in base a cosa dici questo?
per il fatto che puo' non essere completamente autobloccante nel caso dei 2 secondi contemporanei?

metti pure altri estratti dal tuo libro, puo' essere interessante...

ma la tua affermazione non mi convince... o meglio: la piastrina non e' sicura se e' usata male, tipo se la si monta al rovescio, o in altri modi allegri (mi e' capitato, con una compagna di cordata improvvisata... ma preferisco non rivangare )... ma se si fanno le cose per bene non vedo il problema.
Per le doppie poi (ma e' una questione personale) la trovo molto piu' comoda di altri attrezzi.

quoto quanto ha scritto Emilio.

Vorrei aggiungere che non esiste l'attrezzo "multifunzione" sicuro al 100% in tutto.

Ognuno ha i suoi pregi e difetti: bisogna conoscerli e saperli usare.
Ripeto: ognuno sceglie l'attrezzo che ritiene Più idoneo all'attività che vuole fare.
Parere personale: le prove di laboratorio sono mooolto utili per capire i limiti o le problematiche dei vari sistemi di sicurezza. Ma i risultati vanno letti ed interpretati.

P.S.
Una volta per assicurare il primo e per recuperare il secondo si faceva solo il mezzo barcaiolo ... direi che in materia di sicurezza i materiali han fatto un bel passo in avanti ... dire che la piastrina non è sicurissima è un p? relativo

be.. la montagna non è poi così sicurissima meglio gli scacchi la dama ecc ecc

anche secondo me uno sceglie in base ad esperienze e gusti, ovvio che si devono conoscere ed accettare i difetti che hanno praticamente tutti gli atrezzi che si usano in arrampicata.

Si son d'accordo anche io che non esiste il mezzo perfetto e che ognuno lo scieglie in base alle proprie esigenze, per? a me sinceramente la piastrina non mi ispira perchè per usarla bisogna inanzitutto essere molto pratici e comunque è facile sbagliare, e la pelle è cara...

non sottovalutare il mezzo barcaiolo:


Vari possono essere i freni utilizzati per l?assicurazione:
il nodo mezzo barcaiolo, riconosciuto
in sede U.I.A.A. quale ?italian hitchè (vedi figura
C04-22), l?otto, il tuber e la piastrina sticht.
La capacit? frenante è espressa dal fattore di
moltiplicazione della forza definito come rapporto
tra la forza nella corda a valle e la forza a
monte del freno.
Dalla tabella C04-24 che illustra i fattori di
moltiplicazione dei vari freni si nota che, ad
esempio per il mezzo barcaiolo, i valori tipici
sono tra 8 e 12: questo significa che forze della
mano (a monte del freno) dell?ordine di 15-30
daN generano una forza frenante a valle del
freno di 120-360 daN.
Inoltre dalla tabella risulta evidente come il
mezzo barcaiolo sia l?unico che presenti la massima
capacit? frenante quando i due rami di
corda sono tra loro paralleli, come nel caso di
trattenuta di una caduta in assenza di rinvii.
Gli altri freni si comportano in modo opposto,
nel senso che la maggior forza frenante si sviluppa
quando i rami operano a 180? ovvero in
presenza di un rinvio

Rami paralleli

mezzo barcaiolo 8-12
otto 2-3
tuber 1,5-2
piastrina sticht 1,5-2

rami 180?

mezzo barcaiolo 6-8
otto 4-6
tuber 3-5
piastrina sticht 3-5

non sottovaluto il mezzo barcaiolo.

per? non ho capito l'ultimo confronto che hai riportato tra i sistemi impiegati per l'assicurazione ...



non mi sembra un paragone valido, perchè nelle istruzioni degli attrezzi c'è scritto chiaramente che per frenare non devi tenere i rami paralleli !


Voglio dire: ogni attrezzo ha le sue istruzioni d'uso e vanno lette ed eseguite .. per tutti i sistemi bisogna essere pratici, anche per fare il mezzo barcaiolo.

(come avrai notato sono pro-piastrina )

in che senso non bisogna tenere i rami paralleli?