mac ha scritto:
ormai si omologa tutto. questo è un bene ci da sicurezza omologare una roccia non è così facile. possono secondo m? (io li ho usati) essere utili dei parametri dati dalle statistiche. a me è capitato di andare in alcune falesie e pensare se cado muoio. in falesia secondo m? non è giusto.? per? giusto chi chi va si prenda i sui rischi nessuno ci obliga ad arrampicare. penso che un ordinamento potrebbe essere una buona cosa.sono d'accordo con te che in italia non siamo ancora pronti. sarebbe una corsa hai rimborsi e ad atti legali
riprendo questo passo
sono + che d'accordo che in falesia non si debba corre il rischio di morire, anzi nemmeno di farsi male seriamente, figurati cagasotto come sono .....
sono anche + che concorde che debbano esserci "linee guida" ben definite e che chi vuole realizzare una falesia segua.
detto ci? apro gli occhi e guardo la realt? e non vedo come questo possa accadere questo oggi, dove chi attrezza si scanna uno con l'altro o quasi, dove il Più delle volte chi attrezza è il climber che si fa la sua falesia e cerca di tenerla segreta il Più possibile affinchè nessuno al di fuori di lui ci vada ....
poi ci sono delle eccezioni ovviamente e tornando alle guide ci sono quelle che realizano ma se si guarda bene bene realizzano con lo scopo di incrementare il proprio business, e non gli do torto, l'unica cosa che non vorrei che un gg per scalare sulla loro falesia mi chiedano il biglietto di ingresso ... come un Adventure Park o sulle ferrate francesi
ecco, come pensi che un ambiente simile possa costituire delle "linee guida" condivise ?
infatti si è visto come è abortito AIPIA , non che fosse la perfezione ma una parvenza di traccia da sviluppare ...
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.. è appena arrivata la rivista del cai. Su "Lo scarpone" a pagina 26 c'è un articolo interessante