La prossima estate andrò sul Rosa per la prima volta per ciò volevo arrivare il più preparato possibile.
Voi cosa mi consigliate di fare per essere pronto di gambe e coi polmoni?
(per la testa mi sono già preparato )

Ciao leo, benvenuto nel forum !

premesso che non conosco il tuo grado di preparazione fisica: dò per scontato che tu abbia già un discreto allenamento, nel senso che sei abituato a fare escursionismo con gite anche piuttosto lunghe.
in linea generale dovresti prima di tutto cercare di "macinare" tanto dislivello, possibilmente a quote non basse.

Non sarebbe male - anche solo un paio di settimane prima - fare un'escursione in giornata sino ad uno dei rifugi del rosa.
(tanto son tutti sopra ai 3400 m: il mantova anzichè il quintino sella od il mezzalama, vanno tutti bene).
Ti fermi qualche ora al rifugio e poi rientri: funziona bene per acclimatare e puoi già vedere come reagisce il fisico.
Ancora meglio se hai la possibilità di fermarti a dormire una notte.

Il "mal di montagna" l'ho sempre considerata una cosa parecchio soggettiva ...
personalmente (per fortuna) non ne ho mai sofferto, nemmeno in occasioni in cui non potevo certo definirmi allenato ... (e comunque sto parlando delle nostre alpi, quindi di quote non certo impossibili)
Per contro ho visto altri "patire" nonostante avessero un allenamento migliore del mio.

Comunque ho sperimentato con altri che il sistema di andare al rifugio il we precedente funziona molto bene

grazie, è quello che avevo pensato anche io ma non mi era venuto in mente di andare ai rifugi per arrivare più in alto!
E probbabilmente dormirò li così imparo anche a regolarmi col cibo (ho amici che mangiano polenta concia e dormono come ghiri e altri che si lamentano tutta la notte per una minestrina )

voto per la polenta concia

Per me la "cura roc" ha funzionato
Ben prima di sapere dell'esistenza del mal di montagna mi era capitato di andare in funivia al Plateau Rosa a sciare, senza mai registrare alcun disturbo. Così un paio di week-end prima di una gita sociale CAI a cui mi ero iscritta ho deciso di andare a "provare" l'uscita (Piramide Vincent), soprattutto perché temevo di non aver abbastanza allenamento di gambe e fiato.
Sono arrivata al Mantova esausta (peccato che avevamo prenotato al Gniffetti ) e al Gniffetti, non ti dico in che condizioni: praticamente trascinandomi sui gomiti. Ho "cenato" a forza (per me davvero una cosa stranissima) e praticamente non ho dormito. La gita del giorno dopo... beh si è ridotta a 4 passi sul ghiacciaio di fronte al rifugio
Però due settimane dopo, ho rifatto lo stesso percorso chiacchierando, ho mangiato come un lupo (e questo non è affatto strano ) e dormito benone (beh, negli standard da rifugio ).

... e il giorno dopo sei arrivata a Capanna Margherita

io e i miei amici abbiamo intenzione di fare Zumstein, Gnifetti e se riusciamo ancora una in 2 giorni quindi di salite ai rifugi ce ne vuole
Avevo intenzione di fare anche un corso del cai ma dite che serve anche per il fisico o solo per la tecnica?
ps: il Gnifetti è quello dove tutti vanno in bagnio con la macchina fotografica perchè da la si vede la Dufur e che per arivare si fa un pezzo dove la roccia è stata tagliata e ci sono dei tronchi che formano dei gradoni?(faccio un po di confusione coi nomi!)

corso cai: sicuramente utile per la tecnica.
Soprattutto se siete tutti alle prime armi non vi farebbe male: o fai un corso o cerchi di andare con qualcuno che abbia una certa esperienza e ti possa insegnare.
mi riferisco più che altro alle tecniche di progressione in sicurezza... (che poi Bertolaso mi si incazza e per certi versi non ha tutti i torti)

il corso serve anche per il fisico ?
beh, un buon corso prevede anche delle uscite: cammini, sali di quota -> si allena il fisico

Il rifugio che dici penso sia capanna margherita che è sulla punta gnifetti (q. 4559)
Il rifugio gnifetti è più in basso (q. 3647)

Una cartina della zona:


Lì non è segnato il Rifugio Mantova che è poco più in basso del rif.gnifetti (a q. 3400 ... o poco più) sempre sul Ghiacciaio del Garstelet

grazie per la cartina comunque Bertolaso può stare tranquillo vado con gente esperta che quest'estate mi ha portato su un nevaio sul Rothorn e mi hanno insegnato il modo di procedere (in sicurezza ma anche per non bucare i pantaloni coi ramponi ) altre che i nodi principali.

io ho solo 15 anni devo fare i corsi col "cai giovani" hova bene qualunque?

beh, quello dei pantaloni bucati dai ramponi penso sia il male minore
voglio dire: solo il fatto di essere legati non è di per sè sinonimo di sicurezza



boh ?!?

è il programma e la finalità del corso che fa capire se è il corso adatto...
direi che l'età dei partecipanti non è l'aspetto principale..

certo abbiamo provanto anche a piantare la picozza e bloccarci la corda e a farlo il più velocemente possibile ecc..niente sostituisce l'esperienza "sul campo" ma è già qualcosa