che state leggendo di bello (non in quest'istante naturalmente ).

io ho iniziato "la morte del chiodo (fine del sesto grado sulle pareti alpine)" ed è abbastanza interessante al momento, ricco di aneddoti su molte prime e sui personaggi che hanno fatto la storia dell'alpinismo e dell'arrampicata sportiva. forse lo sconsiglierei a coloro che cercano una storia avvincente e con una trama precisa, dato che spesso si trasorma in un elenco, interessante ma non avvincente ecco
poi l'ultimo numero di Alp GM sul Masino, ma devo dire che mi ha lasciato un po' insoddisfatto: belle foto, ma poca sostanza (opinione personale ).
poi appena finito l'ultimo Alpidoc, carino come al solito anche e soprattutto perchè "nostrano"
e poi sto aspettando Pareti, ormai mi ci sono abbonato, ma il prossimo anno ci penso 2 volte

Ma dove trovi tempo ed energia per fare tutto?
Arrampichi, ti alleni, lavori, leggi (a quanto pare molto)...

Comunque, al momento sto leggendo "la vie devant soi": è la vita vista e raccontata da un ragazzino di colore, arabo, che vive presso una ex-prostituta ebrea, ormai molto malata. E' un racconto "poetico" e spesso anche divertente per l'ingenuit? e la logica del protagonista.

Ultimamente non ho Più letto nulla di montagna, se non i libri con le descrizioni delle escursioni... per decidere dove andare lo scorso week-end, ho fatto il giro di tutte le Marittime
... per poi finire sull'Antola

divido la giornata a pezzi e mi attengo ad orari ben precisi

no, a parte scherzi non rinuncerei alla lettura per niente al mondo, mi piace troppo. piuttosto della TV alla sera leggo e comunque, vuoi per abitudine vuoi perchè appunto mi piace, non riesco ad andare a dormire senza leggere un po' prima. anche il sabato sera (a meno che non sia "piegato" come una graziella ). ultimamente poi sto leggendo parecchio di montagna, anche se ho messo da parte quasi del tutto quella letteratura alpinistica un po' troppo eroica, infarcita da "morti, disgrazie, congelamenti, ecc.....": mi ha stancato un po'. e le riviste le leggo perchè mi piace tenermi informato sul mondo della montagna, anche se si stanno ripetendo e scopiazzando un po' tutte

Non l'avevo mai sentita questa espressione!


Quella ha stancato un po' anche me... dopo qualche libro finisce che perdi ogni velleit? di fare qualcosa di Più...


Ad essere sincera le uniche riviste di montagna che sfoglio sono quelle che, sporadicamente, compra Carlo Solo che gli articoli che ci trovi su trattano di imprese o descrivono vie per me impensabili... Mi limito a guardare le foto... e poi mi arrabbio perchè io non riesco a fare quel genere di foto

effettivamente che le riviste trattino solo di prestazioni elitarie è vero, ma purtroppo sono quelle che fanno notizia e che quindi fanno vendere trovo che per? le riviste del CAI (Lo Scarpone, Alpidoc e la rivista vera e propria di cui mi sfugge il nome) siano Più "sincere", almeno trattano di cose Più fattibili anche da noi umani. e poi spesso ci sono relazioni davvero ben fatte ALP GM lo compro perchè è ricco di foto ben fatte e perchè faccio la raccolta di queste monografie, da quando ho comprato il numero sull'Aconcagua circa 5 anni fa....mi sembra. Indimenticabile e fantastico (a mio parere il migliore) il numero sull Yosemite, a causa del quale ho iniziato ad arrampicare. ALP Wall e Pareti sono un po' troppo simili, per cui uno solo è Più che sufficiente (a sti prezzi ).

non ricordo che rivista fosse ... ma in copertina (tra le altre cose), c'era scritto: "la Sardegna facile"

Il compagno di "ventura" sarda ha comprato la rivista con un sorriso che andava da un orecchio all'altro ma poi .....

La via Più facile era di 6c obbligatorio.

Vabb? che siamo scarsi ... che le nostre mire sono basse .....
... ma cazzarola vestita di bianco: non ci scrivere "facile", mi sembra un p? esagerato. Non credo che tutti quelli che leggono una rivista siano in grado di fare un 8c a vista su vie classiche !!

Ecco perchè compro poco le riviste, perchè spesso sono delle prese per i fondelli

a proposito di guide, ho letteralmente divorato ultimamente quella di Oviglia sulle arrampicate nelle valli del Gran Paradiso. è fatta in modo stupendo, arricchita da aneddoti sui personaggi che hanno aperto gran parte delle vie storiche piemontesi. molto bella

vedo che l'influenza del Dante nostrano si fa sentire
comunque sono d'accordo

...axxo, facile dal 6c in su in Sardegna non usano la scala UUIA, ma hanno una scala che grada dal 7a

Stavo appunto consigliando a roc (e non solo a lui) la mia ultimissima lettura di W. Bonatti "Montagne di una vita". Un sempre verde!