Anche Bonsai era interessato all'abbonamento ma sa che la posta la ritiro sempre io ... preferisce comprarselo in edicola

... eh si', beato chi non ha "l'imbosca-posta"

ieri mi è stato consegnato un gps che non ho mai ordinato ... chissà a chi era indirizzato ..

ok finito anche la lettura di UP che dire, interessante in particolare m'è piaciuta l'intervista alla Bodet e la storia del mitico tiro "la rose et le vampire" (con annesso aneddoto di Jolly ).

vi tengo aggiornati sulle varie riviste, così sapete se comperare o meno
ultimo pareti: molto interessante, finalmente si sta esaurendo la parte del ghiaccio e si torna alla roccia belle foto e tra le altre cose bel reportage sul boulder in australia ( ), una bella falesia trad in irlanda e un intervista a Libera. come sempre unico neo troppo "esile" per 5 euri
tra l'altro in edicola c'è pure la monografia di Alp su Messner (che però non credo prenderò, fatemi sapere com'è eventualmente ).

Questa lho presa (versione senza dvd) ma non so quando riuscirò a leggerla Per il momento non lho nemmeno sfogliata ...

Ho qui in mano il nuovo numero de Le montagne divertenti è c'è uno speciale di 10pagine su Melloblocco.

Inoltre consolida il rapporto con alcune guide alpine (e alpinisti anche di fama mondiale) della zona (già coinvolte lo scorso numero) e iniziativa secondo me interessante; affronta anche la "situazione geologica" in Alta Valtellina con la frana della Val Pola. Spero che continueranno...

interessante spunto su finale preso dal sito di Alp Wall
"Come sempre accade, quando si pestano le corna contro un grado ci si arrabbia. Si maledicono le donne, le diete, l’ufficio che non permette allenamento, e spesso i redattori delle guide. E così è capitato al sottoscritto, che andando a Finale con amici di cui alcuni neofiti, e con in mano la più recente guida del mitico Andrea Gallo, si è avventurato per falesie nuove. Ovviamente roccia da urlo, buchi perfetti e taglienti e gradi... stretti! Tant'è che gli amici neofiti hanno preso le mazzate sulle orecchie. Su alcuni tiri non hanno neanche alzato i piedi alla seconda presa, e ho avuto un bel da fare per nascondere la mia dissennata scelta di farli cominciare a.. Finale! Per fortuna Finale non è solo una falesia ma un insieme di cose, per cui tra una focaccia, un giro a Finalborgo al tramonto e a un po’ di racconti storici me la “sfango” e non vengo insultato più del necessario! Questo per dire cosa: ricordatevi sempre che Finale, in quanto luogo storico dell’arrampicata è molto severo nelle valutazioni, che sono date spesso da mani diverse, come i chiodatori delle falesie. Quindi se come me dovete “ragliare” per conquistare la catena su alcuni 6a+ e nel Lecchese portate a casa sereni il 7a, non maledite a tutti i costi chi ha fatto la guida, fatelo solo un pochino. L’altra parte della colpa è vostra, e un’altra ancora è della roccia finalese, così affascinante ma così difficile da capire, da interpretare. Quando tra dieci buchi mancate quello buono... è normale che vi sfondiate gli avambracci, e che la vostra amichetta bionda arranchi come una balena spiaggiata sul 5b. Non unitevi al coro di quelli che bestemmiano sui gradi, o meglio, fatelo, ma al bar. E poi provate a rifare i tiri. Probabilmente questa volta vi verranno. D’altronde si sa che Finale è... “duro a vista”!

bellissima la definizione "duro a vista"

comperato l'ultimo Alp.......per ora ho letto solo l'intervista a Crespi, e se volete deprimervi per bene leggetela l'arrampicata per me (e spero per molti) è un altra cosa

perchè, che dice ?

Perchè "deprimervi"? L'ho letta. E' un agonistico al 100%... Allenamenti due volte al giorno nel bunker, tiri durissimi... dieta, competitivo su tutto... Ora io non so se gli altri del del mondiale si ubriacano e cazzeggiano tutte le sere... se così fosse forse sarebbe forse lui un tipo "strano", penso invece che siano quelle le regole, direi quasi banali per star a quei livelli.
Comunque in tutte le cose se si vuol arrivare all'eccellenza tocca farle tutti i giorni per tutto l'anno per anni sempre ad altissimi livelli. Anche l'alpinismo di punta è così, non solo la resina.

in sti giorni son un pò preso, ma non appena riesco rispondo

Credo che la differenza sia proprio questa: per lui e' agonismo, mentre per la maggior parte di noi e' divertimento allo stato puro. Infatti lui ha degli ottimi risultati, noi un po' meno! In compenso noi ci divertiamo scalando, lui probabilmente si diverte in altro modo e con la scalata... ci lavora (ad esempio non credo che un calciatore di serie A si diverta a giocare come un ragazzino degli esordienti )

probabilmente se non lo facesse non avrebbe i suoi risultati e magari "solo" l' 8a lavoratissimo...