lo scenario sia questo: nel bel mezzo di scalata in cordata di due persone che salgono una parete (di roccia):

- il primo sta in sosta assicurando il secondo con una PIASTRINA;
- il secondo, digraziato, per qualche motivo rimane appeso (supponiamo in qualche metro di vuoto ...)
- il recupero sia necessario perchè bisogna per forza "salire" ... (per esempio perchè NON si può scendere perchè si è quasi in cima ad una montagna dopo 20 tiri e scendere in doppia è pericoloso, oltre perchè comuqnue si ha la piastrina bloccata)

la domanda ?: il primo riesce davvero a recuperare il secondo con il sistema descritto in figura qui sotto (proposto in depliant dalla ditta produttrice del REVERSO)?



Più precisamente: il sistema in figura può funzionare se al posto del reverso c'è una piastrina è supponendo che il primo debba recuperare il secondo (che pesa 90 kg) per qualche metro in su, la forza da applicare è ... ragionevole oppure il primo deve essere superman ?

Altra questione: se al posto della piastrina il primo avesse usato un mezzo barcaiolo ... calare il secondo sarebbe facile ... ma recuperarlo come sopra sarebbe impossibile; corretto è

Qualcuno ha esperienza è Grazie per le risposte di riporto di vita vissuta

giorgio

non si vede l'immagine..
cmq vediamo se ho ben capito la questione:
Per tirare su il compagno per qualche metro e aiutarlo a superare un passaggio diciamo.. di peso è necessario montare un paranco semplie (detto anche veloce)(Vedi già se fossi venuto alla nasta lo avresti imparato;))
Per farlo è necessario effettuare un bloccanta (Prusik o t-block) a valle della piastrina sulla corda in tiro. a questo punto si passa la corda scarica che esce dalla piastrina nel moschettone dell'autobloccante. Se è Più conveniente tirare verso il basso si può far passare ulteriormente la corda in un moschettone passato Più in alto di noi (per es nella sosta)

cfr:http://www.planetmountain.com/Lab/materiali/tibloc/01.html

Nel caso del mezzo barcaiolo per recuperare il primo in questo modo è necessario convertire il nodo in un nodo a cuore (se sbaglio correggetemi) che ha la stessa funzione autobloccante della gigi.



"Nel nodo a cuore la corda passa in due moschettoni paralleli, ritorna all'interno ed esce in mezzo ad essi (Figura: la corda in tensione e` quella a sinistra). Usare moschettoni uguali, meglio se a "D" (comunque anche moschettoni ovali funzionano), disposti con le aperture dai lati opposti.
Il capo libero deve rimanere stretto tra i due moschettoni per bloccare. E` sbloccabile passando il capo libero indietro, fra i due moschettoni, e tirandolo. Ne risulta la corda senza nodo, passante nei due moschettoni. Utilizzabile come paramco d'emergenza, e come ventrale (ma attenzione a non sblocccarlo).
Si trasforma in un mezo barcaiolo facendo entrare una asola della corda non in carico prima in un moschettone, poin nell'altro, poi ancora nel primo passando al di sopra della corda [75] ."

per quanto riguarda la forza necessaria be?... se si aiuta un poco dovresti riuscire abbastanza bene. altrimenti se prorpio è un elefante.. ci vuole un paranco triplo:D

bentrovato Roberto,
hai ragione l'immagine che non si vede ?: http://solyaris3.altervista.org/paranco.gif
si il sistema che descrivi te sembra funzionalmente la stessa cosa di quello che dicevo (al posto del tibloc c'è un machard ad un senso). La conversione del mezzo barcaiolo invece non l'ho capita bene.

giorgio

a mio modesto parere dubito che si riesca a recuperare anche solo per qualche metro un compagno appeso come un salame nel vuoto con un paranco semplice senza che lui possa aiutarsi e aiutarti in qualche modo, ripeto per? è un mio parere

Infatti:

non avevo notato il ...se si aiuta... a caratteri grossi...

comunque per far prima sempre secondo me, se stai arrampicando con 2 mezze mentre è l? appeso gliene fai liberare una (opportunamente bloccata con un barcaiolo su un moschetone fissato nel foro inferiore della piastrina)sulla quale lui stesso risalir? con autobloccanti e tu lo aiuti recuperando con la piastrina l'altra mezza; sempre ovviamente che si parli di pochi metri.

O yes! è un buon metodo

Ci sono altri tipi di paranchi...piu' complicati ma piu' efficaci...

con un paranco fatto in quel modo riesci ad alzare solo metà del suo peso, l'altro giorno per parancare un'amica lungo una via, ho usato un t-blok, ovviamente la corda non era la mia, e ripassando poi un capo morto all'interno del moschettone dell'autobloccante l'ho tirata su di peso senza fatica, c'è da dire che io peso 88 kg e mei 50, poi ogni azione varia in base a ogni singolo caso

se fai un autobloccante e ci passi un moschettone con carrucolina .. con un mezzo poldo non hai problemi e non rovini la corda!

hai ragione il problema che a volte non c'è tempo per attrezzare un mezzo poldo, che d'altra parte spreca molto materiale, il t-block l'avevo preso per uso su ghiacciaio, più rapido e incisivo, poi i medoti son tanti e ogni situazione è un caso a se

insomma ...
- tempo .. pochi istanti
- materiale: un cordino, un moschettone a ghiera, una carrucolina

non mi sembra granché

scusate se mi intrometto, dico la mia perchè mi piacciono queste conversazioni:
io la carrucola non la ho, comunque alla fine per fare un mezzo poldo(senza spezzone) servono tre moschettoni e un cordino, direi che chi va in giro per monti un pò di roba dietro dovrebbe averla no? e questa non mi sembra tanta...
che poi ci voglia tempo o no questo dipende dalle situazioni certo; comunque non ci vuole certo mezza giornata per farlo.
sul tibloc o similari dipende molto anche dal come si usano tante volte sono una "ammazza corde".

esatto!

che vuoi io ho sia carrucola che coltello sempre appesi all'imbrago .. deformazione da CNSAS .. il che mi porta anche ad effettuare le manovre alla velocità della luce