Valle Maira day 2- Ci svegliamo al bivacco Barenghi. Il vento è molto forte e la temperatura, pur non essendo particolarmente bassa, è resa molto sgradevole dal wind chill.
Spesse nuvole nere purtroppo avvolgono le cime dei monti.
Le previsioni davano bel tempo ma purtroppo pare non essere così.
Abortiamo subito il progetto di salire alla Tete de l'Homme e, poi, alla Tete de la Frema.
Alla Tete de la Frema potremmo anche salirci, ci siamo già andati, conosciamo la strada e soprattutto sappiamo che è facile.
Ma la Tete de l'Homme ci procura qualche pensiero.
Tra l'altro abbiamo anche il timore che il canalone che occorre risalire sia invaso dalla neve recentemente caduta.
Decidiamo quindi di scendere tramite il sentiero Dino Icardi nel vallone dell'Infernetto salvo poi valutare le condizioni meteo e modificare i nostri programmi di conseguenza.
Raggiungiamo il colle dell'Infernetto.
La discesa nel sottostante vallone è ripida e un pò esposta ma non procurerebbe problemi ...in condizioni normali.
Noi troviamo il sentiero un pò scivoloso per causa del fatto che si è appena sciolta la neve caduta nei giorni scorsi e quindi esso è invaso dal fango.
Di risalire comunque non se ne parla nemmeno quindi ...ci armiamo di santa pazienza e molto lentamente scendiamo.
Andiamo ad incrociare il sentiero che sale al Colle Ciaslaras.
Le condizioni meteo sono in deciso miglioramento. Comunque non sembra che voglia piovere.
Decidiamo quindi di salire al Colle Ciaslaras.
L'obiettivo sarebbe quello di raggiungere il Colle, la vetta del Monte Ciaslaras e poi di scendere a Chiappera tramite i colli Marinet e Maurin.
La salita ai 2973 metri del Colle Ciaslaras è molto faticosa.
Quando raggiungo il Colle e mi fermo ad aspettare Vittorio, ho occasione di ammirare la bella vetta della Tete de l'Homme completamente illuminata dal sole.
Mi sfiora per un attimo l'idea folle di tornare sui miei passi e salire alla Tete de l'Homme per il Passo delle Terre Nere.......ma subito la scaccio anche perchè non saprei come fare a dire a Vittorio che...dopo essersi fatto un mazzo esagerato per salire qui al colle ....ora deve tornare indietro (in un caso del genere non si limiterebbe a contattare un avvocato divorzista, ne andrebbe proprio della mia incolumità fisica.....)
Raggiungiamo brevemente la bella vetta del monte Ciaslaras (mt 3005) dove tra l'altro il cellulare prende e riesco a chiamare casa (mia mamma non ha allertato il soccorso alpino nemmeno questa volta...)
Rientrati al Colle Ciaslaras, ci dirigiamo verso il Colle Marinet seguendo il sentiero Roberto Cavallero.
Anche da questo versante il sentiero per il Colle Ciaslaras è bello ripido.
Raggiungiamo e superiamo il Colle Marinet (mt 2787).
Poichè ci troviamo poco (molto poco) sotto alla vetta della Tete du Vallonet.....lascio Vittorio lungo il sentiero (ormai non vuole nemmeno più sentire parlare di salita.....) e rapidamente raggiungo i 2822 metri della cima.
Sempre seguendo il Sentiero Roberto Cavallero, raggiungiamo il Colle Maurin (mt 2641) e da lì, con rilassante discesa in parte su sentiero e in parte su ampia strada sterrata, scendiamo a Chiappera.