Valle dell'Orco (col del Nivol?)
dopo una rapida colazione al rifugio Muzio, con Stemanto dobbiamo prendere la navetta che porta fino al Rif. Savoia al colle del Nivol?, siamo in anticipo, non so perchè non vuole fare un sano e nostalgico (anni '70) autostop ... chi se ne , io lo faccio ma non ci carica nessuno, sono finiti i bei tempi
finalmente alle 9:15 prendiamo la "navetta", alle 10:00 ci scarica come perfetti merenderi al posteggio del rifugio.
Con rammarico lasciamo andare per loro conto un gruppo di montanari accompagnati da una carinissima guida del parco alla famosa "torbiera", noi abbiamo ben altre mete !!!
iniziamo a salire per il sentiero sbagliando subito strada andiamo a destra invece che a sinistra, seguendo il gregge di merenderi come dei pecoroni
ravaniamo sul pianoro dei laghi fino a ribeccare la traccia giusta.
la salita da qui si fa ripida, in breve prendiamo un bel dislivello e il panorama si apre a vedere tutto il gruppo del Gran Paradiso e Più in la ancora le montagne Francesi, c'è della nuvolaglia non incoraggiante, la nostra meta è il COLLE BASEI non la punta quindi proseguiamo.
superiamo la pietraia cercando di non inciampare negli ometti che sorgono ovunque e arriviamo al Colle Basei, la nosta destinazione, dove c'è un omone di 2 metri visibile fin dal parcheggio.
si apre la vista sul vallone del rifugio Benevolo, la Granta Parei e Tsanteleina con il suo grande ghiacciaio, da quel versante c'è un tempo infame e il vento porta spruzzi di neve che se non infastidiscono si posano sul tratto terminale per la cima proprio, dove passa il sentiero e le "roccette", ma intanto noi NON dobbiamo andare in cima.
rapida merenda, decidiamo di andare a vedere com? un po Più in su ...
ci troviamo in breve all'inizio delle roccette,il tempo si è aperto un po e alzata appena la temperatura, il vetrato si sta sciogliendo ed il sentiero è solo pantano, le roccie solo bagnate, andiamo avedere cosa c'è dietro l'angolo.
superiamo un tratto di misto-fango,facciamo 2 passi sulla terminale coperta del ghiacciaio sperando di non finirci dentro e arriviamo alla base del "diedro" con il canapone, diedro talmente bello che mi sembra di essere di nuovo in una grotta, di quelle bagnate, da quanta acqua mista a fango che cola già, vabb? andiamo a vedere cosa c'è in cima, tanto oramai siamo in cima ...
ci tiramo su a braccia perchè di arrampicare non se ne parla proprio e ci catapultiamo sulla vetta, la croce è a 5 6 metri, 4 passi di crestina infida bagnata e forse vetrata, a noi delle croci frega nulla e non andiamo a toccarla , per oggi basta così, due foto di rito, scendiamo mentre riprende a nevischiare, sono le 13:15 siamo gli ultimi che scendono dalla montagna.
alle 15:45 (mi pare) saliamo sulla navetta stracarica di merenderi e finti merenderi.
ci tocca cancellare una riga dal libro delle mete fallite
Un po di foto
