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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 14:55 
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grizzly ha scritto:
bonsai ha scritto:
... sulle sostanze illecite, principalmente non era uncora in uso

l'anti-doping .....
al riguardo di un'altra famosa salita dell'epoca ricordo un'ammissione ( a posteriori ) di sostanze

non proprio ortodosse .....

per le GJ discutendo dell'affaire "cerro-torre" per analogia c'è anche chi ha

messo in discussione la prima ascensione, aldilà dei toni gloriosi dell'epoca ( tipo il grande, fortissimo, ecc ), volendo ci

sarebbe da dicuterne un po' anche di quelle salite .....

non bisogna dimenticare che tali personaggi hanno operato e

scritto nel periodo del "ventennio", dove qualsiasi attività veniva espressa ed elogiata con grande dispendio di toni

retorici .....


Sui primi due punti sarebbe interessante approfondissi ciò che dici.

Per

l'ultimo punto. La lettura della carriera di Gervasutti come "vistosamente influenzata" dal clima del ventennio è

quella che si trova anche nell'introduzione al libro.
Mah... che dire, è una ipotesi interpretativa, a parer mio un po'

poco sufficentemente argomentata (l'autore dell'introduzione prende come argomento delle foto in gruppo... :roll: con il

Duce).
Per conto mio, e senza voler anticipare in ragionamento compiuto quelle che sono delle mie semplici impressioni di

lettura, mi sembra che buona parte delle "esaltazioni" siano una turlupinatura di ciò che era la moda...
A

cominciare dall'accettare come soprannome "Fortissimo", crato per scherno...


su una famosa

salita dell'epoca uno dei protagonisti ha ammesso di aver fatto uso di sostanze ( cio' che oggi viene comunemente denominato

doping ),
il riferimento non è all'alpinista in questione, ma è una considerazione "ambientale", cioè è anche

fuorviante penso continuare a credere e far credere in un mondo d'allora di "duri e puri", il ciclismo popolare

d'allora era già contaminato da queste forme di aiuti ( cio' che mancava erano i controlli ), è difficile pensare che il mondo

dell'alpinismo ne fosse del tutto esente ...... tra l'altro si effettuassero controlli nei protagonisti di oggi, a mio parere

se ne vedrebbero delle belle.

parlando della famosa e prolissa diatriba sulla prima ascensione al Torre, qualcuno si è

inserito portando altri esempi di salite presunte, ma sul terreno da verificare, citando anche quella del "Giusto" (

ovviamente il mio è solo un riporto, pero' da qui alla santificazione ..... )

sul discorso fascista sono d'accordo,

intendevo che i toni utilizzati sono quelli caratteristici dell'epoca, dove qualsiasi attività non solo alpinistica veniva

raccontata in quel modo ( seguendo la moda di allora )


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 14:56 
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bonsai ha scritto:
on-topic = per la

richiesta iniziale sul sabato, qui ha ripreso a diluviare, con un montagna di lavorini-lavoretti in arretrato da sbrigare ( :cry:

), passo il turno ed aspetto .... sabati migliori :wink:


:cry: peccato! alla prossima allora! :wink:

8)


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 15:10 
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bonsai ha scritto:
su una famosa salita dell'epoca uno dei protagonisti ha

ammesso di aver fatto uso di sostanze ( cio' che oggi viene comunemente denominato doping )


Che

salita?
"Uno dei protagonisti"... chi?
Quale sostanza?


bonsai ha scritto:
parlando della

famosa e prolissa diatriba sulla prima ascensione al Torre, qualcuno si è inserito portando altri esempi di salite presunte, ma

sul terreno da verificare, citando anche quella del "Giusto" ( ovviamente il mio è solo un riporto, pero' da qui alla

santificazione ..... )


"Qualcuno si è inserito"... chi?
Dove si può leggere?

Perchè

"strisci" la santificazione di Gervasutti?
Qualcuno vuole

"santificarlo"?

bonsai ha scritto:
sul discorso fascista sono d'accordo, intendevo che i toni

utilizzati sono quelli caratteristici dell'epoca, dove qualsiasi attività non solo alpinistica veniva raccontata in quel modo (

seguendo la moda di allora )


"Discorso fascista" ma quale? Quindi quello di

Crivellaro?
Per me un quantum non indifferente di presa per il culo da parte di Gervasutti nei

suoi scritti verso i merdaioli dell'epoca c'è eccome...
(Sarò ora più chiaro...? Mah...?)


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 15:17 
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passerina di bosco ha scritto:
grizzly ha scritto:
E ogni meta raggiunta scompare per lasciare il posto ad

un’altra più ardua e più lontana, perché i momenti in cui l’animo maggiormente esulta sono quelli vivi dell’attesa e della

lotta.

Da Giusto Gervasutti, Scalate nelle Alpi


questo è il pezzo

che più mi piace! :wink:
strano però, che a leggere voi sembra tutto così interessante e piacevole e mi vien voglia di

leggere il libro in un attimo ma poi, come la maggior parte dei libri sull'alpinismo, :roll: :oops: mi addormento dopo tre

righe :oops: :nzo:
di gervasutti la cosa che mi piace di più è la moda che ha lanciato sulla foto di vetta... la mitica posa

gervasutti!! :lol: :lol: :wink:


Però non trovi che la frase"... in cui l'animo maggiormente

esulta son quelli vivi dell'attesa e della lotta"... (che esprime un concetto magari anche condivisibile) sia scritto un

po' in maniera direi canzonatoria... considerando lo stile usato qualche riga sopra: "Fa caldo e abbiamo una gran voglia di

dormire... Niente ebrezza della vittoria" almeno a me sembra... Saran forse solo sottigliezze interpretative... :roll:


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 15:25 
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E scrivere subito dopo:

"... sia quando si vince come quando più spesso si perde, non quelli morti del godimento della vittoria".
Nel 1940,

quando su molti muri compariva la scritta: "VINCERE E VINCEREMO"... :roll:


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 15:43 
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Località: chiappera.... col cuore....
in effetti non

avevo mai preso in considerazione questa interpretazione :idea:
sarebbe una figata sviluppare il discorso davanti a vino e

bagna cauda :idea: tanto con ste giornate uggiose :roll:

_________________
http://blocnotescn.blogspot.it/


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 15:46 
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:oops:

non saprei... ho trovato subito una discordanza di frasi e pensieri già dal primo post riportato da boozy stamattina.. ho solo

ripreso una frase (infatti ho cancellato il pezzo che poi hai ripreso e che andava a completare la frase :lol: ) che un po'

sento mia quando mi trovo in certe situazioni, specialmente in montagna.
non ho mai letto questo libro e non conosco nemmeno

così bene come voi la storia dell'alpinismo e dei grandi dell'alpinismo (infatti, in questo campo, sono la disperazione di

qualcuno... :oops: :lol: ) però mi sembra chiaro che il loro stato d'animo sia di un gruppo di alpinisti che dopo mille

peripezie (immagino) raggiungono la vetta, ma una volta arrivati in cima, non c'è grande soddisfazione per la conquista in sè

quanto per il modo di averla affrontata ed essere "sopravvisuti", il modo in cui ce l'hanno fatta e le emozioni

incredibili che hanno provato, non solo quelle emotive (che in certi casi come nell'alpinismo è fondamentale saperle gestire) ma

anche quelle fisiche (la soddisfazione di avercela fatta con le proprie forze di aver scoperto, magari anche per l'ennesima

volta, di che forza si è dotati e stupirsene ogni volta)... se fosse così l'interpretazione giusta io la condivido... ho

iniziato ad arrampicare con addosso una gran paura e inconsapevole della mia forza fisica, di resistenza, di gestione e forza

mentale, sono andata avanti sentendomi dire "la cima è dove uno se la pone"... magari non è vero.. ma io trovavo molto

soddisfacente raggiungere ogni volta un traguardo in più personale sia mentre tentavo di arrivare che quando alla fine ci

arrivavo, anche se poi era stupendo arrivare in cima!!
ma una volta raggiunta la cima... oltre alla soddisfazione che per una

settimana ti fa camminare a un metro da terra, c'è anche quel senso di vuoto che ti fa chieder: "e ora? cos'altro potrei

fare che mi potrebbe dare un'altra grande emozione?"
perché è questo che vogliamo e cerchiamo... andare oltre e sfidarci

per provare le emozioni che ci interessano :wink:

chissà se sono riuscita a spiegarmi... :oops: :lol:

:wink:


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 15:47 
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boozyfede ha scritto:
in effetti non avevo mai preso in

considerazione questa interpretazione :idea:
sarebbe una figata sviluppare il discorso davanti a vino e bagna cauda :idea:

tanto con ste giornate uggiose :roll:


dopo aver mangiato la bagna cauda è meglio non aprir bocca...

:lol: :wink:


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 15:58 
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boozyfede ha scritto:
in effetti non avevo mai preso in considerazione questa interpretazione :idea:
sarebbe una

figata sviluppare il discorso davanti a vino e bagna cauda :idea: tanto con ste giornate uggiose

:roll:


Beh è solo una linea di ipotesi, sarebbe da verificare... con una analisi del testo, messo a

confronto con altri scritti dell'epoca. Molte volte alcune cose, dei riferimenti, che all'epoca sono stranoti e quindi non

necessitano di spiegazioni, ora suonano ignoti...

Per la bagna cauda devo consultare l'allenatore, non so se è

consentita... :lol: e comunque quoto il fatto che post bagna il silenzio è d'oro... :roll: ... :lol:


Ultima modifica di grizzly il 23 novembre 2007, 16:06, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 16:06 
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passerina

di bosco ha scritto:
:oops: non saprei... ho trovato subito una discordanza di frasi e pensieri già dal primo post riportato da boozy

stamattina.. ho solo ripreso una frase (infatti ho cancellato il pezzo che poi hai ripreso e che andava a completare la frase

:lol: ) che un po' sento mia quando mi trovo in certe situazioni, specialmente in montagna.
non ho mai letto questo libro e

non conosco nemmeno così bene come voi la storia dell'alpinismo e dei grandi dell'alpinismo (infatti, in questo campo, sono la

disperazione di qualcuno... :oops: :lol: ) però mi sembra chiaro che il loro stato d'animo sia di un gruppo di alpinisti che

dopo mille peripezie (immagino) raggiungono la vetta, ma una volta arrivati in cima, non c'è grande soddisfazione per la

conquista in sè quanto per il modo di averla affrontata ed essere "sopravvisuti", il modo in cui ce l'hanno fatta e le

emozioni incredibili che hanno provato, non solo quelle emotive (che in certi casi come nell'alpinismo è fondamentale saperle

gestire) ma anche quelle fisiche (la soddisfazione di avercela fatta con le proprie forze di aver scoperto, magari anche per

l'ennesima volta, di che forza si è dotati e stupirsene ogni volta)... se fosse così l'interpretazione giusta io la

condivido... ho iniziato ad arrampicare con addosso una gran paura e inconsapevole della mia forza fisica, di resistenza, di

gestione e forza mentale, sono andata avanti sentendomi dire "la cima è dove uno se la pone"... magari non è vero.. ma

io trovavo molto soddisfacente raggiungere ogni volta un traguardo in più personale sia mentre tentavo di arrivare che quando

alla fine ci arrivavo, anche se poi era stupendo arrivare in cima!!
ma una volta raggiunta la cima... oltre alla soddisfazione

che per una settimana ti fa camminare a un metro da terra, c'è anche quel senso di vuoto che ti fa chieder: "e ora?

cos'altro potrei fare che mi potrebbe dare un'altra grande emozione?"
perché è questo che vogliamo e cerchiamo...

andare oltre e sfidarci per provare le emozioni che ci interessano :wink:

chissà se sono riuscita a

spiegarmi... :oops: :lol: :wink:


Credo che il senso della sfida con se stessi sia

senz'altro presente nell'alpinismo. Forse è uno tra gli aspetti determinante. L'ideologia dell'epoca di cui si parla ha colto

questo aspetto dell'alpinismo, eroico. Esaltandolo, con il linguaggio immaginifico della sfida eroica... Ciò detto, per me, dire

che molti alpinisti, e i maggiori, eran per questo aspetto "fascisti" mi sembra quantomeno una leggerezza. In primis,

perchè come anche oggi, molto probabilmente la maggioranza non se ne interessò nemmeno... Quindi non è una santificazione ne

eroica ne antieroica...


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 16:14 
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grizzly ha scritto:
Beh è una linea di ipotesi, sarebbe da

verificare... con analisi del testo, messo a confronto con altri scritti dell'epoca. Molte volte alcune cose, dei riferimenti,

che all'epoca sono stranoti e quindi non necessitano di spiegazioni, ora suonano ignoti...


QUOTO!

:wink:
comunque trovo interessante analizzare le idee, opinioni, cultura ecc.. del passato con la testa nel nostro presente e

con la nostra cultura .. :wink:

dai grizzly organizziamo!! già mi ci vedo in mezzo a te e a fede che mi stendete di

discorsi in perfetto stile "treccani on" (ma soprattutto di bagna cauda :lol: ) e con la testa piena di vino :wink:

:lol:


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 16:23 
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grizzly ha scritto:
dire che molti alpinisti, e i maggiori, eran per questo aspetto

"fascisti" mi sembra quantomeno una leggerezza.

sono d'accordo anche perché non è giusto

giudicare una persona e soprattutto di classificarla (ed etichettarla) in campo politico in base a normali comportamenti..

anche perché non ne so nulla di politica... :oops: :lol:
:wink:


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 16:34 
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grizzly ha scritto:
«...
La meta raggiunta è già superata. Direi quasi un senso di amarezza per il sogno

diventato realtà.
...».

Da Giusto Gervasutti, Scalate nelle

Alpi



bhe, mi sembra una considerazione abbastanza comune fra chi comunque si misura

in qualche cosa e raggiunge il suo obiettivo

per altro ricorda un pò i concetti di Leopardi, tipo il "sabato del

villaggio"
(ho detto la mia cagata :lol: )

bonsai ha scritto:
on-topic = per la richiesta iniziale sul

sabato, qui ha ripreso a diluviare, con un montagna di lavorini-lavoretti in arretrato da sbrigare ( :cry: ), passo il turno ed

aspetto .... sabati migliori :wink:


anche per la liguria le previsioni per domani non sono

ottimistiche :?
domenica sembra meglio ..


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 17:30 
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grizzly ha scritto:
bonsai ha scritto:
su una famosa salita dell'epoca uno dei protagonisti ha ammesso di aver

fatto uso di sostanze ( cio' che oggi viene comunemente denominato doping )


Che salita?
"Uno

dei protagonisti"... chi?
Quale sostanza?


bonsai ha scritto:
parlando della famosa e prolissa diatriba

sulla prima ascensione al Torre, qualcuno si è inserito portando altri esempi di salite presunte, ma sul terreno da verificare,

citando anche quella del "Giusto" ( ovviamente il mio è solo un riporto, pero' da qui alla santificazione .....

)


"Qualcuno si è inserito"... chi?
Dove si può leggere?

Perchè "strisci"

la santificazione di Gervasutti?
Qualcuno vuole "santificarlo"?

bonsai ha scritto:
sul discorso

fascista sono d'accordo, intendevo che i toni utilizzati sono quelli caratteristici dell'epoca, dove qualsiasi attività non

solo alpinistica veniva raccontata in quel modo ( seguendo la moda di allora )


"Discorso

fascista" ma quale? Quindi quello di Crivellaro?
Per me un quantum non indifferente di presa

per il culo da parte di Gervasutti nei suoi scritti verso i merdaioli dell'epoca c'è eccome...
(Sarò ora più chiaro...?

Mah...?)


onestamente non si capisce il significato o la provocazione delle domande

...

sviluppando un discorso chiaramente o-t, in quanto il topic non era partito con gervasutti, sono apparse alcune

argomentazioni ed i relativi commenti, in taluni casi espresse anche tra il serio ed il faceto ( ogni riferimento è puramente

casuale :roll: ), per quanto riguarda i miei inseriti di getto di passaggio da casa in una mini-pausa lavorativa ( per cui

considero assurdo dover fornire approfondimenti, nomi e situazioni che comunque nei miei ragionamenti ci azzeccano veramente poco

)

in breve :
dal drogarsi ho preso spunto per fare una riflessione sull'alpinismo eroico ed il doping
sui discorsi

fascisti ho commentato i toni utilizzati nelle frasi inserite gentilmente OFF-TOPIC ( :evil: , :lol: ) da boozyfede,

inquandrandoli nella loro epoca storica, non mi sono riferito nè a libri in particolare, nè tantomeno a Crivellaro

... a

me tutto questo è sembrato sufficientemente chiaro e mi sembra anche ad altri che hanno partecipato alla discussione,

effettivamente potrebbe anche essere interessante un eventuale ( non polemico ) approfondimento :wink:


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MessaggioInviato: 23 novembre 2007, 17:53 
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hai ragione bonsai! 8) siamo decisamente :ot: off topic! :oops:
e pensare che tutto è nato dall'età

(gervasuttiana) di carlo :lol: :lol:

boozyfede ha scritto:
roc ha scritto:
(per i canali al momento

passo mano: neve fresca=ravanare :neg: )

scansafatiche :x un pò d'alpinismo eroico :!: te poi che sei

della leva di gervasutti, proprio non t'ha insegnato nulla

:twisted:
Immagine
[/q

uote]

:lol: spero che la mia ironia non abbia dato fastidio o comunque importunato nessuno, se così fosse mi

scuso... :wink: non era mia intenzione... :oops:


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