Grande genialata da parte del ministro Brunetta che, nell’intento di scoraggiare le assenze per malattia nei dipendenti pubblici, tra le altre cose ha decretato che:



questo è solo un comma di un articolo del Decreto Legge 112 del 2008 ed è sufficiente per creare un bel casino interpretativo: bastano 11 giorni di malattia, ovvero 2 assenze nell’arco dell’anno, per dover andare da una struttura sanitaria per la certificazione medica …
Del resto nei pronti soccorsi e negli ospedali han già poco lavoro
Cosa che poi non tiene conto degli accordi collettivi nazionali preesistenti, secondo i quali


e, pertanto, i medici di famiglia potrebbero tranquillamente rilasciare i certificati indicati nel recente Decreto Legge.
Da sottolineare che a tal proposito il Dipartimento della Funzione Pubblica (Presidenza del Consiglio dei Ministri) ha già chiesto chiarimenti al Ministero su come interpretare la norma.

Sembra quindi un articolo di legge che non serve a nulla se non a che creare confusione e scompilglio in tutte le amministrazioni locali …. Le quali, da parte loro, stanno facendo girare circolari dirette ai dipendenti del tipo “appena sappiamo cosa si deve fare ve lo faremo sapere”.

Altro giro altro regalo .. ossia il comma successivo che recita:



Quindi si rischia il controllo per tutta la giornata: un pirla qualsiasi, che vive da solo, non potrebbe uscire nemmeno per comprarsi le cure mediche (a meno di certificato da parte di qualche struttura dal quale risulti che dalle ore x alle ore y il pirla era in farmacia a comprare la purga).

Ma tralasciando questo dettaglio la prima parte del comma, in buona sostanza, chiede alle pubbliche amministrazioni di pagare l’ASL per mandare il controllo anche in caso di assenza per un giorno di malattia.
Infatti è risaputo che le amministrazioni locali sono piene di soldi: non sanno nemmeno come spenderli … a tal punto che non li usano nemmeno per i servizi di base.

Questi sono solo miei ragionamenti e mie opinioni, non mi dispiacerebbe sapere se c'è chi la pensa più o meno così oppure se sono io che vedo le cose in modo distorto e complicato.
Grassie !

Concordo con te: sono tutte cose inutili!
A mio parere i metodi per appurare se uno ha veramente problemi di salute oppure se è un pallista, sono altri.
11 giorni di malattia nell'arco di 1 anno possono essere tanti in casi di salute di ferro (e di un anno particolarmente fortunato) ma se ti becchi ad esempio, caso di cui abbiamo parlato domenica con il nostro amico Giorgio, la polmonite?
Sono anche consapevole pero' che i medici di base concedano i giorni di mutua con facilita' (una mia collega risulta essere malata dal mese di maggio ), ma dipende dalla testa di chi lavora, statale o meno.
Personalmente ho accumulato 4 giorni di mutua in 4 anni e mezzo..... mi faranno martire del lavoro

mai fatto un giorno di malattia (e qui mi tocco ) son un vero staNkanovista

infatti il discorso era riferito a chi lavora.... .....

da precisare che il discorso vale anche per una ricaduta, anche se son meno di 11 giorni:


quindi:
3 giorni malattia -> rientro al lavoro
3 giorni x ricaduta

Il fatto è che ci sono periodi di buona salute, ma possono capitare anche altre cose più o meno spiacevoli ...

e quelli che bollano e poi vanno a farsi i cavoli loro come hanno intenzione di beccarli? Avranno anche la faccia di non fare mai un giorno di malattia

infatti: al di là della forma e della sostanza del D.L. di brunetta ...
il fatto è che non è andato minimamente a toccare il problema dei veri fancazzisti che sicuramente ci sono e che, per altro, basterebbe aprire poco-poco gli occhi per riconoscerli

(fortuna che non mi hanno ancora trovato ! )

L'uso della malattia come forma di assenteismo è solo una minuscola parte del problema

e secondo me e' discriminante per chi ha dei problemi seri. Pensiamo ad esempio a malattie molto molto gravi: se uno ha gia' la sfortuna di ammalarsi non deve essere anche a rischio con il lavoro.
I fancazzisti ci sono, ci sono sempre stati e ci saranno sempre, purtroppo!
Non sarebbe difficile, secondo me, localizzarli e trattarli a dovere. Il problema nasce dal fatto che chi deve controllare a sua volta magari non è che sia proprio cosi' ligio al dovere......
Se sono un buon capo, so benissimo chi lavora, chi lavora bene e chi non fa nulla. Il discorso cambia se io non mi interesso minimamente del lavoro che viene svolto nel mio ambito di competenza.

mi sento chiamato in causa..

per tua fortuna ancora non lavori!!!

Non vedi le cose in modo distorto e complicato...tutt'altro. Rispondo perchè in qualche modo l'argomento mi tocca..
Oggi inizio a lavorare dopo 5 settimane di mutua...a parte che vivo da sola ma secondo questa gente che fà le leggi una persona che ha subito un'operazione per la ricostruzione di un legamento crociato dovrebbe stare segregata in casa per tutta la durata della malattia?? E'una pretesa assurda!!:evil: I nullafacenti si riconoscono anche nell'ambito lavorativo..avevo un collega che per purò caso si ammalava sempre di lunedì mattina...giorno in cui c'era più lavoro! Nessuno ha mai controllato niente...

il decreto è stato pubblicato il 25 giugno - immediatamente esecutivo - e subito il ministro ha tirato fuori dal cappello del mago Zurlì i dati statistici che parlano di una riduzione del 10% delle assenza per malattia riferite al mese di giugno.

Son bastati 5 giorni per far tornare tutti al lavoro, anche quelli che si erano vergognosamente assentati nei primi giorni del mese.

Come se non bastasse, da un articolo del giornale, son venuto a conoscenza del fatto che anche nel mese di maggio erano diminuite le assenze. E tutto grazie alla nuova normativa! Roba da non credere.
Sapevo di leggi ad effetto retroattivo, ma non avrei mai pensato ad una roba di tale portata.

Chissà, se il nostro ministro si impegnasse ancora un pò ... potrebbe davvero risollevare l'Italia.
Ma già a partire dal 2006 !