Ciao a tutti.
facile percorso tra antichi borghi occitani
NOTE GENERALI:Facile percorso lungo un antico sentiero di fondovalle utilizzato anticamente per collegare
i vari borghi del Vallone di Unerzio.
I paesi che si incontrano sono forse i meglio conservati o restaurati di tutta la valle Maira.
Presso Chialvetta e' anche possibile visitare il Museo "La Misoun d'en Bot", ricostruzione
storica di un'antica casa rurale occitana.
LOCALITA' DI PARTENZA:Si parte da Frere, piccola frazione nel comune di Acceglio (CN).
Da Dronero si risale la Valle Maira lungo la provinciale fino a poco prima di Acceglio,
dove si devia a SX (indicazioni per Frere). Si oltrepassa il Torrente Maira, si lascia
a DX una deviazione e si prosegue deviando a SX. Si lascia a DX la deviazione per entrare
in Frere e poco dopo si lascia l'auto appena prima del ponte sul Torrente
Unerzio (piccolo spazio a DX - dopo il ponte la strada termina presso un gruppo di case.)
DIFFICOLTA':Secondo la scala CAI: T (Turistica)
Escursione che si svolge su sentieri e sterrate sempre evidenti e senza alcuna difficolta'.
DESCRIZIONE SINTETICA:Da dove si lascia l'auto si oltrepassa il ponticello sul Torrente e si prende la pista
erbosa appena a DX (1210m - qualche segnavia giallo-verde piuttosto scoloriti e giallo-blu).
Si costeggia il Torrente Unerzio, si oltrepassa un piccolo affluente su di un ponticello in
legno e si raggiunge un grosso masso (Peira Donet) dove con un paio di tornanti si sale di
qualche metro di quota.
Si procede nell'ombroso bosco di fondovalle oltrepassando un paio di corsi d'acqua fino ad
immettersi sulla asfaltata appena prima di Gheit (1370m circa) che si prende a SX.
Dopo circa 150m di asfalto si prende un sentiero a DX. Il sentiero poco dopo si immette
nuovamente sulla rotabile che si segue a DX per qualche metro per poi abbandonarla
definitivamente per deviare sempre a DX sulla prosecuzione del sentiero.
Si cammina in modesta salita costeggiando l'alveo del Torrente che si attraversa su di un
ponte in legno per passare in riva orografica SX e quindi procedere fino a raggiungere
Chialvetta nei pressi del cimitero (1480m). Si raggiunge la vicina chiesa dove si prende
il viottolo a SX della facciata (segnavia). Si lascia a DX in alto, l'edificio delle ex
scuole comunali e si esce dal paese su di un sentiero erboso.
Appena prima di uscire dal paese, a SX e' possibile osservare un angolo di "borgo occitano"
magistralmente restaurato (casa in pietra con portico, selciato e splendido balcone fiorito).
Costeggiando il torrente, si lascia prima a SX oltre il corso d'acqua, l'opera idraulica che
porta acqua alla centrale di Frere e poi piu' avanti a DX una sorgente ed una deviazione
che sale all'asfalto (variante del sentiero "Scurcio"), ed infine si raggiunge
Pratorotondo (1622m - fontana presso la chiesetta e rifugio).
Si attraversa il borgo lungo l'unica via oltrepassando a DX la chiesetta dedicata alla
Madonna della Neve ed appena dopo un antico forno comune restaurato da poco e, lasciando
a SX una deviazione che porta ad un antico mulino e ad una vecchia fornace per la calce,
si sale alle poche ma tutte ben restaurate case di Viviere (1709m - fontana e rifugio).
Il ritorno avviene lungo il percorso di andata.
DATI SINTETICI DEL PERCORSO:Distanza: 10,5
Dislivello: +/- 500 m
Tempo: 3:00-3:30 h
CARTA GENERALE DEL PERCORSO:CARTE DI DETTAGLIO DEL PERCORSO, DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA ED ALTRE INFO AL SEGUENTE LINK:http://www.mappeliguria.com/TRK-Piemont ... nerzio.phpQUALCHE FOTO: L'imbocco del percorso
Nei pressi del grosso pietrone "Peira Donet"
Gheit
Lungo il percorso poco dopo Gheit
Appena prima di Chialvetta
Nei pressi del cimitero di Chialvetta
Il Museo "La Misoun d'en Bot"
Un angolo di "borgo occitano" presso Chialvetta
Un angolo di "borgo occitano" presso Chialvetta
Uscendo da Chialvetta
Pratorotondo
La chiesa di Partorotondo con a SX il tetto del forno comune appena restaurato
Lungo il percorso si incontrano questi segnavia, che pero' nella prima parte risultano piuttosto deteriorati
Una delle casette ben ristrutturate del Rifugio di Viviere, gestito da Fabrizio, grande appassionato di MTB
Giorgio