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 Oggetto del messaggio: II Raduno Quota450 (Edizione 2008)!!!!!!
MessaggioInviato: 2 giugno 2008, 22:23 
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Iscritto il: 28 settembre 2006, 19:20
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Ciao a tutti!!!

Nel 2007 si è svolta la prima edizione del raduno Quota450... un manipolo corposo di montanari coraggiosi ma anche fraterni hanno deciso di dare niente più che un poco di sè stessi per salvare delle vite... e se voi state pensando "l'avrei fatto anche io"...per il 2008 c'è sempre tempo!

Come l'anno passato propongo una sorta di gemellaggio tra Quotazero e Montagnapertutti (appoggiato da arrapicate.it e l'associazione Outdoor Liguria)

La seconda edizione, ben più grande della prima, è subito pronta ed in via di organizzazione! Nel 2007 una quindicina di montagnardi hanno donato (e pubblicizzato il raduno nella Genova di Levante). Quota450 è stato divulgato poi in Italia grazie alla collaborazione del grande Roberto Serafin, sulle pagine de Lo Scarpone, che ha pubblicato i miei articoli relativi all'iniziativa.

Roberto Serafin anche questa volta è stato estremamente collaborativo! Se guardate Lo Scarpone di questo mese vi è di nuovo un articolo che pubblicizza l'iniziativa (Grazie Roberto!!! ):

"Raduno Quota450" (breve servizio sul raduno) in Lo Scarpone, n.5, ottobre 2008, Milano, p17

Il raduno è un ritrovo a cui chiunque potrà aderire. Il 21 luglio partirà simbolicamente dall'ospedale Gaslini di Genova Sturla (quello dei bambini!)...

Ci distribuiremo nelle 6-8 settimane successive. Come l'anno scorso metteremo le date in cui vi saranno una sorta di tutor (semplicemente amici che vanno a donare e che saranno lieti di accompagnare chiunque in determinate date che serviranno anche per ritrovarci e fare poi colazione assieme!)

Tutti pronti anche quest'anno per la nuova edizione?

Per informazioni consiglio la lettura del topic Quotazerino: http://www.quotazero.com/forum/viewtopi ... sc&start=0

...ed il confronto eventuale nei post che verranno successivamente compilati su http://www.quotazero.com/forum/viewtopi ... 0740#90740

ciao! :D :D :D :D

_________________
Alexander "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).


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MessaggioInviato: 2 giugno 2008, 22:24 
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....ricordo:

Cita:
CHI PUO’ DONARE SANGUE

Possono donare sangue ed emocomponenti tutte le persone sane con le seguenti caratteristiche fisiche, salvo deroghe motivate a giudizio del medico trasfusionista responsabile della selezione:

Età Compresa tra i 18 e i 65 anni
Peso Non inferiore ai 50 kg
Pressione arteriosa sistolica (max) Tra 110 e 180 mmHg
Pressione arteriosa diastolica (min) Tra 60 e 100 mmHg
Polso Regolare ritmico
Pulsazioni Tra 50 e 100 al minuto
Emoglobina · 12,5 g/dL nelle donne · 13,5 g/dL negli uomini


COME SI DIVENTA DONATORI

L’idoneità alla donazione di sangue ed emocomponenti è valutata da un Medico esperto in Medicina Trasfusionale.
Il donatore, prima di ogni donazione, compila un questionario a cui dovrà rispondere a delle domande relative al proprio stato di salute, ai suoi comportamenti e stili di vita.
Il Medico in un colloquio riservato:
· valuta il questionario anamnestico accertando che le domande rivolte siano state comprese e indaga su eventuali patologie, assunzioni di farmaci o altro segnalato
· esegue la visita medica che serve a valutare le condizioni generali del Donatore con particolare attenzione a stati di debilitazione, anemia, ittero, cianosi, dispnea, inabilità mentale, intossicazione alcolica, uso di stupefacenti e abuso di farmaci
· accerta che il Donatore possegga i requisiti fisici per la donazione (peso, età, pressione arteriosa, polso, emoglobina)
· indaga su eventuali comportamenti a rischio (uso di droghe, abuso di farmaci, rapporti sessuali a rischio di contrarre malattie infettive)
· controlla la cartella sanitaria del Donatore e gli accertamenti eseguiti in corso delle donazioni precedenti
Tutte le indagini sopraelencate sono necessarie per il conferimento dell’idoneità alla donazione e per le valutazioni relative al tipo di donazione più idonea al Donatore.

COSA DEVE SAPERE IL DONATORE PRIMA DI DONARE

Per la sua sicurezza
Il Donatore affetto, o precedentemente affetto, da una delle malattie sottoelencate non è idoneo a donare sangue o emocomponenti per la tutela della propria salute:
· neoplasie o malattie maligne, malattie cardiovascolari
· malattie autoimmuni (eccetto la malattia celiaca se il donatore segue una dieta priva di glutine)
· malattie del sistema nervoso
· crisi di svenimenti e/o convulsioni
· gravi affezioni gastrointestinali, epatiche, urogenitali, ematologiche, immunologiche, metaboliche, respiratorie, renali, emorragiche
· gravidanza (per un anno dopo il parto)
· interruzione di gravidanza (per sei mesi)
Per la sicurezza dei pazienti
Le ricordiamo che alcune malattie infettive possono essere trasmesse con il sangue o con i suoi derivati, pertanto non possono donare perché metterebbero a rischio la salute dei pazienti che ricevono il sangue coloro che:
· hanno comportamenti sessuali ad alto rischio di contrarre malattie infettive o sono affetti da infezioni da virus HIV/AIDS o epatitici
· sono tossicodipendenti
· fanno uso di sostanze farmacologiche intramuscolo o endovena che possono trasmettere gravi malattie infettive (compreso sostanze stupefacenti, steroidi o ormoni a scopo di culturismo fisico)
· hanno subito trapianto di cornea
· sono stati curati con ormoni della crescita
· hanno familiari affetti da encefalopatia spongiforme
· hanno soggiornato in Inghilterra dal 1980 al 1996 per più di sei mesi
· hanno ricevuto trasfusioni nel regno unito dopo il 1980
Sono esclusi temporaneamente dalla donazione i donatori che hanno avuto un esposizione di contrarre un infezione trasmissibile con il sangue:
esami endoscopici trasfusioni di sangue emoderivatitrapianto di tessuti o cellule di origine umanatatuaggi o piercingagopuntura non eseguita da professionisti qualificatipuntura accidentale con aghi o spruzzi di sangue alle mucoseinterventi chirurgici maggiorirapporti sessuali occasionali a rischiorapporti sessuali con persone affette da epatite B, C, E, HIV 4 mesi
VACCINAZIONI
virus o batteri inattivati o uccisitossoidiepatite B e A 48 ore
virus o batteri vivi attenuati 4 settimane
INFEZIONI
Glomerulonefrite 5 anni dalla guarigione
brucellosi osteomielitefebbre Qtubercolosi febbre reumatica 2 anni dalla guarigione
toxoplasmosimononucleosimalattia di Lyme 6 mesi dalla guarigione
virus del Nilo 28 giorni dopo aver lasciato una zona endemica o 28 giorni dopo la guarigione della malattia
febbre > 38°influenza 2 settimane dopo la cessazione dei sintomi
viaggi in zone endemiche per la malaria 6 mesi dal rientro (per sangue intero)
viaggi in zone endemiche per malattie tropicali 3 mesi dal rientro
cure odontoiatriche (estrazione devitalizzazione ed interventi analoghi)interventi chirurgici minori 1 settimana

Possono sussistere ulteriori ragioni per il rinvio temporaneo di un donatore ai fini della protezione dei riceventi la donazione: la decisione relativa alla sospensione e alla sua durata spetta al medico responsabile dalla donazione.
Per ulteriori informazioni e per evitare che il donatore si presenti a donare e non risulti idoneo è preferibile contattare il Servizio Trasfusionale.

PERCHE’ FIRMARE IL CONSENSO INFORMATO

Essendo la donazione del sangue un atto volontario, il donatore prima di ogni donazione deve sottoscrivere il proprio consenso ricordando di:
· rispondere in maniera veritiera alle domande poste nel questionario
· essere consapevole che le risposte date sul proprio stato di salute e sui propri stili di vita sono elementi fondamentali per la propria sicurezza e per la sicurezza del paziente
· essere stato informato e di aver compreso le modalità della procedura di prelievo che gli è stata proposta
· essere in condizioni di fare domande ed eventualmente di rifiutare il consenso
· di non aver donato sangue o emocomponenti nell’intervallo di tempo previsto per la donazione proposta
· sottoporsi volontariamente alla donazione
· non svolgere attività o hobby rischiosi nelle 24 ore successive alla donazione
CHE COS’E’ LA PROCEDURA DI AUTOESCLUSIONE

Il donatore, dopo aver letto le informazioni relative alla donazione, visionato il materiale informativo relativo ai comportamenti a rischio di trasmettere malattie infettive e a seguito di informazioni acquisite durante il colloquio con il personale sanitario, può lui stesso non ritenersi idoneo alla donazione e pertanto decidere di:
· non effettuare la donazione
· completare la donazione chiedendo, al massimo entro 24 ore, al medico del Servizio Trasfusionale che l’unità donata non venga utilizzata a scopo trasfusionale
Questa procedura di autoesclusione ha lo scopo di far in modo che sia il donatore stesso a valutare il proprio rischio ai fini di garantire la sicurezza del ricevente.

CHE COSA SI PUO’ DONARE

Il medico responsabile della selezione del donatore ha il dovere di indicare, in base alle Sue caratteristiche fisiche, cliniche e agli intervalli di donazione, la donazione più sicura e più idonea.
Pertanto, previo consenso del donatore, la scelta di donare una o più componenti del sangue è mirata a garantire una donazione più sicura per il donatore e una trasfusione più efficace al paziente.
Sangue intero
Si definisce donazione di sangue intero il sangue prelevato a scopo trasfusionale utilizzando sacche contenenti una soluzione di anticoaugulante - conservante. Ogni unità di sangue prelevato viene suddivisa dopo la donazione, mediante un processo di centrifugazione, in globuli rossi, plasma, piastrine e globuli bianchi.
Il volume di raccolta è di 450 ml +/- 10%.
La durata della donazione è di circa 10 minuti. L’uomo può donare 4 volte all’anno, la donna in età fertile 2 volte all’anno.
I globuli rossi raccolti vengono conservati per 35/42 giorni ad una temperatura di 4°C.
Plasmaferesi
Il plasma è la componente liquida del sangue, costituito da acqua (80%), sali minerali, proteine, fattori della coaugulazione.
Il plasma viene utilizzato nei pazienti affetti da gravi turbe della coagulazione o viene inviato alla lavorazione industriale per la produzione di plasmaderivati come l’albumina, le gammaglobuline, i fattori della coaugulazione.
La raccolta di plasma mediante plasmaferesi viene eseguita utilizzando un separatore cellulare nel quale viene installato un circuito monouso e sterile, eliminato ogni volta al termine della donazione. Il procedimento è progettato in modo che il sangue del donatore non venga mai a contatto con parti fisse dell’apparecchio. Il donatore viene collegato al separatore cellulare mediante venipuntura singola ed Il sangue prelevato è reso incoagulabile con l’aggiunta di una soluzione di citrato. L’apparecchio separa la parte liquida del sangue (plasma) per centrifugazione o filtrazione e restituisce gli altri componenti al donatore attraverso lo stesso ago di prelievo.
Il volume massimo di prelievo per singola donazione è di 650 ml. Si possono donare 1,5 litri di plasma al mese e 10 litri all’anno. La durata della donazione di plasma è di circa 35-45 minuti.
Il plasma viene conservato a -30°C per 2 anni.
Piastrinoaferesi
Le piastrine sono le cellule del sangue che prevengono e arrestano le emorragie.
Le piastrine vengono trasfuse a i pazienti neoplastici in corso di chemioterapia, ai trapiantati di midollo osseo, in corso di interventi di chirurgia maggiore.
La raccolta di piastrine mediante piastrinoaferesi viene eseguita utilizzando un separatore cellulare nel quale viene installato un circuito monouso e sterile, eliminato ogni volta al termine della donazione. Il procedimento è progettato in modo che il sangue del donatore non venga mai a contatto con parti fisse dell’apparecchio. Il donatore viene collegato al separatore cellulare mediante venipuntura singola ed Il sangue prelevato è reso incoagulabile con l’aggiunta di una soluzione di citrato. L’apparecchio separa le piastrine per centrifugazione e restituisce gli altri componenti al donatore attraverso lo stesso ago di prelievo.
E’ importante che il donatore che si sottopone a questo tipo di donazione non abbia assunto nei giorni precedenti farmaci antidolorifici o antinfiammatori come l’aspirina, che possono interferire con la funzionalità delle piastrine.
Il volume di prelievo massimo per singola donazione è di 650 ml. Si possono fare non più di 6 donazioni di piastrinoaferesi all’anno.
La durata della donazione è variabile a seconda delle caratteristiche individuali da meno di 1 ora a un tempo massimo programmabile di 1 ora e 40 minuti.
Le piastrine vengono conservate a 22° C per un massimo di 5 giorni.
Multicomponente
La raccolta in multicomponente è la raccolta contemporanea e programmata di più componenti del sangue, scelti sulla base delle caratteristiche del donatore e le necessità dei pazienti.
La raccolta in multicomponente viene eseguita utilizzando un separatore cellulare e un circuito sterile monouso adatto per il tipo di donazione programmato. La procedura non differisce dal punto di vista pratico dalle altre donazioni in aferesi (piastrinaferesi e plasmaferesi). Il sangue prelevato viene reso incoaugulabile per l’aggiunta di citrato e sottoposto a centrifugazione o filtrazione all’interno del circuito. Il separatore separa le componenti del sangue programmate per la raccolta e restituisce al donatore le restanti.
Le donazioni possibili in multicomponente sono: plasma-globuli rossi, plasma-piastrine, piastrine-globuli rossi, doppia donazione di piastrine, doppia donazione di globuli rossi.

EFFETTI INDESIDERATI IN CORSO DI DONAZIONE

In corso di donazione si possono verificare: calo della pressione, sudorazione, obnubilamento, perdita di coscienza.
Queste reazioni in realtà compaiono raramente e sono imputabili ad uno stato emotivo di stress e/o di agitazione; esse non costituiscono, se episodiche, una controindicazione alla donazione e vengono rapidamente risolte dall’intervento del personale addetto ai prelievi.
In corso di donazione in aferesi viene utilizzato del citrato per rendere incoaugulabile il sangue, l’utilizzo dell’anticoaugulante può abbassare temporaneamente la calcemia nel sangue e provocare nel donatore dei sintomi quali formicolii al viso o agli arti, rigidità al viso tronco arti, senso di freddo.
Per prevenire l’abbassamento temporaneo della calcemia durante la donazione di piastrine o multicomponent i separatori cellulari vengono settati personalizzando la procedura sulle caratteristiche fisiche del donatore (altezza, peso, valori di piastrine ed ematocrito rilevati dall’emocromo iniziale). Qualora i sintomi compaiano in corso di donazione è previsto un protocollo standard di trattamento per cui viene somministrata una adeguata quantità di calcio per os. o, se necessario, in vena.

QUALI CONTROLLI VENGONO FATTI

Ad ogni donazione vengono eseguiti i controlli sierologici relativi al virus dell’epatite B, epatite C, HIV, sifilide, l’analisi dell’emocromo e degli enzimi epatici.
Una volta all’anno vengono eseguiti esami ematochimici aggiuntivi per il controllo della salute del donatore e periodicamente l’elettrocardiogramma.
Qualora, dai controlli eseguiti, si evidenziassero esami alterati sarà nostro compito informare il donatore indicando eventuali suggerimenti, tempi di sospensione ed indicazione al tipo di donazione più idonea.

COSA ASSUMERE PRIMA DELLA DONAZIONE

Non è necessario il digiuno, è consigliabile assumere un caffè, un thè, frutta fresca, 2-3 biscotti secchi. Prima della donazione è solo necessario non assumere cibi grassi (es, latte, latticini…) mentre è preferibile il digiuno da almeno 12 ore se viene prevista l’esecuzione degli esami di controllo.

COSA FARE DOPO LA DONAZIONE

Sostare al punto “Ristoro” del Servizio Trasfusionale per almeno 10 minuti, consumare una congrua colazione, assumere almeno 150 ml di acqua, ingerire liquidi (almeno 500 ml) nelle 4 ore successive alla donazione, non bere alcolici, non fumare per almeno un’ora, non correre, scendere o salire rapidamente le scale per alcune ore, togliere il cerotto/benda non prima di alcune ore, non praticare “hobby rischiosi” o “attività pesanti” nelle 24 ore successive alla donazione, comunicare tempestivamente al Servizio, ai fini della tutela della salute dei pazienti trasfusi, eventuali malattie insorte subito dopo la donazione, con particolare riferimento all’epatite virale, in ogni sua forma.
In caso di:
· ripresa del sanguinamento nella sede di venipuntura: alzare il braccio e premere localmente
· insorgenza di vertigini o senso di mancamento: se possibile sdraiarsi tenendo le gambe più alte rispetto alla testa (o, almeno, sedersi a terra e piegare il capo in avanti portandolo il più in basso possibile tra le ginocchia) e chiedere soccorso
· ematoma nel punto della venipuntura: consultare il medico del Servizio

COME CONTATTARCI

Orario di apertura ai donatori: lun-sab ore 8.00-13.00.
Donazione di sangue intero: lun-sab. ore 8.00-11.00 (non è necessaria la prenotazione)
Donazione di piastrine, plasma o donazione multicomponent: lun-ven ore 8.00-13.00 (su appuntamento)
Per informazioni e prenotazioni: segreteria tel. 010-5636213/417
e-mail: trasfusionale@ospedale-gaslini.ge.it
fax: 010-381027

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Alexander "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).


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MessaggioInviato: 17 giugno 2008, 9:19 
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Iscritto il: 4 dicembre 2003, 11:30
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Località: genova
sapendo già che a luglio avrò problemi in ufficio ho anticipato: andato questa mattina.

Ho così avuto modo di conoscere Trigi di QZ: miii che vampiro :shock:


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