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Tenibres 2006
Partecipanti: 17 ! 3 sezione ligure, 3 sezione Finale, 1 sottosezione Arenzano 10 Varazze , in pratica una piccola intersezionale.
Arrivo in ordine sparso al rifugio Canotti, la salita è piacevole, una recente nevicata imbianca i versanti a nord, residui di valanghe si alternano a prati fioriti, marmotte e cascate.
Lauta cena autogestita, pasta al pesto, salami, formaggi, torte salata, vino, torte, ciliegie... e grappini
La serata passa allegra grazie anche alle capacit? oratorie del gestore, ad ogni domanda arriva la risposta, in pratica ci guida, indirizza...la gita dell'indomani sembra già fatta.
Sveglia alle 4.45 , colazione con te e torte …. partenza del primo drappello, su indicazione del gestore ci teniamo Più a sinistra della scorciatoia dell'anno passato, stiamo dietro alle tracce .. di un gruppo che il giorno prima aveva "sbagliato" strada, ad un certo punto in basso vediamo il secondo gruppo formato da chi aveva già saggiato il percorso il giorno prima, scendere non si può, si sale ancora lungo il crinale e poi con un breve tratto a mezzacosta ci raccordiamo con la giusta “scorciatoia” , perdendo alla fine solo una mezz’oretta da quanto preventivato.
Risaliamo il lungo vallone, passiamo sotto i canali della Rocca Rossa che ci avevano visti protagonisti l’anno passato, scambiamo due parole con alcuni ragazzi di Genova che avevano diviso con noi il rifugio e in breve siamo sotto al p.so di Rabouns, alcuni fremono e decidono che quella è la nostra via, ma si sbagliano.
Il nostro canale si insinua nella parete Nord del Tenibres, la recente nevicata ci costringe a battere traccia, una fatica in Più , ma la nostra cordata di testa non se ne cura e sale senza troppa difficolt?.
Il sole che ci accompagna nel primo tratto del canale esposto a NE lascia spazio all’ombra gelida della Nord, la neve cambia consistenza, le punte dei ramponi prendono bene, la piccozza viene usata anche in trazione, la pendenza si accentua, il canale ha un bivio, si prende il canale di sinistra che ci deposita in breve ad un colletto sulla cresta ovest del Tenibres .
Vediamo la croce di vetta, ma ci divide un tratto di cresta un po’ bruttino, neve e roccette , bisogna salire stando attenti con i ramponi ai piedi e siamo in tanti, così saltiamo la cima e scendiamo verso il p.so di Rabouns. Uno scivolo di neve in breve ci porta al cippo di confine, come l’anno scorso la pendenza è tanta e così viene attrezzata una corda fissa, qualcuno scende in doppia (100 mt), qualcuno viene calato, il tempo passa, ma in questo modo evitiamo problemi.
Siamo nuovamente tutti alla base del Passo di Rabouns, dove al mattino ci eravamo imbragati e legati.
Inizia ora la lunga discesa a valle, come al mattino ripassiamo sotto la Rocca Rossa, stavolta prendiamo tutti la “giusta” scorciatoia, che ci regala qualche bel metro da scendere arrampicando, ma gli ometti in breve ci riportano al rifugio: sono circa 10 ore che camminiamo e dobbiamo ancora scendere alle macchine.
Al rifugio ci si riprende ,acqua, pane, salame e formaggio … mano a mano che si era pronti si iniziava la discesa a valle, la lunga discesa a valle, la strada sembra non finire Più, anzi paradossalmente sembra ancora Più lunga
Alle 18.30 siamo tutti alle macchine, la fontana regala refrigerio ai piedi, una radler artigianale ci disseta …la gita è finita, quasi 12 ore di moto
Una gita completa roccette, arrampicata, piccozza e ramponi, zaini pesanti, traccia da trovare e da battere, corde fisse, cena spettacolare.
Primo canale per Monica, Silvia.
In vetta in 14 , al rifugio sono rimasti in tre
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Giacomo Letizia Elena Daniele
La rinuncia è il primo passo per la salita di domani
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