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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 14:34 
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belin Angelo, mi sembra che andiamo d'accordo su tutto ... tranne che sui punti di vista :lol:
( :wink: )


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 15:59 
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.. beh ho solo scritto che credo di aver capito i punti di vista, condividerli è un altra cosa ..... e sopratutto la situazione reale è .... quella che è .... :wink:


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 16:21 
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sì, era solo una battuta :wink:

comunque è vero che in certe imprese (o tentativi che siano) i pericoli soggettivi hanno minor rilevanza

Son d'accordo che in certe situazioni ci si faccia prendere dagli eventi e ci si spinga oltre
(..."non si può mica tornare indietro, arrivati a questo punto .." più o meno queste erano state le parole di Unterkircher ...)

Ma penso sia sempre stato così, ancora prima dei tempi di Mallory ed Irvine.

Voglio dire: facendo gli opportuni rapporti con i tempi, nessuno sarebbe mai salito sull'everest o su altre montagne .. o si sarebbe cimentato in altre cose altrettanto rischiose.

Con questo cerco solo di capire quali possano essere le motivazioni di certi personaggi .. mettere dei paletti mi dà un pò l'idea di tenerli legati, tutto qui :wink:


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 18:31 
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Cita:
Con questo cerco solo di capire quali possano essere le motivazioni di certi personaggi ..


ricordi Roc la frase di Simpson nella morte sospesa quando racconta il perchè avevano scelto quella salita e quel monte:
"...sentivo che per noi era diverso... eravamo i migliori..."

Cita:
il mio punto invece voleva considerare che in certi ambiti e certi settori troppo presi "dall'ambiente che condiziona" si tende ad "andare oltre" e ci si spinge dove la componente soggettiva diventa bassissima se non uguale a zero ...


scusa bonsai ma se decido di fare questo tipo di salita mi alleno mi preparo mi documento e poi vado lì mesi prima e studio la montagna, il tempo, le condizioni, l'itinerario e tutto quello che vuoi ma se mi trovo nella cacca o non riesco a passare o non riesco a scendere mi ci sono infilato io lì( e a quel punto vado in difficoltà psicologica magari subentra la paura...) , non mi ci ha voluto la montagna;
quindi la forza della cordata, la testa, il carattere, il "pelo" sullo stomaco, la condizione fisica, lo stato d'animo sono queste le condizioni soggettive che fanno fare certi numeri a certi personaggi e che gli permettono di farcela o purtroppo a volte di non farcela; poi ci stà la sfiga, l'incidente l'imponderabile ma secondo me la componente soggettiva conta e non poco in qualsiasi situazione
:wink:

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Borsanæo... In t' en paise de muntagnin
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MessaggioInviato: 22 luglio 2008, 7:33 
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paolino ha scritto:
quindi la forza della cordata, la testa, il carattere, il "pelo" sullo stomaco, la condizione fisica, lo stato d'animo sono queste le condizioni soggettive che fanno fare certi numeri a certi personaggi e che gli permettono di farcela o purtroppo a volte di non farcela; poi ci stà la sfiga, l'incidente l'imponderabile ma secondo me la componente soggettiva conta e non poco in qualsiasi situazione
:wink:


in ambienti del genere non credo, io concordo con chi ha parlato di "roulette russa" per salite del genere ......

citi Simpson, ma leggendo la sua "Morte sospesa" nella parte che riguarda la salita traspare fortemente l'azzardo e l'assurdità di certe salite ..... successivamente lo stesso Simpson ha rinunciato a proseguire nel mondo dell'alta quota constatandolo troppo rischioso e privo di senso, come esprime in maniera efficace e diretta in "Questo gioco di fantasmi" .....


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MessaggioInviato: 22 luglio 2008, 16:09 
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speriamo che in un modo o nell'altro si chiuda positivamente questa (dis)avventura


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MessaggioInviato: 23 luglio 2008, 17:35 
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Speriamo! domani meteo permettendo dovrebbero essere recuperati dall'eli...

Io concordo a pieno con paolino, forza fisica e forza di "testa", ti tolgono da tanti impicci. La roulette russe sono ovunque, sia quando si esce di casa per andare a lavoro sia quando si va in montagna. Ovviamente in certe ascensioni ci sono pericoli che nell'andare a lavorare.
Questi due ragazzi che stanno cercando di tornare alle loro case dopo 8 giorni che stanno vagando sui 7000m con qualsiasi tempo se non avesero avuto la preparazione fisica e la determinazione che stanno dimostrando non so proprio che fine avrebbero fatto...
infatti la maggior parte degli incidenti in montagna sono per errori umani e non per fatalità quindi per impreparazione tecnica, impreparazione fisica, non riuscire ad adattarsi agli imprevisti in modo adeguato,ecc!

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MessaggioInviato: 23 luglio 2008, 18:15 
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non mi sembra proprio .... uscire di casa, andare a lavorare, svolgere attività outdoor sono "roulette russa" :?: ... sinceramente mi sembra una forzatura bella e buona, nonostante i rischi che si possano celare anche dietro le attività piu' comuni e banali ....
anche per buona parte delle attività in montagna pur non essendo il classico "giocare a carte al bar" ....

.... il fatto che si esca o meno vivi da certe situazioni non dimostra nulla ( nè in un caso, nè nell'altro ) ... e la pericolosità in sè che non quadra ..... e poi alla fine per cosa :?:


.... dalle ultime sembra comunque che saranno tratti in elicottero ...


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MessaggioInviato: 23 luglio 2008, 19:29 
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in effetti ... va bene che se "ti deve" capitare basta andare anche solo alla messa perchè succeda il fattaccio ... però è ben diverso andare in certi luoghi (anche solo come semplice calcolo delle probabilità)

Il discorso fatto da paolino sulla prevalenza dei pericoli soggettivi è senz'altro valido.
Secondo me va però evidenziato che nelle condizioni estreme i pericoli oggettivi vengono moltiplicati.

A rigor di logica prevalgono i pericoli soggettivi perchè gli altri possono essere valutati preliminarmente...
Ma in quei luoghi il rischio che svalanghi diventa piuttosto rilevante (non a caso avevo riportato le parole dallo stesso Unterkircher qualche giorno prima a tal proposito). Se li valuti a dovere non parti nemmeno


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MessaggioInviato: 24 luglio 2008, 8:48 
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boh...se fossimo stati tutti perfettamente razionali probabilmente l'america sarebbe ancora sconosciuta, nessuno avrebbe mai osato salire su un aereo, nessuno sarebbe mai andato nello spazio, van gogh avrebbe fatto l'imbianchino, e i marinai dell'Endurance avrebbero pescato granchi a Cowes etc etc.

è normale, e credo anche bello, che in ogni epoca ci siano persone "diverse" che conducano uno stile di vita diverso alcuni di questi fanno imprese più o meno estreme, in mare e in montagna. in qualche modo tanti ne traggono giovamento... anche solo leggendo i loro resoconti e sognando sulle loro imprese.

credo che valutare i loro comportamenti e le loro azioni con un metro normale, con quella che in diritto si chiamerebbe "diligenza del buon padre di famiglia" sia difficile e mortifichi quello che fanno...

nel frattempo gli altri due sono scesi a 5700 metri


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MessaggioInviato: 24 luglio 2008, 10:15 
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Sono SALVI!

Luca1981 ha scritto:
Ovviamente in certe ascensioni ci sono pericoli che nell'andare a lavorare.


In effetti senza il "più" che mi sono dimenticato si poteva fraintendere che li mettevo proprio sullo stesso piano.:lol:
Se fossero arrivati in cima senza problemi nessuno avrebbe detto "che incoscenti!, tutto quel pericolo e per cosa?" ma che "bravi, quelli si che sono alpinisti con le palle"

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recuperati

http://www.repubblica.it/2008/07/sezion ... 24lug.html


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MessaggioInviato: 24 luglio 2008, 11:41 
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finalmente l'elicottero è riuscito a recuperarli ke sollievo :D


Walter Nones e Simon Kehrer sono stati prelevati da un elicottero delle forze armate pakistane (prima Simon e poi Walter) e condotti al campo base. Stanno abbastanza bene, sono molto provati e un po' stanchi.

Appena giunti al campo base Nones e Kehrer hanno abbracciato a lungo i soccorritori. Gli elicotteri sono riusciti a raggiungerli nonostante la nebbia si fosse addensata per un certo periodo sul pianoro che i due scalatori erano riusciti a raggiungere da soli. Per poter salire così in alto i velivoli sono stati alleggeriti di ogni attrezzatura non indispensabile.

"Stiamo bene, stiamo bene, ieri c'è stata una valanghina, ma oggi siamo venuti giù bene". Sono state queste le prime dette scambiate da Walter Nones appena sceso dall'elicottero che lo ha recuperato sul Nanga Parbat.

Nones e Kehrer sono stati recuperati sul pianoro ghiacciato, a 5.700 metri, che hanno raggiunto questa mattina dopo essere scesi con gli sci. Hanno seguito una via diversa da quella che era in programma: sono venuti giù linea retta


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MessaggioInviato: 24 luglio 2008, 18:45 
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nicola ha scritto:
boh...se fossimo stati tutti perfettamente razionali probabilmente l'america sarebbe ancora sconosciuta, nessuno avrebbe mai osato salire su un aereo, nessuno sarebbe mai andato nello spazio, van gogh avrebbe fatto l'imbianchino, e i marinai dell'Endurance avrebbero pescato granchi a Cowes etc etc.

è normale, e credo anche bello, che in ogni epoca ci siano persone "diverse" che conducano uno stile di vita diverso alcuni di questi fanno imprese più o meno estreme, in mare e in montagna. in qualche modo tanti ne traggono giovamento... anche solo leggendo i loro resoconti e sognando sulle loro imprese.



.. si', pero' prendendo spunto da un fatto di cronaca alpinistica si è discusso ( ... basta rileggersi le quattro pagine ) sul significato che puo' avere oggi, nel 2008, continuare a svolgere determinate attività nello specifico dell'attività alpinistica, tirare in ballo la scoperta dell'America o lo sbarco sulla Luna :roll:

quando si dice che se l'uomo ( .. o l'alpinista ) non avesse osato, non ci sarebbero state le grandi conquiste, il Bianco, il Cervino, gli Ottomila e via discorrendo, cio' è vero, ma si dimentica che erano altre epoche, nel frattempo il mondo ( anche quello alpinistico ) è cambiato :!:
l'approccio alla montagna nell'età "moderna" a poco a che vedere con gli esempi citati, anche in alpinismo sono "crollati i muri" ..... il rifiuto della vetta come conquista, la connotazione sportiva anzichè romantica dell'azione arrampicatoria, nuove specialità che hanno decretato il superamento di quelle vecchie considerate "obsolete", tutto questo è avvenuto oramai molti anni orsono e non si puo' non tenerne conto .....

inoltre che significato si puo' dare all'eclatante interesse dimostrato dai "media" come tv e giornali a questo singolo fatto a fronte dei centinaia di casi che succedono tutti gli anni :?:
per non parlare di un noto sito d'Internet che ha presentato tutta la vicissitudine quasi come si fosse all'Isola dei Famosi :?:

.


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