tanto sega ) nei blocchi, se son fuori ad arrampicare, non mi sbatto neanche per provare un 6c, un 7a. Parto dal 7b, perché altrimenti non ho neanche la motivazione per provare a salire; non so se sia corretto e credetemi non voglio neanche fare lo sborone, ma so che il mio limite è li sopra, tra il 7b-7c, quindi perché devo sbattermi per avere 70 quando so che con un po’ più di fatica posso avere il mio 100? E volare, cadere, faticare, rischiare fa parte del gioco, senza tutto questo non sto al mio limite, sto seduto sulla poltrona tranquillo

...secondo me..... è il cane che si morde la coda e non il gatto

nono, è proprio il gatto, animale demmerda il cane mi è simpatico e poi non cambiare discorso, infame, non far finta di non aver letto il mio post precedente
buon appetito a todos

...guarda, finchè sono io a rischiare va bene. Ma sui bambini non rischio, quindi li tengo lontani da te.....

Sei sempre li che ti lamenti, allenarti non ne hai più voglia e vorresti vivere più tranquillo, ma se ti invito a vedere i "bambini", ti devi allenare perchè altrimenti non dai il massimo... mi sembri un paguro che si morde la coda

...ogni tanto perdo dei pezzi....

La partenza è in piedi con possibilità di "sittarlo" (di fare una partenza da seduto).

la punta è la Geister Spitze (Punta degli Spiriti) allo Stelvio!

sciato "solo" al mattino 4 orette ininterrottamente (anche perchè in ghiacciaio non ci son baite o rifugi dove far sosta!)
al pomeriggio inizia a salire il brutto tempo e in ghiacciaio non è il massimo!

lunedi? no c'era qualcuna che mi somigliava??