Ciao ragazzi e grazie del benvenuto
Vi metto un link per un po' di trekking dalle mie parti:
http://www.itinerarintoscana.it/trekking.php
Si, le Apuane sono fantastiche e il Pisanino con i suoi 1946 mt. ne è il re.
eccovi una foto:
e questo sono io durante l'ascesa mentre riprendo un po' fiato:
...purtroppo in un passaggino in cui non me la sono sentita, mi sono ritirato aspettando i compagni in una rada dove nel frattempo mi sono fatto una bella merenda al sacco...si sarebbe trattato di un ultimo piccolo sforzo, ma considerando che non ero allenato e anche poco lucido a causa della fatica, ho preferito rinunciare ripromettendomi di tornarci.
Vi segnalo una citazione di una persona che ho trovato sul forum di alpi apuane.com (e che non conosco), in riferimento all'ascesa del Pisanino...magari a qualcuno puo' interessare:
E' scandaloso ! Si parla di tante cime e si dimentica il re delle apuane: il Pisanino. Scherzo.. ma veramente sembra una montagna un p? dimenticata. E allora andiamoci qualche volta in cima al Pisanino!!
Ci sono stato questa domenica 5 settembre per la seconda volta (l'ultima volta 3 anni fa). La trovo sempre una bellissima gita.
Il percorso che ho seguito è un p? lungo perchè parte dal versante massese: Resceto - Focolaccia - Pisanino (5 ore andata e ritorno).
Per un tranquillo escursionista è una gita tutt'altro che banale.
Da Resceto alla Focolaccia (rif.Aronte) ci sono due sentieri (168 mi sembra.. e 168 bis). Normalmente seguo il 168 che segue la lizza sopra il Vandelli e poi si separa dalla lizza salendo un canalone ed uscendo ad una grande casa gialla dove ci sono le cave Più basse sotto la Focolaccia (Piastra Marina), quindi si segue la sterrata.
Ho per? provato il 168 bis che si separa poco sopra l'inizio della lizza del 168. Esteticamente è carino specie su quel ballatoio orrido in cui si vedono le prime cave sotto la Piastra Marina ma è brutto per i piedi e le gambe specie in discesa...
Dal passo si gira dietro le cave e si segue la strada che mena in Garfagnana. Attenzione a trovare le tracce segnate in blu per il Pisanino. Si può arrivati al primo tornante della strada continuare diritti veso il Pisanino seguendo gli ometti...
Il sentiero è poco tracciato specie se si trova erba alta; con diversi traversi si arriva sotto due ultime piante con sotto un lastrone con scritto PISANINO. Il sentiero sta un p? Più in alto ed è facile perderlo. Stare sulla parte superiore del prato inclinato e seguire tracce e segnavia.
Il versante diventa Più ripido e dopo il giro di un colletto la traccia diventa stretta e su di un pendio di erba e rocce decisamente ripido.
Attenzione: da qui in avanti ogni passo falso può portare a incidenti mortali. Quindi con molta concentrazione si continua su questa traccia fino ad un primo colletto e poi (Più facile) ad un secondo colletto. Si segue il costone (che ora si vede porta verso la cima del Pisanino)e quando diventa Più ripido, il sentiero passa sull'altro versante (passaggio delicato per il terreno friabile e terroso e per un blocco grosso franato che non va toccato!!)
Poco dopo il terreno diventa Più facile ma richiede sempre attenzione.
Si risale il canalone (mi sembra si chiama delle Rose)e dopo faticosa salita per il ripido e per i gradoni si arriva in cresta.
Qui c'è di nuovo un passaggio che richiede secondo me molta attenzione
perchè ripido, esposto e terroso. Superatolo con attenzione si continua in cresta che benchè esposta e relativamente facile e Più sicura dei tratti precedenti. Io ho preferito stare in cresta piuttosto che seguire traversi ripidi su tracce. In cresta si possono usare bene mani e piedi e in linea di massima è di scisto solido.
La vetta è proprio sul lato opposto di dove si sbuca in cresta.
Vista da urlo nelle belle giornate e si ha la sensazione di essere saliti su una montagna seria ed abbastanza impegnativa.
Discesa dal percorso di salita sempre con molta attenzione specie in quei due o tre punti decisamente delicati (uscita in cresta, attraversamento del colletto e pendii ripidi per ritornare verso il passo Focolaccia. Ho visto comitive tirare fuori corde ma onestamente non esistono tanti punti per ancorarle ( si vedono lungo il percosrso alcuni vecchi chiodi che penso servano durante le invernali) Penso che sia meglio fidarsi di se stessi e non farsi prendere dalla tensione specie sui traversi. Magari qualcuno la trova una gita banale; non comporta infatti difficolt? tecniche. Può essere classificata EE senza neanche passaggi in roccia superiori al primo grado. Richiede per? secondo me una continua attenzione che alla lunga può stancare.
Il risultato vale gli sforzi. Se siete allenati andate... e buona gita.