in un altro topic è stata lanciata l'idea di fare un corso di fotografia on-line ed il nostro amico luca si è gentilmente offerto: riporto testualmente il suo messaggio:



A questo punto aspettiamo la prima lezione

ritardo di un giorno la lezione teorica di fotografia..chiedo scusa
iniziamo con l'esposizione:
premetto che tutte le fotocamere con qualsiasi tipo di esposimetro abbiano incorporato e con qualsiasi tipologia di sistema di esposizione lavorano,
LEGGONO I TONI SIA CHIARI CHE SCURI COME UN UNICO GRIGIO MEDIO DETTO ANCHE 18%.
l'esposizione dipende dal livello della luminosit? della scena inquadrata, ovvero la luce che entra nell'obiettivo(diaframma) e per quanto tempo la si f? entrare(tempi).
DIAFRAMMA:l'apertura del diaframma(f) è la dimensione del foro che si trova in ogni obiettivo, piu è grande l'apertura, Più e grande la quantit? di luce che impressioner? la pellicola in un dato tempo(t) di esposizione e da qui anche valutare la profondit? di campo(la zona di messa a fuoco nitida,ma ne parleremo Più avanti) per un uso creativo .
i diaframmi detti anche "stop" hanno diversi valori.
vediamo quali dal Più grande al Più piccolo che si trovano sull'anello dell'obiettivo-
f/1,4-f/2-f/2,8-f/4-f/5,6-f/8-f/11-f/16-f/22
il valore Più piccolo(vedi tipo f/2,8) in un dato tempo noto far? entrare maggior luce di un diaframma Più piccolo(con valore Più alto-vedi tipo f/16))
ora vediamo i tempi di otturazione Più comuni(s=secondi)
1s-1/2s-1/4s-1/8s-1/15s-1/30s-1/60s-1/125s-1/250s-1/500s-1/1000s-etcc etcc...
detto questo bisogna ora concentrarsi sulla combinazione dei tempi e dei diaframmi per ottenere una giusta esposizione, ma non è detto che sia quella ottimale per il nostro modo di vedere la foto che abbiamo in mente.
la sensibilit? della pellicola, il tempo di otturazione e il diaframma determinano in una data scena illuminata in modo uniforme di tonalit? media(quindi ne troppo chiara e ne troppo scura)l' esposizione-

stiamo imquadrando un bel falco di palude(di colore marroncino) a circa 10m di distanza da noi
l'esposimetro della nostra fotocamera ci "consiglia" come esposizione di base in automatico questo:

es:pellicola 100 iso
diaframma f/5,6
tempo 1/125s
abbiamo solo questa di possibilit??
no!
vediamo ora quali possono essere le varie combinazioni che possono fare per noi mantendo sempre la stessa intensit? di esposizione giusta.
il diaframma f/5,6 e tempo di 1/125s è solo il calcolo medio che ci fornisce la fotocamera
i diaframmi che vi ho segnato sopra in neretto, all'aumentare di valore fanno entrare esattamente la met? della luce del valore Più piccolo
e quindi in un dato tempo di otturazione f/5,6 far? entrare la met? della luce di un valore di f/4 e il doppio della luce di un valore di f/8
e lo stesso vale per i tempi di otturazione 1/125s far? entrare la met? della luce di 1/60s ma il doppio di 1/500s

se io volessi fotografare il falco con un diaframma diciamo di f/2,8 a quanto devo impostare il tempo di otturazione?

per ottenere un'esposizione corretta a diverse combinazioni equivalenti tempo/diaframma, e meglio sceglire un'ampia apertura e un tempo Più breve, o viceversa?
qui entrano in scena due fattori
uno è quello tecnico e l'altro è quello creativo.
RISPONDETE ALLA MIA DOMANDA!
a presto
spero di essere stato chiaro e buon divertimento con le vostre fotocamere.
Luca

eh eh eh ... sono il primo a vedere la tua lezione e così ho l'opportunit? di dire per primo delle cazzate

io d? delle risposte ma ? meglio che gli altri non leggano: così non si fanno influenzare.








un dubbio rispetto a quanto hai detto .... 1/125 non f? entrare il doppio di 1/250 ed il quadruplo di 1/500 ?!?


Dunque: se la macchina d? in automatico f/5,6 .... impostando f/2,8 entrerebbe 4 volte la quantit? di luce "consigliata" ...
quindi dovrei ridurre il tempo di esposizione di 4 volte ed impostare un tempo di 1/500



no capito bene la domanda
non dipende dal tipo di foto che voglio fare è (profondit? di campo ... soggeto in primo piano ... ecc ?)

f 2,8 -> t 1/500
Sbaglio o c'è un errore (di battitura, ovviamente ) quando scrivi che con un tempo di 1/500 entra il doppio di luce che a 1/125?
Sicuramente era un trabocchetto per vedere se siamo attenti a ci? che scrivi (salvato in corner, eh )
Per quanto riguarda la seconda domanda, credo che dovresti essere tu a consigliare...
Probabilmente, visto che voglio fotografare il falco, opterei per un diaframma Più aperto che mi consenta di mettere a fuoco "solo" il falco...
inoltre il tempo Più breve mi consente di avere un bel "fermo" (si dice così?) sul falco.

esatto!a 1/500
entra esattamente 1/4 della luce che entrerebbe a 1/125

bravo quindi 1/250 f4 e 1/500 a f2,8
esattamente due stop

ti sei risposta da sola!

bhe, allora siamo degli studenti che si "applicano" .... praticamente due adesivi

ciao a tutti
mi scuso per aver commesso degli errori nella battitura delle frasi e qualche discordanza(purtroppo stavo lavorando delle foto e nel frattempo scrivevo a voi per non venire meno alla lezione)
dalle prosiime prometto che non ci saranno Più errori e sarà il Più chiaro possibile!
luca
PS: per me sulla storia dell'alpinismo mi piacerebbe che qualcuno di voi mi consigliasse un primo libro sui pionieri dell'alpinismo in italia .
prossima lezione
comprendere il grigio medio 18% per valutare
l'esatta esposizione

per quanto riguarda la storia dell'alpinismo, lascio il compito a roc e boozy: sicuramente ne sanno Più di me
Aspetto invece la nuova lezione: di grigio 18% non so proprio nulla

beh, di foto sono molto scarso , ma per consigli su libri di questo genere penso di poterti aiutare

giusto ieri ne parlavamo: se vuoi un riassunto ben fatto dell'alpinismo, italiano soprattutto, e del suo passaggio verso l'arrampicata libera dei primi anni 80 ti consiglierei "La morte del chiodo", che personalmente non mi è piaciuto, ma che in quanto a storia in materia è molto ricco

comunque luca, oltrechè sul sito di carlo (per intenderci questo dove stiamo scrivendo ), anche qui http://www.alpinia.net/libri/recensioni/intro.html puoi trovare recensioni ben fatte

poi chiedi pure, se posso aiutarti ben contento

non saprei indicare un libro che faccia una vera e propria storia dell'alpinismo e dei sui precursori

so che ci sono ottime pubblicazioni della collana "licheni"
tra questi mi hanno parlato "abbastanza" bene di La Storia dell'Alpinismo di GPiero Motti ... ma pare che risenta delle idee politiche dell'autore (e sinceramente leggere di politica anche in un libro di alpinismo ... )

Per? della stessa collana ci sono libri dedicati alla vita dei grandi dell'alpinismo: comici, bonatti, messner ... e le loro imprese (come quelle di altri), hanno fatto la storia dell'alpinismo; con loro ci sono state le Più grandi evoluzioni sulle tecniche ed i materiali usati ...

Ecco, forse leggendo la storia di qualcuno di loro, si riesce anche a farsi un'idea Più in generale sull'alpinismo

grazie a tutti per i consigli sull'argomento"storia dell'alpinismo"
far? riferimento ai vostri consigli
personalmente sono molto legato a Corona, Diemberger(incredibile dopo che vidi la videocassetta k2 e sentendolo parlare con quella sua cadenza ciclopica ho iniziato a leggere il libro con un"tempo maggiore"dovuto alla scansione delle frasi ,leggevo esattamente con la sua pronuncia e lentezza) sto in attesa che la mia compagna finisca Harrer,ovviamente non mi sono fatto sfuggire "primi sull'everest"di norgay e hillary.
ma ho voglia di storia d'alpinismo
grazie
Luca

Ho letto le interessanti lezioni di fotografia e mi rammarico perchè si siano interrotte (forse gli allievi non erano molti).
Vorrei coinvolgere Luca per un giudizio, perchè so che con roc&sonia trovo terreno fertile, e quindi porre ed aprire un amletico dilemma quanto mai emergente ai nostri giorni.
Foto (o diapo) tradizionale con pellicola o digitale?
Avrei voluto cambiare il corpo macchina reflex ma tutti mi consigliano di passare al digitale perchè il tradizionale ben presto sparir? come hanno fatto i dischi in vinile. Sarà così? Come si orienter? il mercato? Ed i risultati con la digitale quando potranno essere paragonati con le reflex?