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MessaggioInviato: 17 ottobre 2007, 0:14 
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boozyfede ha scritto:
Cita:
Detto questo a proposito di "trovare un accordo e

discutere tutti come agire" son sempre d'accordo!
Anzi, l'idea di riuscire ad informare la comunità prima di

modifiche, varizioni ecc... avrebbe proprio il senso (oltre quello di informare) di trovare una forma o forme di discussione o

poi operative, decisionali.
Adesso non c'è nulla di ciò, si dice che è difficile, arduo... è vero. Ma una cosa difficile non

è impossibile...


a tal proposito sull'ultimo vertical preso a cham si parla proprio di una riunione

fatta in sud america per decidere di togliere o meno i pressione messi sul cerro torre sulla via del compressore (si è poi deciso

di lasciali per il momento), quindi non è una cosa del tutto nuova quella di trovarsi e discutere per raggiungere più o meno un

punto d'incontro (che però non potrà certo mai essere definitivo e assoluto, in questo concordo con carlo)

:idea:


beh, pero' in quel caso è stata messa ai voti se non erro l'intenzione di smontare la via

cosi' come era stata salita dal suo primo apritore, mi sembra che il concetto sia invertito ( e meriterebbe forse anche un

discorso a parte ... )

per il trovarsi a discutere, se prendiamo ad esempio il Corno Stella prima negli anni'80, poi nei

'90 e adesso nei fatti piu'recenti a seguito di polemiche a vario titolo legate all'infissione di spit su alcune vie, hanno

avuto luogo oltre alle solite polemiche ed ai vari articoli sulle riviste anche degli incontri tra le guide, le associazioni

interessate, i giornalisti ed il risultato è che a distanza di 20 anni non è cambiato assolutamente nulla ( nel senso di giungere

ad un punto d'incontro ), dopo l'ultimo incontro di questa primavera c'è comunque chi è salito ed ha fatto in parete quello

che ha voluto

( P.S. ma chi è questo carlo è )

Cita:
per

quanto poco valga, visto che non ho esperienza in materia, dopo aver letto il topic e cercato di capire i diversi punti di vista,

credo che concordo in gran parte con quanto affermato da grizzly, soprattutto su quest'ultima sua risposta però sul come

trovare un accordo e discutere tutti su come agire la vedo già più dura a volte molto meglio fare come in valle orco su pesce

d'aprile, se una via ha una su storia ben precisa e qualcuno ha voluto snaturarla volontariamente, si parte e si riporta il

tutto al suo stato quasi originale (quasi perchè se si disegnano i baffi alla gioconda, puoi ben cancellarli, ma non sarà più

com'era inizialmente)
opinione personale


ma nel caso del Castello-Provenzale, argomento con

il quale hai aperto il topic, come ti poni ?

personalmente io giudico positivamente quanto è stato fatto, sopratutto dopo

le spiegazioni avute dal capo delle guide ( che non conosco assolutamente )
sempre personalmente se qualche giovane sospinto

dall'onda lunga del tam-tam della rete salisse a smontare lo troverei ridicolo, se invece fosse qualche adulto ( magari padre di

famiglia )anche patetico.


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MessaggioInviato: 17 ottobre 2007, 1:46 
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grizzly ha scritto:
bonsai ha scritto:
beh, non è detto

che non fosse per forza capace a salire proteggendosi, magari aveva altre motivazioni diverse dalle tue...



Infatti, se leggi bene, ho scritto "o non aveva voglia di ingaggiarsi su una via di solo 5"

proprio per considerare anche altre eventualità. Comunque il punto non sono le sue motivazioni. Il punto è la variazione della

via.

Sul fatto che son salito utilizzando gli spit presenti.
Caro bonsai, ho 42 anni di età e non mi devo giustificare

proprio con nessuno su come salgo o non salgo le vie.
Ma comunque, anche qui, se leggi bene il topic, invece di riportare

solo ciò che ti aggrada, ho detto e ripetuto che l'inghippo delle spittature delle vie sta proprio nel fatto che una volta

piazzati è RIDICOLO non usarli, perchè psicologicamente comunque sai che ci sono... Quindi si usano.
E ho scritto, non qui, ma

in altri Forum che salire Pesce d'Aprile con i friend (perchè comunque era da integrare) a me sembrava già una riduzione di

ingaggio rispetto a proteggersi con i soli nut...
Non sto nemmeno a dirti se andrò a risalirla ora, perchè non mi interessa

dirtelo e probabilmente a te non interessa manco saperlo.

Per gli epiteti su Gulliver rivolgiti a chi li ha pronunciati.

Ti consiglio di leggere bene il topic, però. Perchè qualcuno è stato accusato di averli detti ma in realtà non è assolutamente

vero...
Io parlo di livello di capacità, se poi qualcuno traduce "senza palle" non è colpa mia, sarà forse il loro

linguaggio che è povero di espressioni...

Due metri e due misure.
Stai scherzando? Tempi Moderni è una via aperta da

Michelin, e non ho mai avuto notizie di una via precedente, ma chiederò.
Non ho mai preteso che si aprissero vie clean, trad o

come si vuol chiamarle.
Ogni apritore le apra un po' come vuole, (e colori anche gli spit come vuole) salvo ovviamente non

alterare vie già esistenti.
Se è il caso ne risponde comunque Michelin in prima persona.
Non vedo cosa c'entri tirare in

ballo la ripetizione mia di Tempi Moderni... è quasi ridicolo!
Comunque appurerò se prima di Tempi Moderni su quelle placche

passavano ben due vie clean... nel caso Michelin per me sarebbe da biasimare.
Io sarei forse da criticare perchè non mi

informo sulla storia di tutte le pareti del Piemonte prima di andare a ripetere una via, ma dire che uso due pesi e due misure mi

sembra improprio (traduzione libera...)
Poi se hai delle questioni con Michelin risolvitele con lui...

Sul tuo

conoscente ripetitore di Cannabis.
Be... non sarebbe una novità che qualcuno sostenga che le vie son da attrezzare. Stiamo

discutendo proprio di questo!
E cosa vuoi dire con "credo ci siano più modi di vedere e intendere l'arrampicata",

scusa? Che invece io impongo un modo univoco?
Se è dal primo messaggio di questo topic che sottolineo invece che non si deve

omogeneizzare tutto allo stile: salite con spit.
Che si deve conservare la possibilità di praticare stili diversi di salita.

Che si deve essere "rispettosi" della storia di una via, ecc... ecc...


onestamente non mi

sembra di averla presa cosi'sul piano personale, anche quando si discute del contesto dalle tue risposte sembra che ci sia

sempre una accusa personale nei tuoi confronti, per quanto possibile cerco di dare una spiegazione su quanto ho esposto,

dopodichè, visto che mi ero inserito a pag. 2 dicendo non mi intrometto nella questione ( :roll: ), chiudo ....

sul

qualcuno che pensava di dovere/potere mettere gli spit ho letto bene quello che era stato scritto e credo che oltre a poter

essere uno che non è capace a proteggersi a nut, oppure che non ha voglia di ingaggiarsi sul 5 oppure che invece di usare il

trapano dovrebbe arrivare a salirla sapendo come fare, potrebbe essere molte altre cose, visto che non lo conosco nemmeno, non mi

sento di dare giudizi cosi' "categorici"

sul fatto di salire la via del pesce che in precedenza era

attrezzata
in generale : ho letto bene e non penso di riportare quello che mi fa comodo
il pensiero dei

"trad-izionalisti" è di mantenere l'attrezzatura e lo stile
di salita delle classiche ed allo stesso tempo non

disdegnare le spittate ( ma già aperte con quello stile ), il fatto di salire una classica ri-attrezzata, aldilà delle opinioni o

del sacrosanto "ognuno fa quello che crede ", in quest'ottica è un contro-senso.
nello specifico : ho riportato

che tu hai salito la via in quelle condizioni
in quanto è emerso dal topic e stavo rispondendo a dei tuoi ragionamenti - fine,

il fatto che tu debba giustificare cosa hai fatto od andrai a fare
non credo che rientri nel discorso in atto, tantomeno

capisco perchè chiami in causa me.

gulliver-epiteti ho fatto un paragone tra l'individuo che pensava di dovere/potere

mettere spit sul pesce e le guide che hanno agito in Castello
( argomento originario del topic ), non ti ho messo in bocca

alcunchè e non credo di dovermi rivolgere a nessuno.

su tempi moderni non ho detto che tu usi "due pesi e due

misure", non ho tirato in ballo la "tua" ripetizione della via, non ho da rivolgermi a Michelin ( che non conosco

nemmeno ), ho semplicemente fatto un esempio ( come altri in questo topic ) prendendo in esame una via di un certo

settore,
anche in questo caso avendo letto che l'hai percorsa quest'estate ho citato il fatto visto che rispondevo a dei

tuoi ragionamenti - fine.
il ragionamento "GENERALE" era che in un certo contesto alcune cose passano per buone e

poi si prosegue tranquillamente per anni, sia per l'apritore, per l'attrezzatura ( o ri-attrezzatura ), che per i ripetitori,

in altre zone ed altri contesti no - fine del ragionamento "GENERALE"
la nota al ragionamento "GENERALE"

era che dopo anni di dispute ed applicazioni piu' disparate nella ri-attrezzatura e/o nella salvaguardia d'itinerari

"l'etica" che sulla rete sembra molto nitida e ben definita, sul campo puo' non esserlo - fine della nota al

ragionamento "GENERALE"

sulla Cannabis effettivamente non è una novità che qualcuno sostenga la ri-attrezzatura,

pero' l'immagine della V.Orco che traspare dalla rete, compresi i tuoi interventi, è di un paradiso dell'etica dove viene

preservato
chissà quale diritto divino ed i fautori delle ri-attrezzature che intervengono sono trattati alla stregua di

poveri ignoranti che non sanno quello che dicono quando parlano di ri-attrezzare, la nota della persona citata ( per la

precisione autore della prima salita in libera della celebre via )era inserita per "bilanciare" questo

fattore

P.S. non c'entra direttamente con l'argomento, pero' visto che è saltato fuori fornisco qualche spiegazione :

molti anni fa sono salito al rif. Giacoletti in Valle Po, dopo aver ripetuto un'altra via (Raffi) ed essere sceso al rifugio il

gestore ci propose la salita di una nuova via terminata in settimana -tempi moderni ed andammo a farla, per i segni trovati

lungo la salita ed i discorsi fatti prima e dopo al rifugio stesso apparve chiaro che si erano incrociate altre vie, niente di

scandaloso, anzi andava proprio bene cosi', mettemmo in saccoccia la bella giornata e tornammo a casa contenti
da questi

ricordi "appiccicati in memoria con lo scotch" ho preso spunto per fare una considerazione generale di piu' ampio

respiro riguardante si' in questo caso l'argomento del topic - .... buonanotte.


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MessaggioInviato: 17 ottobre 2007, 7:44 
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Ah bonsà, mi son stufato.
Io ho detto e ripetuto il perchè ritengo sia utile tener aperta la possibilità di praticare più

stili di salita.
Non omogeneizzando, uniformando, standardizzando tutte le via con l'uso di spit.
Ho detto cosa per me

sono gli stili.
Ho detto che questa salvaguardia si può fare a partire dalle vie cosiddette "storiche". Per una

motivazione sia di custodia della storia dell'alpinismo, sia di, appunto, tener possibili stili diversi, oggi.
Ho detto che

nuove vie, se non aperte distruggendo la storia, possono essere tranquillamente aperte a spit, a piacere degli apritori.
Ho

detto perchè non c'è proprio nessuna contraddizzione tra il sostenere di voler mantenere vie clean e salire e non disdegnare vie

a spit.
Ho detto che parlare di sicurezza non c'entra una cippa. Perchè dire che la moto è meno sicura dell'auto non

significa dire che allora si va solo più in auto. Quando si parla di sicurezza e non si vuole parlare a sproposito, si deve

specificare di che stile di salita si sta parlando.
Ho detto che le riatrezzature che alterano l'ingaggio di una via, di

qualsiasi grado, per me sono avvilenti. Perchè una via non è solo un numero, una serie di movimenti ma rappresenta anche

l'impegno, la dedizione che si è messo per salirla.
Ho detto che, per me, una maggiore informazione preventiva sarebbe utile

non solo in se, in quanto informazione, ma sarebebe utile per cominciare a trovar soluzioni diverse al metti/togli spit... pur

nella sua complessità.
Insomma mi sembra di essermi spiegato a sufficenza, e non mi dilungo oltre. Chi leggerà

valuterà.
Non ho ancora capito invece, sinceramente, perchè TU sostieni (se lo sostieni, viso che ogni tanto te ne esci che in

fondo son questioni secondarie) si debba riattrezzare a spit la Campia, la Normale alla Castello, Pesce d'Aprile... e chi più

spit ha ne metta...
Dici che chiudi?
Vabbè allora tanti saluti.


Ultima modifica di grizzly il 17 ottobre 2007, 7:58, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 17 ottobre 2007, 7:55 
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bonsai ha scritto:
( P.S. ma chi è questo carlo è

)



( sono io :lol:

)


grizzly ha scritto:
Con questo tipo di ragionamento si esclude la possibilità di una

qualunque norma.
Visto che ci sarà sempre qualcuno che non è d'accordo... tanto vale non darsi regole. Mah...




dai, allora, iniziamo in qualche modo. Dimostriamo che è possibile.
Qui siamo in 4 gatti ... ma

per iniziare non bisogna essere necessariamente in 1000.

Se vuoi metto in discussione quello ho scritto sino ad ora ..

Come si può fare?
- Cominciamo a proporre qualche regola
- giriamo le proposte anche ai forum autorevoli
- il risultato

lo giriamo alle associazioni che possano dare ufficialità (cai, guide ...)


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MessaggioInviato: 17 ottobre 2007, 8:07 
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roc ha scritto:
bonsai ha scritto:
( P.S. ma chi è questo carlo è

)



( sono io :lol:

)




( ooooops :oops: )


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MessaggioInviato: 17 ottobre 2007, 8:37 
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roc ha scritto:
bonsai ha scritto:
( P.S. ma chi è questo carlo è

)



( sono io :lol:

)


grizzly ha scritto:
Con questo tipo di ragionamento si esclude la possibilità di una

qualunque norma.
Visto che ci sarà sempre qualcuno che non è d'accordo... tanto vale non darsi regole. Mah...




dai, allora, iniziamo in qualche modo. Dimostriamo che è possibile.
Qui siamo in 4 gatti ... ma

per iniziare non bisogna essere necessariamente in 1000.

Se vuoi metto in discussione quello ho scritto sino ad ora ..

Come si può fare?
- Cominciamo a proporre qualche regola
- giriamo le proposte anche ai forum autorevoli
- il risultato

lo giriamo alle associazioni che possano dare ufficialità (cai, guide ...)


Io non so come si può

fare.
Io mi limito a ripetere e spiegare, dove e quando se ne presenta l'occasione, tutta una serie di mie

considerazioni.
Che fondamentalmente ruotano intorno alla salvaguardia della possibilità di scalare con stili diversi di

arrampicata. A partire dalle vie "storiche".
Se si focalizzasse la discussione su questi aspetti: stili

d'arrampicata, differenze di stili e conservazione delle differenze, facendo molta chiarezza (cosa che manca sempre perchè si

continua a far un minestrone...) l'applicazione concreta, ossia alle singole vie diventerebbe persin un giochino piacevole.


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MessaggioInviato: 17 ottobre 2007, 10:26 
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scusa grizzly ma non riesco a capire.

Si è partiti dicendo


"oibò, han messo gli spit su una via ... adesso va a finire che spittano delle vie classiche"

poi qualcuno

ha fatto notare che nel caso specifico la chiodatura l'ha aggiunta l'apritore, e qui sono partiti diversi punti di vista:
-

l'apritore faccia quello che vuole
- la via è nata così e nemmeno l'apritore può più modificarla
- parliamone: la

modifica non può che passare attraverso un consenso collettivo

ho detto che secondo me la terza ipotesi resta una

fantasia: così com'è proposta non la vedo realizzabile.

In parte giustamente mi rispondi che con questo tipo di

ragionamento si esclude la possibilità di una qualunque norma.
(e nota che il "fissare una norma" è già diverso dal

dire "sentiamo la comunità caso x caso")

Perfetto !
(e ti giuro che parlo seriamente!), allora proviamo a

trovare una strada per fissare delle norme
(qui mi ripeto: se le norme sono fissate direttamente da cai, guide alpine e simili

.. sono convinto che le norme terranno più conto di altri interessi rispetto ai principi di cui parliamo tra di noi)

Ora

mi riproponi l'idea di salvaguardia della possibilità di scalare con stili diversi di arrampicata. A partire dalle vie

"storiche" ... che è GIUSTISSIMA!! (come ho già detto in più parti di queste pagine), ma che non risponde al problema

di partenza: chi come e quando può essere modificata una via.

Possiamo essere d'accordo tu io e 1000 altri che una

determinata via debba restare intonsa.
E quindi abbiamo già fissato una regola, ma che vale tra noi e basta, perchè poi esce

fuori uno che non la pensa così e parte col suo trapano.
Il giorno dopo va su un'altro e toglie tutto ... personalmente gli

stringo anche la mano perchè farebbe bene, ma dimostra solo che la nostra regola vale come il due di briscola giocando a

scacchi.
In realtà ci sarebbero (e cisono), due regole che derivano da due modi di pensare diversi

Parliamo di vie

storiche?
Andrebbe prima definito un pò meglio il criterio di via storica.
La via di Perino (da cui è partito il tutto), è

una via storica?


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MessaggioInviato: 17 ottobre 2007, 10:58 
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roc ha scritto:
In realtà ci sarebbero (e cisono), due regole che derivano da due modi di pensare

diversi


Esatto. Due modi diversi.
Uno che vorrebbe che ci potessero essere diverse possibilità di

arrampicata.
L'altro che, in nome di non si sa bene che, vorrebbe invece rendere tutto "standard".

Per mio

conto il giorno che decidessi che su una via va aggiunto/tolto qualcosa farei il giro prima su tutti i forum, cai di zona, guide

alpine, rifugi, mail a riviste, punti di incontro di climber (tipo i negozi) della zona, e esporrei il mio punto di vista.
Per

me la prima regola e questa. La propongo come prima regola generale.
Cosa ne vie fuori?
Tu lo sai? Io no.
Forse niente?

Può darsi.
Ma è già una indicazione: frega niente a nessuno.
Ho chiesto e richiesto pareri, han risposto in 10, i soliti

esagitati, e morta lì.
Quindi ho scelto e mi prendo la responsabilità di far questo e quello...

Come invece può essere

che si arrivi ad altre soluzioni.
Perchè dovrei prefigurarmi cosa dovrebbe avvenire...


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MessaggioInviato: 18 ottobre 2007, 22:55 
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sfogliando l'ultimo alpidoc :

" Sono convinto pero' che la discussione vada spostata un po' piu' in la'. Pur

non avendo competenze di psicanalista penso che gli alpinisti in genere, e i rocciatori in particolare , si possano suddividere

in due categorie. Nella prima ci sono quelli ( pochi penso ) che cercano in montagna una realizzazione della loro personalità, la

fama e l'onore delle cronache, e per questi obiettivi non disdegnano di affrontare rischi altissimi. Nella seconda ( penso la

maggioranza ) ci sono quelli che intendono prima di tutto portare a casa la pelle, e poi, se possibile, divertirsi. Io appartengo

a questa categoria. Sono forse un infedele, un dissacratore, un pervertito è Forse si', ma grazie a Dio non viviamo ancora nel

paese dei talebani, percio' si puo' ancora dire pubblicamente che preferiamo divertirci e vivere, piuttosto che soffrire e

rischiare la vita. E' pur vero che ogni alpinista è sempre un po' egoista, ma io , francamente, quando vado in montagna non

penso solo a me; ho una moglie, un figlio, fratelli, sorelle, e fortunatamente ancora la mamma. Bene, sono convinto che ai miei

congiunti interessi prima di tutto che dopo una scalata io faccia ritorno a casa. Sarebbe per loro una ben magra consolazione

accompagnarmi all'ospedale ( o al cimitero )sapendo pero' che sono stato bravo, e ho tentato una via senza neppure uno spit.

Ancora una cosa: anche mio figlio arrampica ( piuttosto bene ), l'ho iniziato io a questo sport, ma quale esempio gli avrei dato

come padre, se avessi testardamente affrontato vie ad alto rischio ?


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pur riconoscendomi (in buona parte), nella seconda categoria citata ... mi sembra riduttivo catalogare

tutti gli alpinisti/rocciatori in due categorie.
Direi che possa esistere una ben più ampia gamma di

motivazioni
(soprattutto la prima secondo me è mooolto riduttiva)


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avevo letto suu'ultimo

alpidoc...posso dire che lo trovo un'insieme di caxxate senza senso :roll:

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roc ha scritto:
pur riconoscendomi (in buona parte), nella seconda categoria citata ... mi sembra riduttivo catalogare

tutti gli alpinisti/rocciatori in due categorie.
Direi che possa esistere una ben più ampia gamma di

motivazioni
(soprattutto la prima secondo me è mooolto riduttiva)


sono d'accordo....
il pezzo è

estrapolato da una discussione piu' complessa dove l'autore che si ritiene appartenente alla seconada categoria si contrappone

ad un "pezzo grosso" ( si suppone ) anni '80/'90 che puo' ben rientrare invece nella prima ...

io l'ho

inserito staccato dalla polemica personale degli autori xchè mi sembrava uno spunto interessante ....


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MessaggioInviato: 19 ottobre 2007, 7:41 
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bonsai ha scritto:
sfogliando l'ultimo alpidoc :

" Sono convinto pero' che la discussione vada

spostata un po' piu' in la'. Pur non avendo competenze di psicanalista penso che gli alpinisti in genere, e i rocciatori in

particolare , si possano suddividere in due categorie. Nella prima ci sono quelli ( pochi penso ) che cercano in montagna una

realizzazione della loro personalità, la fama e l'onore delle cronache, e per questi obiettivi non disdegnano di affrontare

rischi altissimi. Nella seconda ( penso la maggioranza ) ci sono quelli che intendono prima di tutto portare a casa la pelle, e

poi, se possibile, divertirsi. Io appartengo a questa categoria. Sono forse un infedele, un dissacratore, un pervertito è Forse

si', ma grazie a Dio non viviamo ancora nel paese dei talebani, percio' si puo' ancora dire pubblicamente che preferiamo

divertirci e vivere, piuttosto che soffrire e rischiare la vita. E' pur vero che ogni alpinista è sempre un po' egoista, ma io

, francamente, quando vado in montagna non penso solo a me; ho una moglie, un figlio, fratelli, sorelle, e fortunatamente ancora

la mamma. Bene, sono convinto che ai miei congiunti interessi prima di tutto che dopo una scalata io faccia ritorno a casa.

Sarebbe per loro una ben magra consolazione accompagnarmi all'ospedale ( o al cimitero )sapendo pero' che sono stato bravo, e

ho tentato una via senza neppure uno spit. Ancora una cosa: anche mio figlio arrampica ( piuttosto bene ), l'ho iniziato io a

questo sport, ma quale esempio gli avrei dato come padre, se avessi testardamente affrontato vie ad alto rischio

?


E questo cosa ci azzecca con i diversi stili d'arrampicata?
Ci son centinaia (la stragrande

MAGGIORANZA) di vie a spit, soste cementate, catene, fix... dove non solo "si può dire pubblicamente" che si

"preferisce divertirsi" ma si può proprio andare a scalare.
Non è forse vero?
Non vorrete dirmi che per trovare

una via spittata tocca andare chissà dove? Che non c'è la possibilità di scelta? Di grado, di tipo di roccia?


"Dissacratore, infedele, pervertito"... è Ma se ne stia sereno e tranquillo... che non deve fare nessunissima

battaglia contro i "telebani"... può scegliere tra migliaia di tiri spittati, nuovi, vecchi, lunghi, corti, belli,

brutti...
Il problema semmai sorge quando il signor telebano che scrive, pretende di ridurre tutto al suo metro, che TUTTI

debbano scalare TUTTE le vie come le vorrebbe lui.
Qualcun ha mai detto che andrebbero abolite le vie a spit?
Non mi

sembra. Anzi, io le salgo con vero piacere, con buonapace di chi si tormenta vedendo delle contraddizioni...
Il problema sorge

quando invece di rispettare la possibilità di mantenere diversi stili di arrampicata se ne va con il trapano... sempre per il

bene degli altri, ovviamente... a spittare tutto ciò che gli aggrada di salire.
Questa è la realtà, me car telebano...


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boozyfede ha scritto:
...posso dire che lo trovo un'insieme di caxxate senza senso

:roll:


.. se non sono ot, a cosa ti riferisci in particolare ?


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infatti

non credo c'entri nulla, e comunque, con tutto il rispetto per chi mi sta vicino, quando vado ad arrampicare o in montagna non

penso a loro :!: opinione personale :wink:

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