Ciao a tutti. spero sia la sezione giusta. Non so se sapete che cosa sta per accadere sul Piccolo Cervino. Diffondo un articolo di Luciano Ratto
(presidente e fondatore del Club 4000!!!).
UN NUOVO 4000 ARTIFICIALE SUL PICCOLO CERVINO
(Un progetto scandaloso da contrastare con energia)
E' proprio vero: la follia non ha limiti. Fino al 1956 il Fletschhorn, montagna svizzera del Cantone Vallese, era quotata 4001 m sulle carte geografiche, poi in seguito a nuove misurazioni questa vetta fu declassata dall'Olimpo dei 4000.
Gli abitanti di Saas Grund, nel cui territorio peraltro vi sono altre vette superiori ai 4000 m, per? non si rassegnarono a che la montagna Più vicina al loro paese e che caratterizza il suo panorama fosse alta "soltanto" 3993 m: "gli alpinisti cercano i 4000", dicevano in municipio. Nacque così il balzano progetto di alzare la vetta del Fletschhorn di almeno 7 metri, trasportando con gli elicotteri circa 300 tonnellate di materiale. Fortunatamente per?, a seguito anche delle proteste del Wwf, del Club Alpino Svizzero e delle guide alpine della zona, il progetto fu respinto sia dalla Commissione Costruzioni del Cantone Vallese, sia dal Consiglio di Stato della Confederazione. Ci? avveniva negli anni '60 del secolo scorso.
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Nuovo secolo, nuova follia: un comunicato stampa del 15 novembre lanciato in internet da Mountain Wilderness , a seguito di un articolo del Corriere della Sera del 9 novembre, ci informa di una allarmante ed incredibile notizia giunta da Zermatt (si veda il sito
www.zermatt.ch): si vuole costruire sul Piccolo Cervino-Klein Matterhorn, di 3883 metri, sopra una grande piattaforma, una piramide enorme, di vetro e acciaio, alta 117 metri, come un grattacielo di 40 piani, (tanto per avere un termine di confronto, la Mole Antonelliana è alta 167 metri), visibile da tutte le Alpi. con ascensori che saliranno all?esterno della piramide sulla parete nord su una lunghezza di 220 metri, con cabine di vetro che ?dovranno rinforzare la sensazione di vicinanza con la montagna?(!)
Questa assurda torre permetterebbe di spaziare meglio sui ghiacciai sottostanti e costituirebbe (come se ce ne fosse ancora bisogno) una nuova nicchia del turismo speculativo. Gli svizzeri sostengono che questo "mirabile" progetto dovrebbe creare magia e -udite udite - dare anche alla Svizzera la sua Torre Eiffel, un simbolo internazionale che aggiungerebbe alle Alpi un nuovo 4000, che va ad aggiungersi ai 76 quattromila delle AlPiù, si legge sul disinformato sito sopraccitato che evidentemente ignora che i quattromila delle Alpi sono 82. Ecco quindi il primo 4000 artificiale, con sommo gaudio del Club 4000, degli alpinisti di mezzo mondo, e soprattutto degli amanti della natura montana.
Progettisti di questa "meraviglia" sono gli architetti Heinz Julen (definito ?artiste?) e Ueli Lehman che hanno vinto il concorso bandito nel 2004 dalla societ? Zermatt Bergbahnen per la "riorganizzazione" (sic!) del "Matterhorn Glacier Paradise" , che -come osserva Oriana Pecchio che ne ha scritto su La Vall?e dell'11 novembre - "di paradisiaco non sembra Più avere molto". Sorge subito spontanea una prima domanda: è possibile che in Italia nessuno sapesse nulla di questo bando del 2004? La Pecchio peraltro ci informa che questo progetto era già stato presentato al convegno sul Turismo in Montagna tenutosi a La Thuile ed è stato riproposto recentemente nel Convegno della Fondazione Courmayeur sull'architettura Moderna Alpina. Altra domanda: nessuno dei partecipanti a questi convegni si è scandalizzato nell'udire queste folli intenzioni?
Secondo quanto riportato nelle winternews del sito sopra citato, i lavori sarebbero dovuti cominciare nel corso dell?autunno 2006 con la costruzione dei ristoranti sul ghiacciaio, dei negozi,degli alloggi per gli alpinisti e dell?accesso sotterraneo al palazzo del ghiaccio. Questa mirabile costruzione sarà costituita da una piramide di vetro ed acciaio nella quale troveranno posto un ristorante, spazi multimediali, un albergo con camere pressurizzate per mantenere un'atmosfera pari a quella presente a 2200m s.l.m. (come succede per gli aerei); per entrare in questa sorta di universo chiuso gli ospiti dovranno passare in camere di compensazione per consentire una buona ossigenazione e notti riposate; inoltre vi sarà un osservatorio astronomico e una torre inclinata simile ad un modulo di stazione spaziale con una piattaforma panoramica in cima,ai fatidici 4000 metri di quota. Ascensori montati all?esterno della piramide sul versante nord su una lunghezza di 220 metri porteranno i turisti dal ghiacciaio alla piattaforma sospesa con cabine vetrate ?che dovranno rinforzare la sensazione di vicinanza con la montagna?(!) dal ghiacciaio alla piattaforma sospesa, punto d'osservazione su altri 38 quattromila della catena alpina e sui tormentati ghiacciai sottostanti.
E' ovvio che gli amici di Mountain Wilderness, come ogni persona di buon senso e che si preoccupa di tutelare e valorizzare l'ambiente montano, hanno con decisione manifestato il loro sdegno, ritenendo che, "qualora realizzata, una simile struttura distruggerebbe in modo irrecuperabile la magia del gruppo del Cervino, e aggiungerebbe alle Alpi una nuova offesa e umiliazione paragonabile per gravit? a quella esistente sul monte Bianco con la grande funivia dei ghiacciai dell'Aiguille du Midi. Le Alpi verrebbero calpestate da una struttura che violerebbe ogni etica, ogni valore che l'uomo per secoli di frequentazione della montagna ha faticosamente costruito."
Ed ancora, aggiunge M.W.: ?Chi mai si sognerebbe di imporre alla cupola del Brunelleschi una qualche antenna radio, o di trasformarla in un ristorante rotante che spazi sulla citt? di Firenze? Una persona dotata di un minimo di sensibilit? civile e culturale nemmeno riuscirebbe a pensare un simile sacrilegio. La societ? dello spettacolo, il turismo del sensazionale, la volont? di conquista sempre Più diffusa, la necessit? di strabiliare invece non offre simile sensibilit? civile nei confronti dei monumenti naturali, men che meno verso le montagne simbolo delle nostre AlPiù.
Mountain Wilderness ha perci? immediatamente affrontato questo insano progetto portandolo a conoscenza e quindi all'attenzione di tutto l?associazionismo alpinistico ed escursionistico affinchè si sviluppi un movimento di opposizione internazionale che impedisca la realizzazione di questo nuovo mostro d'alta quota, "perchè si rafforzi nella societ? civile una cultura che sappia riconoscere e ritrovare nelle nostre montagne quei valori che la societ? dei consumi sta rapidamente cancellando, perchè le Alpi rimangano uno spazio all'interno del quale l'uomo possa ritrovare momenti di intimit? e rivivere esperienze che la vita quotidiana con sempre maggior frequenza sta cancellando."
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Ci auguriamo tutti che questo accorato appello di M.W. sia prontamente accolto dalla Presidenza Generale del Club Alpino Italiano, che prender? sicuramente contatto, (assieme ai Presidenti degli altri club alpini europei), con il Presidente del Club Alpino Svizzero per chiedergli di attivare tutte le azioni necessarie per fare annullare questo progetto. E' urgente inoltre che il nostro Presidente interpelli il Governo italiano, nella persona del Ministro dell?Ambiente, per segnalare il rischio che si realizzi quello che, a nostro avviso, sarebbe ?il Più mostruoso scempio che mai si sia visto sulle AlPiù. Inoltre, essendo le Alpi un patrimonio di tutta l?umanit?, sarebbe opportuno che il Presidente Generale del CAI chiedesse l?intervento anche dell?UNESCO.
I soci del CAI infine potrebbero sostenere queste iniziative di contrasto raccogliendo firme in tutte le sezioni.
Grazie per l?attenzione e cordiali saluti.
Luciano Ratto
(Gruppo-Club 4000 della Sezione di Torino del CAI))